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Episodio Mbaye-Eder, chiariamo a mente fredda – 20 set

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Della partita ne abbiamo parlato, e ne parleremo anche domani, ma c’è da fare una breve analisi di quello che è stato l’episodio decisivo della partita: il contatto Mbaye-Eder

Innanzitutto va detto che il terzino rossoblu tocca la punta italo-brasiliana, ma è anche vero che Eder si lascia cadere con troppa facilità. Un’altra cosa assolutamente oggettiva è che la palla stava andando verso la linea laterale, anche se questo non conta troppo sull’assegnazione di un calcio di rigore, visto che se il fallo viene commesso dentro l’area, l’arbitro deve fischiare. 

Detto questo però bisogna fare chiarezza su quanto dice il regolamento, e sui falsi miti che in queste ore stanno venendo fuori. 

Partiamo da quest’ultimi chiarendo subito una cosa: il cosiddetto “danno procurato” NON ESISTE, c’è poco da fare, in nessuna parte del regolamento viene citata questo tipo di infrazione, quindi i vari moviolisti che hanno giudicato così la decisione di Di Bello, si sbagliano di grosso. E’ chiaro che un giocatore quando subisce un fallo, riceve per forza di cose un danno, ma non per questo se uno subisce un danno, deve ricevere un fallo a favore.

Nel regolamento i falli si dividono in: negligenza, imprudenza, e vigoria sproporzionata. Sugli ultimi due entrano in gioco i cartellini (rispettivamente giallo e rosso), mentre sul primo c’è da fare maggiore chiarezza. Per negligenza il regolamento recita così: “Il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto, o che agisce senza precauzione”.  

Siamo sicuri che il nostro Ibrahima abbia agito così?.

Detto questo chiudiamo la polemica, perchè alimentare l’odio è sempre sbagliato, ma una cosa va detta però…non parliamo più di danno procurato!

(Fonte immagine: Bologna FC)

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