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RdC: Dopo il doppio test con l’Hoffenheim ci si chiede quale sia il vero Bologna – 7 ago

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4 partite condensate in poco più di una settimana che hanno fornito, a tifosi e addetti ai lavori, tante, troppe indicazioni discordanti e altalenanti. Come ci riporta Massimo Vitali dalle colonne del Resto del Carlino, la tournee tra Austria e Germania ha dato certezze (poche), dubbi (molti) e preoccupazioni (tantissime): il bilancio conta di due vittorie (contro l’Hoffenheim B, avvenuta ieri in casa loro, a porte chiuse, al riparo da tifosi, e contro i qatarioti del Lekhwiya), un pareggio contro il Colonia dell’ex Fredrik Sorensen e una pesante sconfitta contro l’Hoffenheim A (se così lo si vuol chiamare), che ha portato pesanti strascichi. Sì perché oggi si saprà con certezza a che Destino dovrà andare incontro Cesar Falletti, uscito malconcio dopo l’intervento killer del difensore Huebner: ci si augura che non siano stati interessati i legamenti, altrimenti si rischia di rivederlo in campo con l’arrivo del nuovo anno. A questo aggiungiamo la precaria condizione di Falletti, il cui problema alle vie respiratorie potrebbe tenerlo fuori dai giochi per un altro paio di mesi. In tutto questo, a che sta pensando Roberto Donadoni? Sta pensando, visto che sembra che non ci saranno esborsi importanti per accaparrarsi giocatori di primissima fascia, di utilizzare le risorse a sua disposizione, di dare un’altra chance a chi in questo ritiro ha sudato e fatto vedere belle cose, ovverosia Filippo Falco. Per “Il Messi del Salento” (soprannome affibbiatogli ai tempi della permanenza in quel di Lecce) rischiano di aprirsi le porte per una permanenza all’ombra delle Due Torri.

Oggi i test a cui si sottoporrà Cesar Falletti riveleranno l’entità dell’infortunio e si saprà se ci sarà l’assoluto bisogno di tornare a tutta forza sul mercato.

Sabato si scenderà in campo, per la prima volta in modo ufficioso, per iniziare la stagione: sfida di Tim Cup contro il Cittadella che ieri ha battuto a fatica un Albinoleffe sorprendente.

 

Ciò che più dispiace e fa riflettere è come, da una squadra già bella che finita ci si è ritrovati tra le mani un problema da risolvere. Il tempo stringe, Bigon pensaci tu.

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