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CorrBo – Donadoni confermerà il nuovo modulo? Il mercato si adeguerà – 17 Mag
Forse domenica scorsa contro il Pescara potremmo aver visto il Bologna del futuro o, meglio, come verrà schierato in campo il Bologna del futuro. Come riporta Alessandro Mossini sul Corriere di Bologna di oggi, il 4-2-3-1 visto nell’ultima uscita al Dall’Ara, era stato già proposto dal mister in occasione delle sfide contro Sassuolo e Atalanta, ma l’impressione di tutti è stata sicuramente che l’ultima versione potuta apprezzare sul prato del Dall’Ara sia stata la più convincente.
Contro Atalanta e Sassuolo fu Dzemaili ad occupare il ruolo di trequartista alle spalle di Destro, mentre domenica il terzetto dietro la punta era composto da Verdi, Di Francesco e Krejci. Il risultato è stato un gioco molto più frizzante e fantasioso, di cui ha giovato anche Mattia Destro, che ha ricevuto sicuramente molti più rifornimenti del solito là davanti. Donadoni però, nella conferenza stampa post partita, ha sottolineato un punto interessante, ovvero che sì i tre giocatori dietro la prima punta garantiscono un gioco più frizzante e divertente, ma è anche necessario che a turno si occupino della fase difensiva, cosa che contro il Pescara ha funzionato solo a sprazzi. Ecco perché, se si vuole continuare con questo modulo anche nella prossima stagione, nel corso del mercato il Bologna dovrà necessariamente rinforzarsi sia nel reparto di centrocampo che in quello difensivo.
I rinforzi in difesa sono necessari, e in questo caso non si parla di cambio o conferma di modulo: Gastaldello e Maietta hanno mostrato che non potranno più garantire la continuità di qualche anno fa per questioni anagrafiche, Marios nel corso dell’anno si è rivelato tutt’altro che affidabile, e non c’è in rosa una vera e propria alternativa a Masina. Ma i rinforzi non potranno fermarsi solo al reparto difensivo. Se si può dire che i quattro giocatori d’attacco su cui affidarsi sono già a Casteldebole (Verdi, Destro, Di Francesco e Krejci), bisognerà porre grande attenzione sulla mediana perché, in un modulo così sbilanciato in avanti, i due centrocampisti devono assicurare grande solidità. Basti pensare che Pioli, nei suoi anni a Bologna, quando giocava con il centrocampo a due schierava, in quelle posizioni, Perez e Mudingay, mentre per ora nell’organico del Bologna ci sono giocatori che si trovano più a loro agio in un centrocampo a tre. Vedremo quali saranno le scelte di Donadoni, e sicuramente le ultime due partite, contro Milan e Juve, ci daranno chiare indicazioni su come potrebbe venire schierato in campo il Bologna del futuro.
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