Calcio
La route pour France 2016: Il Girone B – 28 apr
UNO SGUARDO AL GIRONE B: Inghilterra, Russia, Slovacchia, Galles
Quale squadra dietro l’Inghilterra? Con i figli d’Albione sempre più lontani parenti dell’allegra combriccola “ammirata” a Brasile 2014, l’unica vera lotta alla quale si assisterà nel Gruppo B dei prossimi Europei sarà quella per il secondo gradino del podio. A contenderselo Russia, Slovacchia e Galles, con la prima favorita sulle altre per completezza dell’organico e, fattore non trascurabile, per via di una maggiore familiarità con gli ostici palcoscenici europei e mondiali.
Se si esclude il Galles, alla primissima apparizione in un Campionato Europeo, tra le altre regnerà la voglia di rivincita dopo il flop dell’ultima edizione, che ha visto l’Inghilterra eliminata ai Quarti dall’Italia e la Russia incapace di superare Repubblica Ceca e Grecia in un girone decisamente propizio. Andò ancora peggio ad Hamšik e soci, che, finiti alle spalle di Russia, Irlanda e persino dalla modesta Armenia nel proprio gruppo di qualificazione, il torneo in Polonia e Ucraina lo guardarono mestamente alla TV.
INGHILTERRA
L’Inghilterra è l’unica big a non aver mai trionfato agli Europei, ma questa potrebbe davvero essere la volta buona. É ormai sanata l’onta britannica del Mondiale 2014, in cui la sorpresa Costa Rica e l’Uruguay di Suarez e Godin hanno liquidato anzitempo due tra le più blasonate proposte del Vecchio Continente: l’Italia e, appunto, l’Inghilterra.
I ragazzi di Roy Hodgson stavolta sembrano esserci eccome. Lo dicono i numeri, che parlano dell’Inghilterra come dell’unica Nazionale capace di fare l’en plein di vittorie (10 su 10) nella fase qualificatoria. Lo grida, poi, la rosa, che con ruggente autorità scandisce nomi magari meno leggendari di quelli dei campioni che con la maglia dei Tre Leoni hanno ormai fatto il loro tempo (Lampard, Gerrard, Beckham e Terry su tutti), ma non per questo meno temibili.
L’Inghilterra sbarcherà in Francia con un gruppo giovane, affamato e all’apice delle proprie forze e capacità.
In porta ci sarà Joe Hart, giunto, a ventinove anni, nel pieno della maturazione sportiva. Maturo al punto giusto è anche il centrale del Chelsea Gary Cahill (’85), pronto a giganteggiare nel cuore della difesa accanto ad uno tra Jagielka e Smalling. Ai lati largo ai giovani: con gli under-25 Clyne, Walker, Bertrand, Rose e Gibbs c’è solo l’imbarazzo della scelta, mentre il toffee Baines potrebbe garantire la giusta dose di classe ed esperienza sull’out mancino. Peccato solo per il baby talento dello United Luke Shaw, rimasto ai box per tutta la stagione a causa di un infortunio shock rimediato a settembre.
Tra i moduli preferiti da Hodgson c’è senza dubbio il 4-3-3. In questo caso, sarà facile vedere all’opera la trentenne mezzala del Liverpool James Milner e l’astro nascente del Tottenham Dele Alli, che a soli vent’anni si sta affermando come uno dei migliori interpreti del ruolo. Dovrebbe farcela in extremis Jordan Henderson: l’erede designato di Gerrard, di cui ha ereditato la fascia di capitano del Liverpool, è in ripresa dopo l’infortunio subito nella sfida di Europa League con il Dortmund. Con lui la mediana inglese guadagna parecchi punti sia in termini di qualità che di quantità. In Francia ci sarà anche il new entry Drinkwater (’90), tra i protagonisti del miracolo Leicester.
Che sia 4-3-3 o 4-2-3-1, la mission di Hodgson sarà quella di spremere al meglio l’invidiabile potenziale offensivo a disposizione. In avanti scalpitano i volti nuovi Herry Kane e James Vardy, capaci a suon di gol di far vacillare per la prima volta in quasi tre lustri la posizione di un mostro sacro come Wayne Rooney. Quest’ultimo farà pesare i suoi 109 gettoni accompagnati da 51 realizzazioni, che gli valgono il quarto posto tra i più presenti con la casacca dei Tre Leoni e il primo tra i goleador. Chi nuovo non è a discapito della verde età è l’imprendibile ala classe 1994 Raheem Sterling, nel giro della Nazionale dal 2012. Il crack del Man City ha un alter-ego nel velocista dell’Arsenal Theo Walcott, che dal 2006 detiene il record di più giovane esordiente con la divisa dell’Inghilterra. In netta crescita risultano, infine, le quotazioni di Daniel Sturridge, freccia nera che va a rimpolpare la nutrita colonia di gioielli made in Liverpool.
