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Perché Bigon -per ora- ha fatto un grande lavoro – 8 lug

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Il calciomercato è iniziato ufficialmente da poco più di una settimana, e il Bologna può già contare su ben 5 nuovi innesti. E’ ovvio, sia chiaro, le trattative per i nuovi acquisti sono state lunghe e complicate, ma avere già 4 giocatori nuovi che potranno lavorare in ritiro con la squadra, iniziando ad elaborare fin da subito i movimenti che vuole Donadoni non è una cosa da poco. Non ho detto 5 perché il costaricano Gonzalez è impegnato con la sua nazionale nella “Gold Cup”, che lo terrà impegnato, nel caso in cui arrivasse in finale, fino al 26 luglio.

E’ proprio quest’ultimo il primo acquisto di Bigon della finestra di mercato 2017/18. Giancarlo Gonzalez è arrivato a Bologna a titolo definitivo sulla base di 1,5 milioni di euro: per molti tanti, per me giusti. Considero giusti, e per certi versi pochi i soldi spesi per “El Pipo”, tenendo in considerazione che un anno fa il difensore stava per essere acquistato dallo Spartak Mosca per ben 6 milioni di euro, e nello stesso periodo il Bologna ne offrì 4,5. E allora direte: perchè si è svalutato così tanto?. La risposta è semplice: per prima cosa la sua stagione non è stata all’altezza, anche per via di un contesto non eccezionale come quello di Palermo; in secondo luogo il contratto che legava Gonzalez ai rosanero andava in scadenza nella prossima estate, e il giocatore non aveva alcuna intenzione di rinnovarlo. Quindi ecco il prezzo basso. 

Bisogna sfruttare le occasioni per fare un buon mercato, e Bigon lo sta facendo benissimo. Un’altra opportunità era prendere Sebastien De Maio. Anche il trentenne francese veniva  da una stagione di basso livello, per via però anche di parecchi guai fisici. Le qualità però ci sono, e soprattutto l’esperienza in Serie A (92 presenze), arrivate quasi tutte con la maglia del Genoa, in cui il centrale ha disputate sempre ottime partite. 

Siamo arrivati al terzo acquisto, e che acquisto per forza del giocatore in relazione al costo del trasferimento (0 euro). Andrea Poli conta ben 192 presenze in Serie A, 4 anni fa fu pagato dal Milan quasi 10 milioni, ha esperienza internazionale e presenta caratteristiche che fanno al caso dei rossoblu. Insomma cosa vuoi di più dalla vita quando il Milan te lo regala gratis, premiandolo di tutta la grinta e il rispetto per la maglia per ogni volta che veniva chiamato in causa. Sia chiaro non è un fenomeno, però a Milano non lo scorderanno, perchè quelli come lui, quelli che non mollano mai, valgono molto, valgono talmente tanto da regalargli un’altra opportunità in un’altra squadra dove sicuramente avrà più spazio. 

Siamo agli ultimi due, non ancora ufficiali, ma manca solo la formalizzazione. Parlo dell’accoppiata uruguaiana AvenattiFalletti. Bigon comprandoli ha messo a posto il debito che aveva il Bologna con l’agente Delgado, ma soprattutto ha sistemato, o quasi, il reparto offensivo. 

Partiamo da quello forse più forte: Cesar Falletti. L’anno scorso in forza alla Ternana, dove ha totalizzato 7 reti e 9 assist. Brevilineo, controllo di palla e progressione di alto livello, ma… si c’è un ma, bisognerà vederlo nella massima serie. Non si può avere la certezza che le giocate messe in mostra in cadetteria possano ripetersi in Serie A, come si deve obbligatoriamente dargli fiducia, perchè vedendolo giocare diverse possibilità se le merita tutte. 

L’altro prodotto del pacchetto uruguiano è Felipe Avenatti. La passata stagione è andato oltre la doppia cifra segnando 12 reti, mandando in rete i compagni per 3 volte. L’attaccante può sembrare la classica prima punta: strutturato fisicamente e bravo a staccare di testa; ma non c’è solo questo. Felipe ha anche ottimi piedi e buona visione di gioco, ecco che sarebbe perfetto nel 4-2-3-1 come punta centrale, per sfruttare i movimenti delle ali e del trequartista. 
Vale lo stesso discorso per Falletti però: in B è un ottimo giocatore, in A vedremo. 

Fare sentenze o giudizi assoluti adesso è quantomai sbagliato, ma la cosa certa è che sulla carta Bigon si sta muovendo molto bene, portando a casa colpi ben mirati a prezzi bassissimi, il tutto in poco tempo, dando a Donadoni un gruppo quasi completo a Castelrotto. 

Ora forse viene la parte più complicata: le cessioni. Bigon ha l’onere di vendere alcuni giocatori cercando di non svenderli con l’obiettivo di fare cassa, per poi, perché no, mirare al grande colpo. 

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