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#BFCNapoli: nella mente dei mister – 9 set
Sfida proibitiva quella che il Bologna giocherà domenica sera, nel posticipo del terzo turno di Serie A. Al Dall’Ara arriva il Napoli di Maurizio Sarri; una squadra in grande salute, sia dal punto di vista mentale che fisico.
Anche il Bologna ha cominciato bene questo campionato, conquistando 4 punti dei 6 disponibili, e di certo il Napoli non rappresenta un vero e proprio esame di maturità, ma qualche buona indicazione la potrebbe dare questa partita; soprattutto ci si aspetta una risposta dopo l’umiliazione dell’anno scorso, quando la banda azzurra si impose per 1 a 7.
Per fare uno quadro completo di quella che sarà la sfida di domani sera, andiamo ad analizzare i moduli e i possibili scenari tattici che vedremo in campo.
Napoli.
Maurizio Sarri punterà ovviamente sul collaudatissimo 4-3-3, con questi probabili interpreti:
Reina; Maggio, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Allan, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
I ballottaggi riguardano quei giocatori che potrebbero rifiatare in vista dell’impegno di Champions League in Ucraina; quindi Hysaj potrebbe essere scalzato da Maggio; Diawara, anche se non è una vera riserva, potrebbe prendere il posto di Jorginho che non è in ottime condizioni; Zielinski si gioca la posizione con Allan, o addirittura con Hamsik, anche se Sarri fatica sempre tanto a mettere in panchina il campione slovacco; mentre in avanti potrebbe rifiatare Mertens, a favore del polacco Milik.
Tutti discorsi ipotetici difficilmente risolvibili, ma visto il valore della rosa azzurra, non cambierà di molto la forza di una squadra che quest’anno si candida prepotentemente per la vittoria dello scudetto.
Bologna.
Anche Donadoni si affiderà al consueto 4-3-3, e l’11 che vedremo in campo dall’inizio sarà probabilmente questo:
Mirante; Mbaye, De Maio, Maietta, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Destro, Di Francesco.
Al centro della difesa Donadoni dovrà scegliere se far giocare Maietta, non al 100 %, come terzino destro dovrebbe trovare spazio Mbaye, visto l’infortunio di Torosidis; in mezzo al campo il ballottaggio riguarda Donsah-Taider, oppure si potrebbe formare il centrocampo visto contro il Benevento (Taider-Poli-Donsah), o più probabilmente Donadoni inserirà Pulgar, per dare qualche geometria in più nella fase di prima sviluppo. Del resto tutto confermato.
Scenari tattici.
C’è poco da dire, la squadra che arriverà al Dall’Ara, se non gioca il miglior calcio d’Europa poco ci manca. Sarri ha vestito il suo Napoli dell’abito perfetto, non forzando le sue idee su giocatori che non potevano esaudirle, ma partendo dai calciatori, per arrivare alla sua filosofia di gioco, che sta meravigliando tutti, fin dai tempi dell’Empoli.
All’inizio della sua avventura napoletana, sembrava propenso a insistere sul 4-3-1-2 visto in toscana con l’Empoli, ma appena ha notato che il rombo non si adattava bene alle caratteristiche dei suoi giocatori, è passato subito al 4-3-3, senza tornare mai indietro.
Il gioco del Napoli è una sinfonia sia in fase difensiva: che inizia quando il pallone ce l’ha il portiere avversario, con una squadra che accorcia per occupare tutta la metà campo, con la linea difensiva sulla linea di centrocampo; che in fase offensiva, che inizia questa volta dal proprio portiere (forse il migliore in Serie A con la palla tra i piedi), e si sviluppa con una leggerezza e una semplicità nei movimenti che rendono altamente difficile la lettura del gioco.
Ci sono due terzetti a cui il Bologna dovrà fare molta attenzione, andiamoli a spiegare:
La catena di sinistra.
Come già spiegato nel nostro articolo di ieri mattina (5 cose da sapere sul Napoli), il terzetto Ghoulam-Hamsik-Insigne è forse una delle catene più temute in Serie A.
I movimenti dei tre sono in perfetta sincronia, e soprattutto sempre diversi. Il vero punto di forza è che tutte le squadre pur sapendo che il pericolo nasce da li, non sanno mai come arginare i loro movimenti perchè, appunto, sono sempre vari.
Da quella parte sarà fondamentale il lavoro della mezz’ala destra (probabilmente Poli) e del terzino (Mbaye), che dovranno leggere i movimenti alle loro spalle, pur tenendo sempre l’occhio sulle linee di passaggio interne, dove Hamsik è un maestro.
Il tridente offensivo.
Insigne-Mertens-Callejon lo scorso anno hanno fatto ammattire qualsiasi difesa, e in queste prime settimane sembrano voler continuare il discorso interrotto in estate.
La prima regola per interpretarli al meglio, è innanzitutto non considerare Mertens un falso nove, visto che il belga è diventato a tutti gli effetti un verissimo centravanti. I suoi movimenti sono da punta vera (i 34 gol in stagione lo testimoniano), ed è migliorato anche in quei difetti che si portava dietro da quando giocava largo, cioè il tenere troppo la palla.
Visto che prima abbiamo parlato dei movimenti a memoria della catena di sinistra, ora spieghiamo quella che è forse l’azione più “famosa” dell’attacco partenopeo.
Si parte, come spesso capita, da sinitra. Il pallone ce l’ha Insigne, che sfrutta la sovrapposizione di Ghoulam che gli toglie l’uomo in marcatura. Lorenzo si accentra e fa partire un cross a tagliare sul secondo palo, su cui ci si avventa il sempre presente Callejon che con un taglio a mezzaluna alle spalle del terzino di riferimento ruba il tempo a tutti.
Come arginare questa azione? Con una attenzione costante ai movimenti di Callejon, che potrebbe sorprendere Masina sia alle spalle, che internamente con tagli centrali. Il terzino bolognese ha spesso sofferto questi giocatori, quindi attenzione!
Come spiegato, sarà molto complicato battere questo Napoli, anche se qualche piccolo difetto ce l’ha anche la compagine di Sarri. Ad esempio, come dice lo stesso mister partenopeo, soffre quando i tempi si abbassano tanto, e i cali di ritmo fanno perdere la concentrazione e le distanze giuste, soprattutto in difesa.
Dal punto di vista della manovra bolognese, sarà importante sfuggire al primo pressing azzurro con passaggi veloci verso l’esterno. Per questo vedrei bene Pulgar in mezzo al campo, visto che rispetto a Poli vede meglio il gioco in quella zona.
Davanti si potranno sfruttare gli spazi che a volte gli azzurri concedono, anche se i due esterni si dovranno sacrificare anch’essi molto, per non permettere troppi 1 contro 1 sui terzini.
Insomma sfida proibitiva, se non quasi impossibile. Noi dobbiamo puntare su quel quasi, sperando che il Napoli si inceppi, magari con la testa per la prima di Champions.
(Fonte immagine: GoldelNapoli)
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