Con una squadra così, non sognare in grande per gli uomini della Regina diventa impossibile. A dispetto di un palmarés che non annovera gioie europee, Oltremanica ci credono. E a ragione, aggiungiamo noi.
POSSIBILE ROSA
P: Hart (Man City), Forster (Southampton), Heaton (Burnley).
D: Smalling (Man Utd), Cahill (Chelsea), Rose (Tottenham), Clyne (Liverpool), Stones (Everton), Walker (Tottenham), Jagielka (Everton).
C: Henderson (Liverpool), Milner (Liverpool), Drinkwater (Leicester), Lallana (Liverpool), Alli (Tottenham), Barkley (Everton).
A: Vardy (Leicester), Kane (Tottenham), Sterling (Man City), Sturridge (Liverpool), Walcott (Arsenal), Rooney (Man Utd), Welbeck (Man Utd).
QUALIFICAZIONI
GRUPPO E: INGHILTERRA 30; Svizzera 21; Slovenia 16; Estonia, Lituania 10; San Marino 1.
V – P – S: 10 – 0 – 0
Gol fatti – Gol subiti: 31 – 3
Miglior marcatore: Rooney (7)
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 8 – Miglior piazzamento: Terzo posto (1968)
STELLE: Gary Cahill, Raheem Sterling, Wayne Rooney
RUSSIA
Si tratta, almeno sulla carta, della seconda forza del Gruppo B. La Nazionale russa, sorta nel 1993 dalle ceneri dell’Unione Sovietica e guidata oggi dal CT Leonid Slutski, si appresta ad affrontare l’avventura francese al termine di una fase eliminatoria senza infamia né lode, conclusa a -8 dalla capolista Austria e a sole due lunghezze di vantaggio sulla Svezia di Ibrahimović, terza. Anche le ultime apparizioni ad Europei e Mondiali si sono rivelate non al pari delle aspettative. Eppure nell’organico non mancano elementi di spicco, a cominciare da Igor Akinfeev. Pur essendo un portiere di tutto rispetto, l’ex giovane promessa del calcio russo e uomo-cardine del CSKA Mosca ha tagliato il traguardo delle trenta candeline senza essere riuscito a sfondare come forse le sue qualità gli avrebbero consentito. Va detto che, sia quando gioca nel club che in Nazionale, Akinfeev si ritrova a collaborare con una difesa sì esperta ma anche piuttosto statica e macchinosa, non di rado preda delle punte avversarie più veloci. Emblema dell’argillosa retroguardia di Slutski è il tandem Sergej Ignashevich–Vasili Berezutski. I due centrali del CSKA, rispettivamente di 34 e 32 anni, sono il secondo e il sesto calciatore con più presenze in Nazionale, ma, complice l’età e una struttura fisica piuttosto massiccia, non offriranno granzie al cospetto di un arsenale come quello inglese. La più seria alternativa ai due si chiama Vladimir Granat, onesto mestierante di proprietà dello Spartak Mosca. A destra prenota il posto Igor Smolnikov, titolare nello Zenit San Pietroburgo, mentre sull’out opposto ha una maglia assicurata il più giovane di una difesa dall’età media elevatissima: Schennikov, classe 1991, anch’egli di proprietà del CSKA.
A centrocampo la qualità si eleva grazie alla presenza dei talentuosi Dzagoev e Shatov. Tra i due è soprattutto il primo, venticinquenne stella del CSKA, ad avere la classe giusta per accendere la lampadina e spaccare in due la partita. Prezioso è anche il lavoro degli esperti Zhirkov, autentico factotum con un passato al Chelsea, e Denisov, capitano ed incontrista dal forte temperamento. In attacco brillano gli avanti dello Zenit Artem Dzyuba (’88) ed Aleksandr Kokorin (’91). Entrambi hanno fisico, spirito di sacrificio e fiuto del gol, mezzi necessari per impensierire qualsiasi retroguardia. Nel 4-2-3-1 di Slutski i due non solo possono coesistere ma, se innscati a dovere dai centrocampisti, hanno le capacità per fare la differenza. Infine Aleksandr Kerzhakov: a 33 anni suonati, il bomber più prolifico di Russia (28 centri in 76 presenze) può trasformarsi nel coniglio da estrarre dal cilindro quando i giochi si fanno duri. Di certo l’ex punta di Zenit, Dinamo Mosca e Siviglia, oggi in prestito allo Zurigo, risponderà presente.
