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STADIO: Il Bologna che vince non può fare a meno di Džemaili, Krejčí e…Destro. – 19 apr

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C’è anche un Bologna che vince, che ha vinto, quello sceso in campo nelle nove occasioni in cui la squadra di Donadoni ha concluso i 90 minuti agguantando i tre punti: chi è stato tra i protagonisti di quelle vittorie? Vale la pena rifletterci, così come del futuro di Mattia Destro. Questi i temi rossoblu che tratta “Il Corriere dello Sport – STADIO” in edicola oggi.

I tre imprescindibili

Nove partite. Sono quelle vinte dal Bologna in questa stagione, gare che Lorenzo Longhi riepiloga brevemente per poi far partire una riflessione: le vittorie ottenute tra andata e ritorno contro il Crotone, quelle al Dall’Ara contro Cagliari, Sampdoria e Palermo all’andata e Torino e Chievo al ritorno, le trasferte contro Sassuolo e Pescara. 9 partite, 27 punti, 18 gol fatti e appena 2 subiti, numeri importanti se non ci fosse stato lo scialbo corollario di altre gare più che dimenticabili. Eppure in queste nove gare, da prendere in esame, chi è stato sempre presente? Si tratta di tre giocatori, Mattia Destro, Blerim Džemaili e Ladislav Krejčí. Destro questa stagione non è esploso come in molti speravano, mantenendosi sui livelli realizzativi della scorsa, ma come nel 2015/2016 le sue reti sono pesanti: quest’anno, finora, sono sei e hanno fruttato due vittorie e due pareggi, oltre al gol che lanciò la rimonta con il Palermo. Se qualcuno avesse dubbi sulla sua incidenza, aggiunge Longhi, basta considerare che con Destro in campo il Bologna ha una media-punti di 1,25, senza di 1,09, differenze che nel lungo periodo fanno la differenza e proietterebbero il Bologna attuale a 40 punti. Oltre a Destro il Bologna non ha fatto a meno, quando ha vinto, di Blerim Džemaili, straordinario leader e incursore svizzero che di reti ne ha fatte ben 8 ma che, come è noto, a fine stagione lascerà il Bologna e la Serie A per accasarsi ai Montreal Impact in Canada. Tutto già noto, tutto ok, ma andrà trovato un sostituto e non sarà affatto facile. Si potrà però sempre contare su Ladislav Krejčí, sempre presente anche lui nei rossoblu che vincono e straordinario uomo-assist con ampi margini di crescita: la sua presenza non dovrebbe sorprendere, visto che per infortuni o scelte tecniche l’ala ceca ha saltato finora soltanto una partita.

Rilancio Destro entro fine stagione

Giorgio Burreddu affronta invece nel dettaglio l’argomento Mattia Destro, il bomber che era venuto a Bologna per rinascere e che invece finora non è riuscito a farlo. La panchina contro il Palermo lo ha abbattuto, ma pare averlo reso ancora più determinato e rabbioso per cercare un rilancio che potrebbe cambiare il destino sia suo personale che della squadra, che a fine stagione dovrà necessariamente fare delle valutazioni importanti sulla sua intoccabilità. Già, perché Destro è un patrimonio della società, e cederlo adesso non avrebbe senso: sia perché sarebbero ben pochi i club disposti a pagare moneta sonante un giocatore in crisi, sia perché c’è fiducia in un suo vero riscatto. Va soltanto trovata la chiave, e dopo le parole di Donadoni, gli incontri con Di Vaio e le nuove parole di Bigon, che ha invitato tutti a non farne un capro espiatorio, adesso sta a Destro rilanciarsi, credere in se stesso e diventare il giocatore che tutti si aspettano. La convocazione di Verdi in azzurro è stata un po’ una sconfitta personale, per il dieci rossoblu, dato che ha rappresentato quello che poteva essere per lui e non è stato: Ventura ci crede ancora, lo aspetta per l’Italia, ma è chiaro che sarà Mattia il primo a dover aiutare se stesso. Per un futuro ancora rossoblu, per premiare chi ha creduto in lui e lo ha posto al centro di un progetto che, senza bomber, non può decollare.

foto: gazzetta.it

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