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Trieste-Fortitudo (gara 2), il post partita – 31 Mag

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Dalmasson. “Era importante entrare in campo con personalità e dimostrare che avevamo voglia di cominciare tutto da capo. Ci siamo fatti trovare pronti, sapendo che la Fortitudo avrebbe messo tutte le energie per cercare di vincere questa sfida. Per batterli bisogna trovare tante risorse da giocatori diversi. È sempre stata la forza della nostra squadra. Pubblico? L’impressione è che ci sia sempre più gente. È un momento di grande euforia e grande partecipazione. C’è un processo di crescita della squadra che passa anche dalla continuità di rendimento. Avere questa capacità di imporre il proprio gioco è importante, soprattutto contro avversari di questo valore. È lo specchio della fiducia e della consapevolezza della squadra. Gara 3? Voglio vivere partita per partita. Dobbiamo vivere ogni gara come un’opportunità. Adesso dobbiamo essere bravi a resettare tutto. Poi, dobbiamo cercare soluzioni che alzino ulteriormente il livello del nostro gioco. E, oltre a ciò, anche limitare gli errori. In casa riusciamo ad essere più spettacolari. Giochiamo con serenità e leggerezza, quella che in trasferta a volte ci manca. Non siamo appagati per quello che stiamo facendo. Sabato abbiamo una grande opportunità”.

 

 

Boniciolli. “Posso solo fare i complimenti a Trieste. Adesso dobbiamo vincere gara 3, ricordandoci che lo scorso anno la squadra che ha vinto il campionato era 0-2 contro Scafati. Può succedere di tutto, però non bisogna agitarsi oltre il lecito. Trieste ci ha travolto all’inizio, poi ha tenuto. Noi stiamo coltivando una piccola utopia. Due anni e mezzo fa, Candi, Montano e Raucci erano terzi in classifica. Avevano perso con Udine e Costa Volpino. Abbiamo battuto Siena. L’anno dopo siamo andati in finale, senza un americano. Ma come spesso dico, l’unica cosa che non si ruba è il tempo. Qualora dovessimo andare in A1, parte della squadra rimarrà. Altrimenti dobbiamo fare ulteriori valutazioni. Trieste ha giocatori di esperienze. Questo tipo di squadre ti danno un pugno all’inizio e ti costringono a stare nell’angolo. Ma io ho rimpianti per gara 1, più che per questa. La logica dei playoff vuole che noi fra due giorni torniamo a giocare davanti al nostro pubblico. E ci basta vincere di un punto per riaprire la serie. La gestione di Mancinelli? Una volta Spalletti ha tolto Dzeko e ad un giornalista ha risposto ‘l’ho tolto perché è l’unico che ho, se si fa male sono rovinato’. Ecco, se si fa male Mancinelli io sono rovinato. Non posso fare a meno di lui”.

 

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