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RdC – Ha le capacità ma non si applica: un Bologna mediocre rimandato a Settembre – 11 Giu

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Al termine di questa stagione appena conclusasi, numerosi ex rossoblù divisi in due appuntamenti distinti (Memorial Pascutti e la finale Bologna-Chelsea del 1937 rigiocata 80 anni dopo) hanno uniformato il loro modo di vedere la squadra felsinea 2016/2017: una formazione che non ha saputo sorprendere e regalare emozioni. In primis Renato Villa, “il Mitico”, ha voluto enfatizzare la bontà del progetto rossoblù, dichiarandosi pronto a soffrire con una squadra di giovani piuttosto che ottenere un decimo posto con una formazione senza futuro, ricca di giocatori a fine carriera. Paolo Stringara, ex mediano dell’era Maifredi, sintetizza l’annata come <<Senza emozioni e con la squadra spesso priva d’identità>>. Marcello Castellini, ex capitano del Bologna, non si discosta troppo dalla delusione generale: <<Per la qualità della squadra credo fosse giusto aspettarsi un rendimento migliore. Spero che questa stagione serva da monito per il futuro, perché si possa cercare di fare qualcosa di più importante>>. La crescita del gruppo però passa anche da dei punti fermi, che secondo Franco Colomba possono essere la riconferma di Donadoni sulla panchina rossoblù, oltre a continuare a credere in Mattia Destro che a detta sua <<Ha nelle sue corde la capacità di fare meglio e ci deve riuscire>>. Marco Negri si discosta leggermente dal pensiero dell’ex allenatore del Bologna, a detta sua i numeri dell’attaccante di Ascoli Piceno parlano di un rendimento mediocre e discontinuo, senza mai trovare una stagione con un rendimento realizzativo importante. Ma a dir suo la solidità societaria è un’ottima base per il futuro, con una squadra che non ha reso quanto ci si aspettava ma che di certo ha un buon futuro davanti. Un plauso al chairman Joey Saputo arriva anche dalle parole di Pierluigi Di Già, infaticabile mediano del Bologna anni ’90: <<Centro tecnico, stadio e settore giovanile: Saputo sta ripartendo dalle fondamenta. Ed è una strategia che nel tempo porterà i suoi frutti.>> Per una stagione che va, un’altra che viene, così Anaclerio analizza il Bologna che verrà nel campionato 2017/2018: <<Donadoni non si è dimostrato l’allenatore giusto per far crescere i giovani, ma visto che è stato riconfermato mi auguro che adesso i dirigenti lo ascoltino e costruiscano una squadra modellata sulle sue richieste. Così, se il prossimo anno sbaglierà, non avrà più alibi.>>

 

(Fonte: Il Resto del Carlino; articolo di Massimo Vitali)

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