Bologna FC
Andrea, una vita da Poli…glotta
Il centrocampista veneto parla tutte le lingue del centrocampo e ha fornito prestazioni di qualità
Quella di Andrea Poli, da quando veste la casacca rossoblu, non è proprio una vita da mediano; eppure è
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n’hai stai lì.
Sì, perché il centrocampista ex Milan è stato il più impiegato da mister Donadoni (insieme a Verdi) per un totale di 709’, tenendo conto anche dei minuti dell’unica, sciagurata, partita di Coppa Italia contro il Cittadella.
Ecco, forse solo in quell’occasione il 28enne veneto non ha reso quanto ha potuto, ma solo perché è stato sperimentato come trequartista.
Per le altre partite, invece, ha giocato
con dei compiti precisi
a coprire certe zone
a giocare generosi.
Regista a Benevento, mediano contro il Napoli, e soprattutto, mezzala nei match restanti. Insomma, un vero Poliglotta dal cuore d’oro: Andrea conosce, grazie anche all’esperienza delle 200 partite in A, tutte le lingue del centrocampo e non si è mai tirato indietro quando le necessità l’hanno chiamato ad interpretare un ruolo che meno gli appartiene.
Generoso pure coi compagni: Pulgar e Donsah, al suo fianco, stanno sbocciando velocemente, cosa che con Dzemaili non stava avvenendo.
da chi segna sempre poco
che il pallone devi darlo
a chi finalizza il gioco.
Ecco, magari il ruolo di assist-man non lo si trova tanto nel repertorio di Poli, ma
nè lo spunto della punta
nè del 10 (che peccato)?
Ci pensa sempre lui; nel derby di domenica è riuscito ad indirizzare il treno rossoblu sui binari giusti, quelli che hanno portato alla destinazione più ambita, riuscendo a sbloccare il risultato con (anche qui) un pezzo raro delle sue caratteristiche: l’inserimento dalle retrovie.
Un leader d’esperienza che, insieme a Palacio, ha portato il Bologna ad un miglioramento in termini di fluidità di gioco, fornendo cattiveria e grinta. Le stesse qualità che possono farti vedere anche il rovescio della medaglia, sotto forma di infortuni, ma Poli dovrebbe riuscire a recuperare dalla contrattura ai flessori.
No, non è ancora arrivata l’ora del
perché quando hai dato troppo
devi andare e fare posto.
Foto Valentino Orsini
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