POSSIBILE ROSA
P: Akinfeev (CSKA Mosca), Lodygin (Zenit), Rizhikov (Rubin Kazan).
D: Schennikov (CSKA Mosca), Smolnikov (Zenit), Ignashevich (CSKA Mosca), V. Berezutski (CSKA Mosca), Granat (Spartak Mosca), A. Berezutski (CSKA Mosca), Kuzmin (Rubin Kazan).
C: Zhirkov (Zenit), Denisov (Zenit), Dzagoev (CSKA Mosca), Shatov (Zenit), Kombarov (Spartak Mosca), Samedov (Lokomotiv Mosca), Ionov (Dinamo Mosca), Shirokov (CSKA Mosca), Glushakov (Spartak Mosca).
A: Dzyuba (Zenit), Kokorin (Zenit), Kerzhakov (Zurigo), Cheryshev (Valencia).
QUALIFICAZIONI
GRUPPO G: Austria 28; RUSSIA 20; Svezia 28; Montenegro 11; Liechtenstein 5; Moldavia 2.
V – P – S: 6 – 2 – 2
Gol fatti – Gol subiti: 21 – 5
Miglior marcatore: Dzyuba (8)
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: 4 – Miglior piazzamento: Semifinali (2008)
STELLE: Alan Dzagoev, Aleksandr Kokorin, Igor Akinfeev
SLOVACCHIA
Le qualificazioni lasciano ben sperare. La Nazionale di Jan Kozak ha impreziosito il proprio percorso con il successo per 2-1 sulla Spagna nel match di andata e con un prestigioso secondo posto finale davanti alla meglio attrezzata Ucraina. La quasi totale assenza di nomi di grido e qualche difficoltà a colpire il bersaglio con gli uomini d’attacco vengono compensate dalla Slovacchia con una discreta solidità complessiva che fa sì che l’undici di capitan Hamšik difficilmente subisca passivamente il gioco avversario. Gli avversari, d’altra parte, prima di avvicinarsi al portiere Kozácik (Viktoria Plzen) devono fare i conti con Martin Skrtel; forte dei suoi 83 kg spalmati su 191 cm di altezza, l’esperto centrale del Liverpool è il punto di riferimento della difesa a quattro completata dal quasi coetaneo Hubočan (Dinamo Mosca, ex Zenit) e dai terzini Pekarik e Svento, militanti entrambi in Bundesliga, rispettivamente nell’Herta Berlino e nel Colonia.
A centrocampo è vitale la presenza di un tuttofare come il milanista Juraj Kucka, che, facendo il lavoro sporco sulla mediana, consente a Marek Hamšik di avanzare il proprio raggio d’azione. In Nazionale, il capitano del Napoli gioca sulla trequarti come regista avanzato in un 4-2-3-1. Preziosi, per le sorti della squadra, sono i suoi inserimenti in zona d’attacco, così come quelli delle ali Weiss, Stoch, Sestak, Mak, Duda o dello stesso Svento, elementi-chiave nello scacchiere di Kozak. In un reparto avanzato che mira a privare l’avversario di ogni punto di riferimento, l’attaccante centrale non può che essere mobile, intercambiabile. Ecco, dunque, alcune possibili soluzioni per il ruolo di prima punta titolare: Nemec, il “più centravanti” del gruppo, attaccante del Willem II (Eredivisie), Vittek, che a 34 anni è il re dei bomber della sua Nazionale e medaglia di bronzo nella graduatoria delle presenze, e Duris, più propriamente seconda punta.
É il passaggio del turno l’obiettivo francese della Slovacchia, al primo Europeo in assoluto dall’anno della scissione con la Repubblica Ceca (1993). Se l’Inghilterra appare inscalfibile, altrettanto non si può dire di Russia e Galles. Saranno rivolte contro queste ultime le spade di una Nazionale non certo nuova alle imprese. Per conferma chiedere ai supercampioni della Spagna.
POSSIBILE ROSA
P: Kozácik (Viktoria Plzen), Mucha (Slovan Bratislava), Dubravka (Esbjerg).
D: Hubočan (Dinamo Mosca), Skrtel (Liverpool), Pekarik (Herta Berlino), Gyömber (Roma), Salata (Slovan Bratislava), Durica (Lokomotiv Mosca), Tesák (Kairat Almaty).
