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STADIO: Saputo pronto a giocare, la linea verde è il futuro – 19 mag

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Joey Saputo arriverà in città in concomitanza con la settimana che concluderà la stagione, quella della sfida con la Juventus. Non sarà soltanto un saluto, ma l’occasione per stilare il piano per la prossima stagione, dove la crescita dovrà essere più netta ma dove si continuerà a perseguire la linea verde adottata fino a qui. Nel frattempo c’è però la sfida contro il Milan, una partita tra le due squadre che vantano il record di cartellini rossi in questa stagione. Queste le notizie presenti oggi su “Il Corriere dello Sport – STADIO”.

Brutti e cattivi

“Milan-Bologna per brutti e cattivi”. Apre così lo spazio dedicato al Bologna Lorenzo Longhi, approfondendo una statistica importante e per nulla meritoria: Milan e Bologna sono le squadre con più espulsi in questo campionato, undici a testa, ed è chiaro sia che ciò non abbia aiutato il loro percorso in Serie A sia che con ogni probabilità una delle due si laureerà “squadra più cattiva dell’anno”, un premio di cui non vantarsi. Che poi, dice Longhi, ci sarebbe da discutere sul termine “cattivo”: nel Bologna di questa stagione più che altro in diversi hanno perso la testa, come Gastaldello, mentre a volte il rosso è arrivato senza che neanche ci fosse fallo, come nel caso di Viviani contro il Cagliari. In ogni caso in casa rossoblu sono stati espulsi in otto: Di Francesco, Masina, Torosidis, Viviani e Dzemaili una volta, Krafth, Gastaldello e Pulgar due. Diversa invece la distribuzione dei rossi nel Milan: appena cinque giocatori sanzionati, con Romagnoli e Niang allontanati dal campo una volta, Sosa in due occasioni, Kucka in tre e addirittura Gabriel Paletta in ben quattro partite diverse, contro Pescara, Napoli, Roma e proprio il Bologna all’andata, nella famosa partita vinta dai rossoneri al Dall’Ara in nove contro undici. Paletta è a un solo cartellino rosso dal record di espulsioni stagionali, detenuto da Apolloni ai tempi del Verona, campionato 2000/2001.

Saputo pronto a muovere i pezzi

Il chairman Joey Saputo tornerà in città per assistere alla sfida con la Juventus che chiuderà la stagione e non solo, anche per provare a stabilire in linea di massima la strategia per la prossima stagione. Un budget per il calciomercato, come ci racconta Giorgio Burreddu, non c’è ancora, ma potrebbe essere definito proprio in quei giorni. Il piano prevede una crescita “step by step”, a piccoli passi, e l’investimento effettuato fin qui dal magnate canadese (oltre 100 milioni considerando anche le strutture) è importante. Dunque si lavorerà sul mercato con molta cautela, cercando di fiutare le occasioni ma spendendo poco e bene e solo dopo attenta riflessione. Arriverà un centrocampista, ma il nome e le qualità di questo innesto, che dovrebbe sostituire Dzemaili, dipenderanno anche dal modulo: si andrà avanti con il 4-3-3? Oppure si cercherà di rendere il Bologna una squadra più flessibile? Sono riflessioni importanti, perché non tutti i centrocampisti possono giostrare in tutti i ruoli della metà campo. Comunque “STADIO” ci snocciola qualche nome: il polacco Dabrowski, 24 anni del Cracovia e già nel giro della Nazionale, che costerebbe 2 milioni, è in cima alla lista. Ma il club segue anche José Mauri dell’Empoli: in prestito dal Milan, l’argentino ha faticato a mettersi in mostra in Toscana e questo potrebbe incidere nonostante la stagione precedente avesse giocato più che bene, lo stesso problema che affligge Tino-Sven Susic, che piaceva ma che è stato assai ridimensionato dall’ultima, deludente, stagione giocata con il Genk. Occhi puntati sul classe ’89 Urdiales,in scadenza con il Rayo Vallecano, mentre in difesa partirà Oikonomou e arriverà qualcuno dal Palermo: Giancarlo Gonzalez o Edoardo Goldaniga? “STADIO” ci dice anche chi sicuramente non arriverà: Ilicic della Fiorentina, che pure si sarebbe offerto. Questo perché l’intenzione è di continuare a puntare sui giovani.

Contro il Milan 4-2-3-1 e benzina verde

Riflessione di Matteo Fogacci, che parte dalla serata di martedì scorso dov’è stato premiato il giovane Fallou Sarr e dalle riflessioni avute da alcuni ex-rossoblu sul buon lavoro fatto dal Bologna con i giovani quest’anno. Si, la squadra c’è, e al netto di un piazzamento e di un punteggio certo non superiore alla scorsa stagione va considerato che in questa Serie A 2016/2017 il Bologna ha lanciato tantissimi ragazzi che adesso sono uomini, pronti per giocare in Serie A. L’ultimo è Okwonkwo, ma prima di lui ci sono stati Di Francesco, Nagy e Krejci, al primo impatto con il nostro massimo campionato. E poi tante giovani speranze: Mbaye, Masina, Krafth, Pulgar, Rizzo, Sadiq, Verdi, chi è riuscito a imporsi benissimo e chi purtroppo è stato rimandato ma più per sfortuna (vedi Sadiq e i tanti infortuni) che per propri demeriti. Ci sono anche i giovani ma esperti: Taider, Donsah, Helander, Petkovic, anche Mattia Destro che in fondo ha appena 26 anni ed è nel pieno della carriera. La sfida contro il Milan li vedrà ancora all’opera (anche perché si parla di 3/4 della rosa) e in un confermato 4-2-3-1 che vedrà Mirante coperto da una linea difensiva formata da Mbaye, Gastaldello, Helander – ancora una volta preferito a Oikonomou – e Torosidis, uno dei pochi senatori in rosa. A centrocampo nessuna emergenza nonostante la partenza di Dzemaili e l’infortunio di Nagy: ci sono quattro uomini per due posti, così Viviani e Pulgar siederanno in panchina mentre in campo scenderanno Taider e Donsah. Davanti confermatissimi Di Francesco, Verdi e Krejci alle spalle di Destro. 

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