Basket
Virtus-Sassari, il ritorno di Marco Spissu – 21 Ott
“Il video? Mi sembrava giusto far conoscere ai nuovi l’eredità della squadra dello scorso anno. Per questo ho fatto vedere le giocate di chi è andato a giocare altrove”. Alessandro Ramagli, dopo aver battuto Ferrara nel Memorial Porelli, aveva rilasciato queste dichiarazioni. In quel video c’erano anche le giocate di Marco Spissu. Quelle che gli hanno permesso di essere eletto Mvp e miglior Under 22 della Coppa Italia. Il primo trofeo di quella che, poi, sarebbe diventata una cavalcata trionfale. Oppure quelle che hanno permesso alla Virtus di tornare in Serie A. Perché Marco Spissu è stato uno dei protagonisti assoluti della scorsa stagione. E se si dovesse parlare di un episodio chiave, basti pensare alla tripla al PalaTrieste in gara 3. Giusto per citarne uno. Ma, in realtà, ce ne sarebbero molti altri. La lista sarebbe lunga, anzi lunghissima. Una stagione da incorniciare, la sua come quella delle V nere. Una stagione in cui ha anche trovato una continuità realizzativa straordinaria. Un’annata in cui ha anche vissuto i derby di Basket City. Decisivo, anche in una delle due occasioni. Nella gara d’andata, all’Unipol Arena. L’unico giocatore bianconero a segnare dall’arco, prima dell’intervallo lungo. Il preludio ad una grande invenzione nel momento più caldo della sfida. L’assist a Kenny Lawson per la parità. Per i due punti che hanno portato il derby al supplementare. Davanti a 9000 persone, al suo primo derby, Marco Spissu ha avuto una lucidità straordinaria nel regalare a Lawson quella palla. Una lucidità quasi da veterano.
E chi sa cosa proverà rientrando su quel parquet, da avversario. Se ripenserà alla sera di Trieste. Alle braccia alzate al cielo. Alle mani portate alla testa, in un misto di gioia ed incredulità. Di sicuro gli tornerà in mente l’affetto dei tifosi bianconeri. Quel coro, durante la festa promozione: “Spissu resta con noi”. Perché in fondo, i tifosi della Virtus oltre alle qualità cestistiche hanno imparato ad apprezzare anche le qualità umane di Spissu. Domani tornerà da avversario. In una città in cui ha lasciato ricordi straordinari. Lo attende un lungo, e meritatissimo, applauso.
Bentornato, Marco!
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