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STADIO: Occhi su Toledo, il migliore dell’anno è Džemaili – 31 mag

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Il Bologna tra passato, presente e futuro. Si può riassumere così lo spazio che l’edizione odierna del “Corriere dello Sport – STADIO” dedica a un mondo rossoblu che ha appena concluso la stagione. Un momento per guardarsi indietro, valutando la stagione appena conclusa, e per poi tuffarsi nell’attualità e nel futuro prossimo, con l’arrivo in città di Joey Saputo e le conseguenti prime mosse sul mercato per puntellare una rosa che dovrà puntare per forza a un salto di qualità nel prossimo campionato.

Si punta Toledo

Giorgio Burreddu apre con le ultime indiscrezioni di mercato, rivelando come pare ci sia stato un abboccamento del Bologna per il poliedrico centrocampista argentino classe ’96 Hernán Toledo, visto in Italia da settembre 2016 a questo gennaio nelle file della Fiorentina, dove non ha trovato mai spazio: il giocatore era in prestito, e capita l’aria che tirava è tornato a casa accasandosi, sempre in prestito, al Lanús, dove ha concluso la stagione. Di proprietà del Deportivo Maldonado, società uruguaiana dove sono stati “parcheggiati” diversi calciatori di spessore negli anni dai propri procuratori (Jonathan Calleri e Alex Sandro, per fare due nomi) Toledo piace perché è versatile e talentuoso, inoltre ha notevoli margini di crescita: il limite potrebbe essere il costo, dato che non si muoverà per meno di 5 milioni di euro, una cifra evidentemente fuori portata per le tasche rossoblu. Bigon ci starebbe comunque lavorando.

Sempre parlando di Deportivo Maldonado, potrebbe tornare di moda il nome di Jonathan Calleri, già trattato da Corvino l’anno della promozione e nel frattempo delusione in Inghilterra, al West Ham: potrebbe essere una valida alternativa a Destro, mentre a centrocampo oltre a Toledo si vagliano le situazioni sia di Valter Birsa che di Ledian Memushaj, in forza rispettivamente al Chievo e al Pescara. E sempre da Pescara potrebbe arrivare Gianluca Caprari per l’attacco: il giovane ex-Roma è di proprietà dell’Inter, dove non troverebbe spazio, ma piace a diversi club di fascia media e non sarà facile farlo venire sotto le Due Torri.

Le situazioni di Andrea Poli e Marco Andreolli, infine, sono sempre sotto controllo, anche se per il difensore dell’Inter c’è da registrare un rinnovo che pare prossimo con il club nerazzurro e che potrebbe cambiare i piani di Bigon. Poli rimane d’attualità, e si può chiudere con 2-3 milioni, mentre Gonzalo Rodriguez che lascia la Fiorentina appare davvero un sogno impossibile per un club come il Bologna, ambizioso ma comunque ancora in crescita.

Saputo tra stadio, mercato e i malumori di Destro

Ancora Giorgio Burreddu ci informa sull’agenda del chairman rossoblu Joey Saputo, che dopo aver incontrato il premier canadese Justin Trudeau è tornato in Canada per occuparsi degli affari di famiglia e dei Montreal Impact. Tornerà presto, a fine giugno, e lo farà perché luglio sarà un mese cruciale per il Bologna: inizierà il calciomercato, come noto, e inoltre si cercherà di stringere per il discorso relativo allo stadio. Potrebbero volerci ben due anni di lavori, andrà studiato tutto e bisognerà anche non allungare ulteriormente i tempi, ma certo è che nel frattempo ancora non è chiaro dove giocherà il Bologna. Burreddu ipotizza Modena o Ferrara, perché un impianto provvisorio potrebbe avere costi davvero troppo elevati. Intanto nei prossimi giorni verrà risolto il contratto che lega il Bologna al preparatore Franco Chinnici, arrivato con Delio Rossi e stretto da un forte legame con Mattia Destro: il dieci rossoblu, informato, pare non abbia gradito. Questo non significa che partirà, ma solo che certe dinamiche interne nello spogliatoio potrebbero mutare, anche se il club continua a credere nel suo bomber e viceversa.

Džemaili (che se ne va) il migliore per Civolani

Gianfranco Civolani infine stila un pagellone annuale dei giocatori impiegati da Roberto Donadoni in questo campionato 2016/2017. Il migliore è ovviamente Blerim Džemaili (7,5) autore di otto gol e già in Canada per la MLS: non è un top player? Forse si, il dubbio Civolani se lo pone. In una “pagella” discretamente severa, dopo Džemaili spicca l’unico 6,5, che va a Simone Verdi, bloccato soltanto dagli infortuni. Poi una raffica di sufficienze più o meno piene: 6+ a Mirante (“più forte e affidabile della mediocre squadra in cui deve esprimersi”) e a un Di Francesco che mostra buoni margini, 6 a Maietta, Taïder, Destro (“Dovremmo pretendere di più, ma io non mi aspetto di più” il tranciante giudizio del “Civ”) l’affidabile Da Costa e uno Mbaye che si è riconquistato la fiducia e che anzi, potrebbe puntare dalla prossima stagione a un posto da titolare. Maluccio (6-) Torosidis, l’ancora poco inquadrato tatticamente Pulgar e l’acerbo Okwonkwo.

E poi gli insufficienti, i 5,5: Gastaldello che invecchia, Masina che non cresce come sperato, il lento e cerebrale Viviani e gli inconcludenti Krejci e Nagy, privi oltretutto di personalità. Anche Helander e Petkovic rientrano in questo gruppo, dei “vorrei ma non posso”, mentre l’insufficienza piena (5) Civolani la riserva a Donsah (“Due anni fa e altrove era bravo”), Rizzo e Krafth, forse buon giocatore ma non buono come difensore. Insufficienza anche per mister Donadoni (5,5) mentre impossibile da giudicare è Umar Sadiq, sempre infortunato: il “Civ” lo descrive come “una barzelletta”. Male la società (5,5) che non si capisce se sbagli per incompetenza o eccessivo ottimismo, male nel complesso un Bologna (5+) con troppi alti e bassi ma pur sempre protagonista di una comoda salvezza.

foto: goal.com

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