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#BFCUdinese: nella mente dei mister – 29 apr
Dopo la buona prestazione in quel di Bergamo, in cui i rossoblu hanno messo in forte difficoltà l’Atalanta, che dopo il pari di ieri sera è sempre più lanciata verso l’Europa League, c’è bisogno di punti. Serve muovere la classifica per sbloccarsi da questa situazione di stallo che continua da diverse partite. Sono 4 i match senza vittoria, di cui 3 sconfitte e un pari contro il Palermo. E cosa ancor più preoccupante, in ben tre di queste quattro sfide, i rossoblu non sono andati a segno, manifestando i soliti difetti in fase offensiva.
Domani i ragazzi di Donadoni se la vedranno allo stadio Dall’Ara, contro l’Udinese di Luigi Del Neri: squadra molto ostica che si trova all’undicesimo posto, a due punti dalla zona sinistra della classifica, vero obiettivo dei friulani in questo finale di stagione.
La squadra dell’allenatore nato ad Aquileia, proprio in provincia di Udine, sta attraversando un ottimo momento sotto tutti i punti di vista. Nelle ultime sei giornate sono arrivati ben 5 risultati utili, di cui 4 vittorie con 14 gol segnati che hanno permesso ai bianconeri di fare un grosso salto in classifica, come detto a ridosso della “parte sinistra” della graduatoria.
Un Udinese che è ormai da tante partite che propone un gioco godibilissimo, alternando gioco lungo e gioco corto, ma soprattutto sfruttando la loro capacità migliore, cioè le transizioni offensive. In questo contesto non si può che citare la vera sorpresa di questo campionato, e a mio parere, il giocatore fondamentale per questa squadra: Jakub Jankto.
Il centrocampista ceco fa della velocità di gambe e di esecuzione la sua forza migliore, ma soprattutto riesce a leggere al meglio i momenti della partita e i tempi di gioco; qualità che gli ha permesso di andare in rete 5 volte, collezionando anche 4 assist.
Oltre a lui c’è da sottolineare la solidità difensiva data dal sempreverde Danilo (a segno all’andata), e dall’incisività offensiva del tridente De Paul, Thereau e Zapata. Quest’ultimo fa della fisicità la sua qualità migliore, che gli consente di compiere un ottimo lavoro per la squadra sia in termini di manovra, che in fase realizzativa (9 gol e 4 assist).
Lo schema per Del Neri sarà il consueto 4-3-3 e gli interpreti probabilmente questi:
Karnezis; Widmer, Danilo, Angella, Felipe; Badu, Hallfredsson, Jankto; De Paul, Zapata, Thereau.
In difesa va per la conferma Angella, dopo la rete nell’ultima partita contro il Cagliari, anche se ha ancora da smaltire un problema al ginocchio; in mezzo al campo potrebbe esserci spazio per Kums. Nel caso in cui dovesse giocare, è probabile che il sacrificato sia Badu, con lo spostamento di Hallfredsson come mezz’ala. In avanti in tridente sembra designato, anche se Perica nelle ultime partite ha fatto vedere ottime cose e, soprattutto, gol.
Il Bologna invece arriva alla sfida contro i friulani con tantissime defezioni. In mezzo manca tutto il centrocampo titolare, con Nagy infortunato e Pulgar e Dzemaili squalificati.
In avanti invece si è fermato Federico Di Francesco, che nelle ultime partite era risultato decisivo, mettendo il suo zampino in 4 degli ultimi 5 gol del Bologna (2 gol e 2 assist).
Considerando le assenze l’11 che Donadoni metterà in campo sarà presumibilmente questo:
Mirante; Mbaye, Gastaldello, Maietta, Masina; Donsah, Viviani, Taider; Verdi, Destro, Krejci.
Oltre al ruolo di terzino destro, in cui si giocano la maglia da titolare Mbaye, Krafth e Torosidis, con il primo favorito, non ci sono troppe possibilità per il mister bergamasco.
Davanti è praticamente certo che sarà Destro a guidare l’attacco, per dare continuità alla rete di Bergamo, tornando al gol anche davanti ai propri tifosi, che aspettano da troppo tempo una rete del numero 10.
Tatticamente sarà fondamentale rimanere corti per tutta la durata dei 90 minuti, visto che negli spazi l’Udinese può fare molto male. Bisognerà tenere d’occhio come detto gli inserimenti da dietro di Jankto e non dare respiro al talentuoso De Paul, che con la sua tecnica potrebbe accendere la luce da un momento all’altro.
Si aspettano delle risposte da Masina, non benissimo negli ultimi match e da Donsah, che deve ancora dimostrare che le tante panchine di quest’anno sono state immeritate.
Ci sarà da sudare contro la squadra di Del Neri, ma vincere si può, e per certi versi si deve.
(Fonte immagine: Si24)
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