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STADIO: Bologna, ombre a San Siro – 22 mag

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Il Milan, dopo tre stagioni, ritrova matematicamente l’Europa e festeggia. Assurdo, per quella che è la squadra più titolata al mondo, ma questo passa il convento di questi tempi di closing e sogni cinesi. Chi non festeggia è il Bologna, che cade malamente a San Siro, sconfitto forse persino più nettamente di quanto non dica il pur severo 3-0 finale. E dopo il 90° Donadoni sbotta, si arrabbia: perché perdere in trasferta, a Milano, ci sta. Ma non così. Il mister aveva promesso battaglia, ci aveva messo la faccia: adesso vuole che ce la mettano i giocatori.

90 minuti disastrosi

Furio Zara introduce il pezzo che va a raccontare la partita di ieri andata in scena a San Siro celebrano il ritorno in Europa di un Milan che finalmente può festeggiare con la proprietà cinese una vittoria – da quando c’è stato il closing, per i rossoneri erano arrivati tre pari e due sconfitte – e ritrovare l’Europa che mancava da tre anni, dal terzo posto conquistato da Max Allegri nella sua ultima panchina in rossonero. Merito di Montella – che ritrova l’Europa dopo averla acchiappata al primo tentativo con Roma e Fiorentina e si risolleva dopo la stagione negativa alla Sampdoria – ma anche delle stagioni negative di Inter e Fiorentina: quello che conta però, per chi tifa rossonero, è che il Milan torna, seppur dalla porta di servizio dell’Europa League, a casa, nella sua dimensione naturale.

La stessa dove purtroppo piomba il Bologna, arrendevole e che si scioglie come neve al sole dopo un primo tempo noioso. La sconfitta la determinano i cambi, quelli che Montella azzecca inserendo Mati Fernandez e Honda (due assist il primo, un gol il giapponese) e quelli che non azzecca Donadoni, che dopo aver perso Di Francesco dopo un quarto d’ora nel secondo tempo cambia pure Mbaye con Krafth: lo svedese si addormenta nella bella triangolazione Delofeu-Mati Fernandez-Delofeu, e per lo spagnolo è un gioco da ragazzi bucare Mirante, non impeccabile quando pochissimi minuti dopo Honda spara in porta una punizione al giro che vale il raddoppio. Nel finale arriverà anche il 3-0 di Lapadula, che nel primo tempo si era divorato un paio di occasioni clamorose, ma il Bologna non è più in campo, se mai c’è stato. Una statistica del resto parla chiaro: Destro e compagni non hanno mai tirato in porta. E ora sotto con l’ultima, al Dall’Ara, contro la Juventus Campione d’Italia. Servirà reagire, anche perché Donadoni a fine partita lo dirà chiaramente: “Sono appagati? Cambino lavoro”.

Le pagelle di “STADIO”

Disastroso Bologna, che nelle consuete pagelle di “STADIO” vede un solo sufficiente: è Mbaye (6), “il migliore per applicazione e intenti” e la cui uscita dal campo, sarà un caso, coincide con il crollo rossoblu. 5,5 viene assegnato sia a Gastaldello che a Helander, coppia difensiva che regge fino a un certo punto ma poi deraglia, 5 a Mirante che può essere considerato colpevole in parte su tutti e tre i gol: infilato sul proprio palo da Delofeu, in ritardo sulla punizione di Honda, assente sul tiro da due passi di Lapadula. 5, cioè insufficienza piena, è quella che si meritano tutti gli altri giocatori rossoblu: da un Okwonkwo talmente acerbo da sembrare “un bimbo di cinque anni a una festa di sedicenni”, passando per un Torosidis sempre in difficoltà, Taider e Donsah continuamente in affanno e in errore e gli esterni d’attacco Krejci e Verdi spenti, grigi, svogliati. Ancora più severi i giudizi su Destro (“mai un’idea, mai un tiro”) e Krafth, il cui ingresso coincide con il crollo del Bologna e non è un caso: 4,5. A Donadoni spetta un 5, con una considerazione: si è salvato, ok, ma contro le grandi ha perso sempre.

Nel Milan da segnalare il 7 a Montella, che azzecca i cambi quando toglie nel secondo tempo gli inutili Bertolacci (5) e Bacca (4,5) sostituendoli con Honda e Mati Fernandez. Il giapponese e il cileno prendono 7, cambiano la partita, consegnando al tecnico la 100^ vittoria in A e l’Europa ritrovata. Sono loro i migliori dei rossoneri insieme a Delofeu, l’uomo che la sblocca.

foto: corrieredellosport.it

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