C: Kucka (Milan), Hamšik (Napoli), Svento (Colonia), Duda (Legia Varsavia), Mak (PAOK Salonicco), Gregus (Jablonec), Hrosovsky (Viktoria Plzen).
A: Vittek (Slovan Bratislava), Stoch (Bursaspor), Nemec (Willem II), Sestak (Ferencváros), Duris (Viktoria Plzen), Weiss (Al-Gharafa).
QUALIFICAZIONI
GRUPPO C: Spagna 27; SLOVACCHIA 22; Ucraina 19; Bielorussia 11; Lussemburgo, Macedonia 4.
V – P – S: 7 – 1 – 2
Gol fatti – Gol subiti: 17 – 8
Miglior marcatore: Hamšik (5)
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: Prima partecipazione.
STELLE: Marek Hamšk, Martin Skrtel, Juraj Kucka
GALLES
Sei vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta nelle dieci sfide di qualificazione: è a dir poco soprendente il ruolino di marcia degli esordienti più attesi dell’Europo francese. Solo il Belgio ha fatto meglio dei Dragoni, capaci di costringere agli spareggi la Bosnia di Pjanic e Džeko, seconda forza designata del Gruppo B, e di concludere ad appena due lunghezze dalla vetta. Il merito dell exploit della compagine guidata da Chris Coleman va equamente distribuito tra i calciatori. Questi ultimi sono tutti in forza nelle serie inglesi ad eccezzione della stella Bale, sotto i riflettori nel Real Madrid, figurarsi nella vetrina di una piccola bottega come quella del Galles.
Il modulo gallese oscilla tra la difesa a tre e quella a quattro. In entrambi i casi, davanti ad Hennessey, numero uno del Crystal Palace, non può mancare capitan Ashley Williams, perno dello Swansea nonché autorevole guida per i compagni di reparto Chris Gunter, Neil Taylor, Ben Davies e James Chester, tutti protagonisti nei match di qualificazione. Aaron Ramsey e Joe Allen rappresentano, invece, i fari indiscussi della mediana. I due talenti classe 1990 alzano di parecchio la qualità del centrocampo gallese che, se schierato a cinque uomini, prevede lo slittamento in avanti dei terzini Gunter e Taylor e la presenza di un terzo centrocampista centrale, con Ledley (Crystal Palace) e King (Leicester) a contendersi l’ultima maglia da titolare accanto ai gioielli di Arsenal e Liverpool. Una maglia da titolare ce l’ha cucita addosso ormai da anni, e non potrebbe essere altrimenti, Gareth Bale, 52 caps e 18 reti in dieci anni di Nazionale, nella quale il fenomenale mancino ha esordito non ancora diciassettenne. Se gira il merengue, allora i supporters del Galles possono realmente considerare un insperato colpaccio, magari da gustare proprio nel derby con l’Inghilterra in programma a Lens il 16 giugno. In caso contrario, non saranno certo le punte “spuntate” Robson-Kanu, Lawrence, Church e Vokes a togliere il sonno alle difese avversarie.
POSSIBILE ROSA
P: Hennessey (Crystal Palace), Fôn Williams (Inverness), Ward (Liverpool).
D: Gunter (Reading), A. Williams (Swansea), Taylor (Swansea), Davies (Tottenham), Chester (West Brom), Collins (West Ham), Richards (Fulham), Matthews (Bristol City).
C: Ramsey (Arsenal), Allen (Liverpool), King (Leicester), Ledley (Crystal Palace), Huws (Huddersfield Town), Vaughan (Nottingham Forrest), Cotterill (Birmingham).
A: Bale (Real Madrid), Lawrence (Blackburn), Robson-Kanu (Reading), Vokes (Burnley), Church (Aberdeen).
QUALIFICAZIONI
GRUPPO B: Belgio 23; GALLES 21; Bonsia 17; Israele 13; Cipro 12; Andorra 0.
V – P – S: 6 – 3 – 1
Gol fatti – Gol subiti: 11 – 4
Miglior marcatore: Bale (7)
PARTECIPAZIONI AGLI EUROPEI: Prima partecipazione
STELLE: Gareth Bale, Aaron Ramsey, Joe Allen
IL CALENDARIO DEL GRUPPO B
1° Giornata (11 giugno)
Galles-Slovacchia
Inghilterra-Russia
2° Giornata (15/16 giugno)
Russia-Slovacchia
Inghilterra-Galles
3° Giornata (20 giugno)
Slovacchia-Inghilterra
Russia-Galles
FAVORITA: Inghilterra
OUTSIDER: Galles
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