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STADIO: Bologna all’attacco (e con una difesa da rifare) – 31 mar

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Sembra un paradosso ma non lo è, anzi, è la verità. Il punto debole del Bologna fino ad oggi è stato il reparto offensivo, con Destro capace di segnare appena 6 reti e senza una vera alternativa ed esterni bravi ma poco prolifici, basti pensare che il miglior goleador della squadra rimane Blerim Dzemaili, un centrocampista. Eppure da qui a fine stagione Donadoni vuole scoprire l’attacco rossoblu, e intende farlo già contro la Fiorentina, gara in cui l’assenza di Helander potrebbe cambiare invece i piani difensivi.

Helander, stop brusco

Infortunatosi nella sfida contro il Portogallo, il centrale svedese che stava convincendo tutti – ennesimo “colpo” di Bigon – dovrà stare fermo almeno tre settimane e quindi saltare Fiorentina, Roma e Palermo e potrebbe tornare per fine aprile, il 22, contro l’Atalanta. Ecco dunque che l’assenza di Helander cambia i piani di Donadoni e rischia addirittura di sconvolgerli: convintosi della bontà della difesa a tre, il mister potrebbe semplicemente sostituirlo con Oikonomou oppure accantonare il piano tattico e tornare al vecchio 4-3-3 con Gastaldello e Maietta coppia centrale, Masina a sinistra e a destra uno tra Torosidis, Mbaye e Krafth. In questo campionato, ci ricorda Furio Zara, solo in 6 occasioni su 29 il Bologna è riuscito a mantenere la porta inviolata: l’infortunio occorso a Helander, dunque, è una bella tegola.

All’attacco!

Contro la Fiorentina, che sia 3-5-2 o 4-3-3, Donadoni si aspetta delle risposte soprattutto dal reparto offensivo, che vanta soluzioni importanti, potenzialità e numeri ma ancora deve esprimersi al meglio. Il nodo è ovviamente il principale terminale, Mattia Destro, fermo a quota sei gol stagionali e che non riesce a tornare quello di Siena (e della prima parte dell’avventura a Roma) condizionando così in termini realizzativi un reparto che vanta grandi interpreti sugli esterni: il re degli assist Krejci, il giovane e arrembante Di Francesco, quel Verdi fresco di Nazionale e ansioso di riprendere completamente il discorso interrotto a novembre da un brusco infortunio. I nomi validi non mancano, come detto, e le potenzialità neanche: contro la Fiorentina Donadoni vuole coraggio e concretezza, vuole centrare la terza vittoria di fila e non sarà facile, al Franchi. Si punta sul recupero di Destro, dunque, ma attenzione all’alternativa Petkovic, giocatore utile sia come spalla che come sostituto del numero dieci rossoblu.

foto: gazzetta.it

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