Bologna FC
RdC – Aspettando Mattia – 26 set
Ad oggi, l’ultima apparizione di Mattia in campo ci fa ritornare al 10 settenbre, il giorno in cui i giocatori di Sarri incrociavano i tacchetti con i nostri, sul manto erboso del nostro Dall’Ara. Dal 38′ della ripresa, Mattia ha lasciato il posto a Ladislav Krejici e destino vuole che da quel momento entrambi i giocatori non sono più entrati in partita, anche se per motivi diversi. E mentre Mattia si accomodava in panchina, complice anche un polpaccio che non smetteva di fare le bizze, la squadra iniziava ad esprimere gioco e punti, mettendo in difficoltà (ma questo è positivo, ndr) il tecnico che, nelle ultime due partite, ha scelto altri giocatori al centro dell’attacco (Petkovic e Palacio) ma non lui. E Bruno e Rodrigo hanno ripagato il Mister con prestazioni sontuose, che solo il caso non ha permesso di “bagnarle” con un goal, complicando il percorso di rientro, fra gli 11 titolari, del centravanti marchigiano. E dalla panchina, scrive Doriano Rabotti nel suo articolo odierno, il mondo cambia e le sensazioni cambiano, sicuramente non in meglio: così ieri, rientrando finalmente in gruppo, Mattia avrà tirato un sospiro di sollievo, perché da oggi se la può (e se la deve, ndr) giocare alla pari di tutti gli altri, quella maglia da titolare. Se si ribalta il discorso invece, questo è un bene per lo staff tecnico perché ha trovato differenti ed efficaci frecce al proprio arco offensivo (in ordine di età decrescente Palacio, Petkovic, Okwonkwo) lasciando la possibilità di avere più opzioni nel corso della partita. E anche se non segnano (come nel caso di Petkovic) Donadoni valuta anche il movimento che un giocatore fa con o senza palla e come si mette al servizio della squadra:” Ha inciso di più che se avesse segnato“, commentando la prova del Croato di domenica a Sassuolo. Sabato c’è il Genoa e tutti e quattro i moschettieri d’attacco saranno a disposizione: se Mattia metterà il piede in campo con lo spirito giusto (visto il grande talento che ha), sarà un piacere vedere il Bologna in attacco, perché avrà talento da vendere. Dai Mattia, dai.
Ad oggi, l’ultima apparizione di Mattia in campo ci fa ritornare al 10 settenbre, il giorno in cui i giocatori di Sarri incrociavano i tacchetti con i nostri, sul manto erboso del nostro Dall’Ara. Dal 38′ della ripresa, Mattia ha lasciato il posto a Ladislav Krejici e destino vuole che da quel momento entrambi i giocatori non sono più entrati in partita, anche se per motivi diversi. E mentre Mattia si accomodava in panchina, complice anche un polpaccio che non smetteva di fare le bizze, la squadra iniziava ad esprimere gioco e punti, mettendo in difficoltà (ma questo è positivo, ndr) il tecnico che, nelle ultime due partite, ha scelto altri giocatori al centro dell’attacco (Petkovic e Palacio) ma non lui. E Bruno e Rodrigo hanno ripagato il Mister con prestazioni sontuose, che solo il caso non ha permesso di “bagnarle” con un goal, complicando il percorso di rientro, fra gli 11 titolari, del centravanti marchigiano. E dalla panchina, scrive Doriano Rabotti nel suo articolo odierno, il mondo cambia e le sensazioni cambiano, sicuramente non in meglio: così ieri, rientrando finalmente in gruppo, Mattia avrà tirato un sospiro di sollievo, perché da oggi se la può (e se la deve, ndr) giocare alla pari di tutti gli altri, quella maglia da titolare. Se si ribalta il discorso invece, questo è un bene per lo staff tecnico perché ha trovato differenti ed efficaci frecce al proprio arco offensivo (in ordine di età decrescente Palacio, Petkovic, Okwonkwo) lasciando la possibilità di avere più opzioni nel corso della partita. E anche se non segnano (come nel caso di Petkovic) Donadoni valuta anche il movimento che un giocatore fa con o senza palla e come si mette al servizio della squadra:” Ha inciso di più che se avesse segnato“, commentando la prova del Croato di domenica a Sassuolo. Sabato c’è il Genoa e tutti e quattro i moschettieri d’attacco saranno a disposizione: se Mattia metterà il piede in campo con lo spirito giusto (visto il grande talento che ha), sarà un piacere vedere il Bologna in attacco, perché avrà talento da vendere. Dai Mattia, dai.
(Photo Valentino Orsini)
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