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CorrBo – Donadoni: tentazione 3-5-2 – 29 Mar

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Oggi a Casteldebole rientreranno tutti i nazionali, ad eccezione di Pulgar che è comunque squalificato per la gara di domenica, e così, come riporta Alessandro Mossini sul Corriere di Bologna di oggi, Donadoni potrà iniziare a fare le prime prove tattiche in vista della sfida contro la Fiorentina. Ieri il tecnico ha iniziato a mischiare le carte, provando alcune situazioni di gioco tipiche dei viola, ma il nodo più importante da sciogliere è quello del modulo con cui i rossoblu scenderanno in campo al Franchi.

Nell’ultima giornata di campionato il Bologna ha sfoderato una delle migliori prestazioni della stagione, e lo ha fatto affidandosi nuovamente al 3-5-2 già sperimentato nella deludente gara con la Lazio. Il nuovo modulo ha dato buone sensazioni, soprattutto nel secondo tempo quando Donadoni ha deciso di osare di più inserendo Di Francesco come esterno di centrocampo al posto di Krafth. Difficile pensare che i rossoblu si presentino a Firenze con un assetto così spregiudicato, anche perché, rispetto alla partita contro i Clivensi, ritorneranno a disposizione sia Torosidis che Masina, assenti nell’ultimo turno per squalifica. L’under 21 azzurro potrebbe occuparsi della fascia sinistra, ma in quel ruolo ha figurato molto bene Kreici, che è sembrato più a suo agio come esterno di centrocampo piuttosto che nel tridente del 4-3-3. Va da sé che con il 3-5-2 i posti sugli esterni diminuiscono e, anche in attacco, la coppia Verdi-Destro sembra inamovibile, con conseguente panchina per Federico Di Francesco che però, anche nelle partite giocate con l’Under 21, ha confermato il suo ottimo momento di forma.

 

Per quanto riguarda il 4-3-3 invece, il modulo è sicuramente più rodato dato che la squadra ha avuto sempre questo assetto fin da luglio, ma nell’ultimo periodo si era rivelato piuttosto sterile e prevedibile, al punto che, anche nella vittoria col Sassuolo, il gol è arrivato quando Donadoni ha spostato Dzemaili in una posizione più avanzata, passando al 4-2-3-1. Ovviamente non dipende tutto dal modulo che schiererà Donadoni, ma dopo l’ultima partita di campionato si può tranquillamente dire che il tecnico bergamasco può avere un’alternativa su cui modellare la sua squadra. Tra l’altro, questi sono i due moduli che aveva alternato con ottimi risultati nei primi anni da allenatore del Parma: i gialloblu erano diventati una squadra camaleontica, capace di adattarsi ai propri avversari anche a partita in corso spostando una sola pedina, con un jolly di fascia come Biabiany, ruolo che nell’attuale Bologna potrebbe essere ricoperto da Krejci. Un’alternanza di moduli che Donadoni potrebbe provare a ripetere anche a Bologna, soprattutto se la squadra dimostrerà ancora di avere nelle sue corde il 3-5-2, diventando così più imprevedibile non solo in questo finale di campionato, ma anche in vista della prossima stagione.

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