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L’analisi di Atalanta-Bologna 3-2 – 24 apr

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Il Bologna esce da Bergamo con zero punti, ma a testa alta. La partita contro i nerazzuri di Gian Piero Gasperini, ha mostrato un Bologna quantomeno volitivo per quanto riguarda la prestazione, e soprattutto in gol, per ben 2 volte, dopo tre match in cui i giocatori rossoblu sono rimasti a secco. 
Nonostante l’ottima prestazione e le due reti segnate, l’anticipo di sabato ha messo in mostra i soliti errori (anche arbitrali), il consueto approccio molle e gli errori su palla inattiva, che avevano portato anche al vantaggio della Roma in quel del Dall’Ara.

I felsinei si sono presentati allo stadio Atleti Azzurri con una formazione annunciata per quanto riguarda gli uomini, ma con una novità dal punto di vista tattico. Quest’ultima consisteva nell’avanzamento di Dzemaili sulla trequarti, andando a formare un 4-2-3-1 in cui i due mediani Viviani e Taider dovevano permettere alla squadra di recuperare molti palloni e di bloccare le linee di passaggio atalantine. Davanti, visto anche lo stop per infortunio di Verdi, Donadoni si è affidato a Di Francesco, Krejci e Destro come punta centrale.

I bergamaschi hanno risposto con il solito 3-4-2-1 con Gomez e Kurtic sulla trequarti per dare sostegno all’unica punta Petagna. I due esterni di centrocampo, Conti e Spinazzola, dovevano fornire un costante apporto alla fase offensiva, permettendo anche alla squadra di sviluppare la manovra con una buona ampiezza, allargando le maglie della retroguardia avversaria. 

Come detto in precedenza, l’avvio di partita del Bologna è da incubo, e al 3° minuto Conti segna il vantaggio.

L’azione parte dalla sinistra con Spinazzola che trova tra le linee Gomez, non seguito al meglio da Viviani, certamente troppo poco aggressivo. Il papu alza la testa e vede il solito taglio di Conti dietro le spalle del suo diretto avversario e lo serve nello spazio, consentendo all’esterno di bucare Da Costa e di siglare l’1 a 0. 
Nella circostanza si nota come il Bologna scali tutto verso destra, obbligando Masina a seguire Kurtic più centralmente, e Krejci ad abbassarsi molto, col compito di seguire lo stesso Conti. Il ceco col numero 11 è sicuramente poco attento nella marcatura, perchè non guarda mai l’uomo, concentrandosi solo sul pallone, ma c’è anche da sottolineare che il numero 24 atalantino parta in netto fuorigioco al momento del passaggio del compagno. 

Rete irregolare quindi dei padroni di casa, ma che appena 10 minuti più tardi legittimano il vantaggio con il gol di Freuler.

Il lancio di Kessiè verso la sinistra del campo è errato, come il colpo di testa di Mbaye che invece di servire comodamente Gastaldello alla sua sinistra, sceglie erroneamente l’opzione centrale, nella zona di Gomez. Il capitano argentino appena riconquistata la sfera taglia tutta la retroguardia in giallo-fluo, trovando un varco sempre nella zona sinistra del Bologna. In questo caso è Masina a non essere perfetto nella marcatura su Petagna, che tutto solo serve l’accorrente Freuler che appoggia in rete. 
L’errore principale è di reparto, visto che nel momento in cui il pallone va su Petagna: Mbaye, Maietta e Gastaldello collassano sul primo palo, lasciando scoperto il secondo, in cui si stavano inserendo Kessiè, Spinazzola e appunto Freuler. 

Il Bologna, diversamente dalla storia di questa stagione, reagisce, e dopo appena 2 minuti accorcia le distanze.

Il Bologna è bravo a farsi trovare con tanti uomini in fase offensiva, costringendo l’Atalanta ad abbassarsi molto. 
Nell’occasione Krejci fa la sponda verso Federico Di Francesco, che vede la porta e tenta il tiro potente di destro. La conclusione viene però deviata da Mattia Destro, che in spaccata mette dentro la rete che riapre la partita.
In questo caso molto bravo il numero 10 che con istinto realizza un gol che gli mancava da diverso tempo.

Dopo la rete del 2 a 1 la partita si spegne leggermente, con un Bologna positivo che svariate volte sfruttava un pressing non sempre organizzato dei ragazzi di Gasperini, che uscivano in troppi in piccole zone di campo, consentendo ai petroniani di trovare diverse soluzione quando si riusciva a cambiare gioco. 
Al 22° inoltre l’Atalanta si trova costretta a cambiare Kessiè per Bryan Cristante.

Il secondo tempo comincia con un Bologna sempre positivo, che al 61° pareggia i conti.

L’azione del 2 a 2 è da manuale: Viviani serve Destro in verticale che si stacca molto bene dalla marcatura di Caldara. La punta marchigiana di prima serve poi Dzemaili, che sempre di prima intenzione pesca Di Francesco in area di rigore. Il movimento di quest’ultimo poi è da incorniciare, mandando fuori tempo tutta la retroguardia neroazzurra, e in seguito buca Berisha con un sinistro all’angolino. Pareggio raggiunto, e per giunta meritato dei ragazzi di Donadoni, che riescono ad agguantare i padroni di casa dopo un inizio di primo tempo da incubo. 

A questo punto però torna fuori il solito Bologna, e cioè quello molle e poco attento nei momenti decisivi, come nel calcio d’angolo al 75°.

L’Atalanta sceglie di attaccare la porta con Kurtic, Conti e Cristante sul primo palo, con Masiello e Caldara sul secondo. Il cross di Gomez viene allungato dal centrocampista ex Milan Cristante, che trova Caldara a un metro dalla porta, e col destro segno in definitivo 3 a 2. 
In questo episodio si nota una diversa cattiveria nell’andare ad attaccare la sfera, sia inizialmente con Cristante, che in seguito, con Gastaldello che compie una marcatura troppo leggera contro un difensore che in questa stagione è andato a segno per ben 7 volte. 

L’ultimo acuto del Bologna avviene a pochi minuti dal termine sempre con il solito Di Francesco ad avviare l’azione.

Il numero 14 raccoglie palla nella metà campo avversaria e parte bruciando in velocità Cristante. Di Francesco, già intenzionato a servire Destro nello spazio, viene attaccato in modo molto deciso da Conti, che gli sporca solo il pallone, che finisce lo stesso dalle parti della punta marchigiana. Dopo lo stop, Destro colpisce in allungo verso la porta, trovando uno strepitoso Berisha che devia il pallone smorzandolo in modo decisivo, consentendo a Spinazzola di allontanare con tranquillità. 
Ancora molto bravo Di Francesco che per tutta la durata dei 90 minuti è stato un vero martello per la retroguardia atalantina. Il mancato gol di Destro inoltre sembra più essere una gran parata di Berisha, che un errore della punta rossoblu, che ha disputato comunque una buona partita, rendendosi protagonista in entrambi i gol.

Nonostante la buona prestazione si torna a casa con 0 punti, che non muovono ancora una volta una classifica che si fa sempre più anonima. Almeno oggi un po’ di grinta e di gioco si sono visti in campo. 
Domenica arriverà l’Udinese al Dall’Ara, sperando che si possano unire prestazione con i 3 punti. 

(Fonte immagini: Corriere dello Sport e Lega serie A)

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