Basket
Ramagli: “Con Brindisi gara dura dal punto di vista mentale” -18 Nov
Tre sconfitte nelle ultime tre gare. Contro Venezia, Milano e Brescia. Tre gare in cui la Virtus, a tratti, ha mostrato una buona pallacanestro. Ma il calo nel finale è un tratto comune nelle sconfitte bianconere. E Ramagli non ha dubbi su quale bruci di più. “Quella di Trento è la sconfitta che pesa di più – dice il coach bianconero – Era una partita vinta, ma abbiamo fatto un regalo natalizio in anticipo ai nostri avversari. Le altre partite le abbiamo perse per errori o demeriti, ma non abbiamo fatti regali. In ogni caso quella era la prima gara del campionato. Si giocava il 30 settembre e noi il primo allenamento al completo lo abbiamo fatto il 24. Non eravamo a posto a livello di struttura. Sappiamo cosa dobbiamo fare e quali sono gli interventi necessari. Siamo una buona squadra che sta provando a diventare ottima”.
AVVERSARI. Per le V nere adesso c’è in calendario la trasferta a Brindisi. “Una squadra costruita con il format dei sette stranieri e dei cinque italiani – prosegue Ramagli – Hanno cambiato il playmaker. È tornato Nic Moore, che giocava a Brindisi la scorsa stagione. È un playmaker realizzatore che fa del tiro da tre punti il suo cavallo di battaglia”. E poi, c’è anche un giocatore che Ramagli conosce bene, visto che lo ha allenato a Verona. “Marco Giuri è un po’ l’anima della squadra. Un ragazzo straordinario e un giocatore di grande cuore. Ha un impatto emotivo importante sulla squadra e quando lui in campo cambia l’aria dal punto di vista dell’intensità e dell’energia. Brindisi in casa gioca una pallacanestro molto energica e allunga la difesa per alzare il numero di possessi. Sono stati competitivi con tutti, perdendo agli ultimi possessi contro Venezia e Torino. Hanno vinto contro Avellino, ma hanno un record complicato. Cercheranno di andare alla pausa con un risultato positivo, che poi è il nostro stesso obiettivo. Cercheremo di riaprire la striscia positiva per avere l’equilibrio e la tranquillità per fare le valutazioni necessarie affinché questa squadra possa veder completato il proprio organico. È evidente che l’ingresso di un nuovo giocatore sia abbastanza importante. Le rotazioni si sono accorciate e ora bisogna ridare equilibrio al gruppo riaggiungendo una pedina”.
GENTILE. “La sfida con Brindisi è molto importante. Sarà una gara dura dal punto di vista mentale, ma non parlerei di partita da vita o morte. Siamo solo all’ottava giornata”. Una gara in cui la Virtus ancora non sa se potrà contare su Stefano Gentile. “Ha ancora la febbre. Il dottore andrà a casa sua e cercheremo di capire i suoi tempi. Cioè potrà partire con noi oggi o domani. Oppure non partire per niente. Dopo la gara, sarà l’unico italiano senior a disposizione. Gli altri andranno a giocare con le rispettive Nazionali”.
INNESTI ED ANALISI. “A Brindisi giocheremo con questo roster, che è molto competitivo. Durante la sosta avremmo la possibilità di provare ad inserire un giocatore in maniera più graduale. La squadra sta lavorando bene. Gli allenamenti sono stati molto buoni. Il lavoro settimanale è visibile. Chiudo le porte solo per gli allenamenti del venerdi e del sabato. Chi vuol venire li altri giorni può notare che al qualità degli allenamenti è quella giusta per quelle che sono le nostre ambizioni. Ci sono tante persone che fanno analisi ricche di equilibrio e competenza. Quelle le rispetto. Ma altri, come si dice a Livorno, aprono la bocca e lasciano parlare lo spirito. Noi le analisi le facciamo e cerchiamo di essere sempre costruttivi. Chi fa le analisi le partite le dovrebbe rivedere. E se uno lo fa, capisce che alcune cose sono state corrette. Ma pur correggendole, alcune non sono andate a buon fine. Sono cambiate alcune cose. E sono cambiati anche gli interpreti. Con Brescia ho sentito di dire che Slaughter non ha toccato la palla. È falso. I possessi più importanti sono finiti esattamente nelle mani di Marcus, che poi è stato raddoppiato. Lawson da 4? Non si può provare in questo momento. Mi fa sorridere chi dice che Lawson si allena da 4 per tutta la settimana. Al momento non possiamo farlo giocare insieme a Marcus. Le cose si provano in uno stato di competitività. Kenny può giocare da 4, ma al momento questo non è replicabile in allenamento. E quindi lo improvvisiamo. Quando fa un gioco da 4 ci deve pensare un secondo e mezzo. Questo perché non la prova, non la fa e non glielo posso far fare”.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook