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RdC – Mattia è a un bivio: rilancio o oblio – 31 ott

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Qui sotto le Due Torri sono riusciti a rilanciarsi giocatori come Signori, Baggio, Di Vaio, Gilardino e ultimo Palacio, possibile che non ci riesca un giovane di 26 anni, che dovrebbe avere tutta la fame del mondo?.

La domanda per ora non trova risposta, ma i tifosi hanno cominciato seriamente a scaricare il numero 10, ricordando chi da queste parti si è smarrito, come un certo Robert Acquafresca. 

Oltre le tante opinioni discordanti, vanno tenuti in considerazione i numeri, che vedono Destro in rete 19 volte su 64 partite (quasi un gol ogni 3 match). Oltre a questi numeri non eccezionali, bisogna fare i conti con la cifra che è servita per prendere Mattia (10 milioni), e soprattutto il suo stipendio: quasi 2 milioni fino al 2020. Insomma, piaccia o meno è l’investimento più oneroso dell’era Saputo, e recuperarlo è un obbligo. 

L’avventura qui a Bologna è stata contraddistinta da alti e bassi: iniziata con una folla incredibile in stazione, continuata come uomo al centro del progetto, interrotta per vari infortuni; ha avuto una punta con gli 11 gol della scorsa stagione, ma senza mai toccare vette altissime. Mattia non è mai uscito dal guscio, come scrive Marcello Giordano nel suo articolo, e in questa prima fase del campionato ha pure assaggiato l’amarezza della panchina. 

Le colpe sono sue e probabilmente anche di mister Donadoni, che non l’ha messo nelle condizioni migliori per fare bene nel 4-3-3 designato. In estate a dire il vero si è provato il 4-2-3-1 per dare più palloni a Mattia, ma le esplosioni di Donsah e Palacio hanno fatto fare un passo indietro.

Insomma ora più che mai il nostro numero 10 è in difficoltà. Ora vedremo se si rilancerà oppure la storia potrebbe anche finire.

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