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#BFCLazio: nella mente dei mister – 24 ott

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Sfidare la Lazio di Simone Inzaghi ad oggi è diventata un’impresa ardua, perchè si tratta indiscutibilmente di una grandissima squadra, pronta per giocarsi un posto nei piani alti della classifica. 

Il Bologna arriva da una sconfitta, è vero, ma che non ha ridimensionato del tutto l’ambiente rossoblu, che dovrà giocarsela con fiducia, perchè i 14 punti fin qui conquistati non sono frutto del caso, e dei punti contro Lazio e Roma dobbiamo cercare di portarli a casa.

Per entrare di più nella partita però analizziamo le probabili formazioni e i possibili scenari tattici.

Bologna

I rossoblu purtroppo devono fare i conti con tantissime assenze. Oltre agli infortunati Taider, Mbaye, Torosidis, Palacio, e la non perfetta condizione di Maietta, Donadoni dovrà fare a meno di Gonzalez per squalifica.
Per via di queste assenze, l’11 da mandare in campo è quasi obbligato, e sarà probabilmente questo:

Mirante; Krafth, De Maio, Helander, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Destro, Di Francesco. 

In difesa tutto confermato, mentre a centrocampo qualche dubbio in più c’è. Donadoni ha detto che i 3 titolari di Bergamo stanno bene, ma non è da escludere l’inserimento di Nagy dal primo minuto. In ogni caso, se non dovesse partire titolare, l’ungherese entrerà a partita in corso, salvo situazioni particolari. In avanti invece il ballottaggio riguarda Destro e Petkovic, con il primo per ora favorito, e voglioso di riprendersi la scena dopo tante panchine. 

Tatticamente dovremo essere bravi a non farci schiacciare troppo, ma soprattutto essere rapidi nelle ripartenze, come non abbiamo fatto domenica scorsa contro la squadra di Gasperini, in cui Palacio si trovava troppo spesso solo contro la difesa avversaria. 
In fase difensiva sarà molto complicato arginare la fisicità di Milinkovic, la classe di Luis Alberto e la velocità e la freddezza sottoporta di Immobile, che dovrà subire per forza di cose un raddoppio costante, soprattutto quando riuscirà a puntare la porta. 

Lazio.

Inzaghi sta riuscendo sempre di più a trasformare la sua Lazio in una grande squadra. Il segreto è partire dalle qualità dei giocatori, che Simone sa plasmare e migliorare in una maniera impressionante, vista la poca esperienza in panchina fin qui acquisita. 
In questo senso va citato Luis Alberto, che è forse la vera creatura di Inzaghi. Non va dimenticato anche Milinkovic, che prima dell’arrivo del tecnico piacentino non aveva fatto vedere queste qualità.
Un gioco bello, concreto e fluido in entrambe le fasi, che fa dei biancocelesti una delle certezze di questo campionato. 

Domani sera non ci dovrebbero essere grossi stravolgimenti nell’11 iniziale, che sarà probabilmente questo:

Strakosha, Bastos, De Vrji, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic; Luis Alberto; Immobile.

Il modulo è un 3-5-2 che potrebbe diventare un 3-4-2-1, visto che Milinkovic spesso si va a inserire tra le linee per sfruttare la sua fisicità e tecnica. 
I pericoli potrebbero arrivare da tutte la parti, ma ritengo il serbo e Luis Alberto i fulcri di un gioco votato alla verticalità e all’ordine tattico. 

Per attaccarli nel miglior modo possibile, gli esterni dovranno essere bravi nell’1 contro 1, e la prima punta dovrà muoversi spesso per non dare punti di riferimento. Se Destro, o Petkovic, non dovessero fare movimento, la manovra collasserebbe vista la fisicità dei tre centrali laziali, che impedirebbe quasi sempre al centravanti di puntare la porta. 

Servirà coraggio, intelligenza tattica e pazienza. Al Dall’Ara abbiamo fermato l’Inter, ora divertiamoci anche contro la Lazio.

(Fonte immagine: BolognaToday)

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