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Rdc – Rientrano gli svedesi, e Bologna si scalda – 15 Nov

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Conclusa la parentesi delle nazionali, è arrivato il momento per tutti di rientrare alla base, concentrandosi sul prossimo turno di campionato. Ma, come riporta Massimo Vitali sul Resto del Carlino di oggi, sicuramente il rientro di Helander e Krafth a Casteldebole è stato quantomeno singolare, dato che il Bologna, essendo la squadra più “svedese” della Serie A, ha dovuto accogliere due degli elementi che lunedì sera a San Siro ci hanno regalato una delle pagine più tristi della storia del nostro calcio da sessant’anni a questa parte.

Ieri, alla ripresa degli allenamenti per i due scandinavi, l’accoglienza in realtà è stata ottima. Il primo a congratularsi con loro è stato Renato Olive, che ha salutato i due ragazzi con un goliardico “ciao bastardi”, per poi abbracciarli e ridere insieme a loro, mentre i 20 tifosi giunti al centro tecnico per assistere all’allenamento, appena hanno visto i due difensori entrare sul campo di gioco, li hanno sportivamente applauditi, ricevendo in cambio i ringraziamenti da parte di entrambi. La reazione può sembrare la più ovvia e scontata, dato che i due sono giocatori del Bologna, e hanno semplicemente difeso i colori della propria bandiera ottenendo un risultato storico, ma dopo le reazioni viste sui social nei momenti successivi al trionfo scandinavo, di scontato non c’era proprio nulla.

 

Il “colpevole” della situazione era stato Krafth, che dopo la partita di San Siro aveva pubblicato sui social una foto della squadra svedese mentre festeggiava la qualificazione mondiale, manifestando pubblicamente la propria gioia per il risultato ottenuto. Da quel momento, le reazioni dei tifosi rossoblù sotto la foto non sono state invece delle più sportive: “Dovresti avere più rispetto del calcio italiano, dato che giochi qua”, “Siete talmente scarsi che uscirete al primo turno”, “Pensa a fare due passaggi decenti con il Bologna”, e avanti continuando a offendere gratuitamente un ragazzo che stava semplicemente festeggiando quella che per il suo Paese è stata una vera e propria impresa. A dirla tutta, molti tifosi hanno preso le difese del terzino, stigmatizzando questi commenti e prendendo le parti del ragazzo, che all’andata ha anche disputato un’ottima partita. Ora però, come detto all’inizio, è finito il tempo delle nazionali, e Krafth e Helander dovranno svestire i panni dei “nemici” per tornare a vestire quelli rossoblù, perché la gara contro il Verona è dietro l’angolo.

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