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5 cose da sapere sul Milan – 8 dic
Noi per dare continuità, loro per riscattarsi. Si potrebbe sintetizzare così la sfida di domenica sera: una partita dai mille significati per i rossoneri, che in caso di risultato negativo raggiungerebbero uno dei punti più bassi degli ultimi anni in termini di punti in classifica.
Milan e Bologna (insieme alla Fiorentina) sono appaiate a quota 21 punti, in quel settimo posto che varrebbe i preliminari di Europa League, un sogno quasi impronunciabile sotto le Due Torri, e forse è meglio non citarlo, visto che di strada i ragazzi di Donadoni devono farne tanta per puntare a traguardi così importanti.
Per il Milan il settimo posto finale sarebbe un disastro, sportivo ed economico, vista la maestosa campagna acquisti in estate.
Per arrivare preparati, e scoprire qualcosa in più sul nuovo Milan di Gattuso, ecco le 5 cose da sapere sul Milan.
1. Il trend delle ultime partite.
Dopo la trasferta vittoriosa contro il Sassuolo, sono arrivati solo brutti risultati e pessime prestazioni. Prima la sconfitta contro il Napoli, poi il pari in casa contro il Torino, che ha fatto saltare la panchina di Montella, e infine il clamoroso pareggio di Benevento, per mano, o meglio per testa, del portiere Brignoli. Per concludere, questa volta davvero, ieri sera è arrivata la sconfitta in Europa League contro il Rijeka per 2 a 0. Non contava nulla come partita e i titolari erano rimasti a Milano, ma per una squadra che deve ritrovare la fiducia, non è di certo un risultato positivo.
2. L’allenatore.
Gennaro Ivan Gattuso non ha bisogno di presentazioni come giocatore, si invece come allenatore.
Ha iniziato in panchina al Sion, in Svizzera, svolgendo inizialmente il ruolo di giocatore-allenatore. I risultati non furono esaltanti, e il 13 giugno del 2013, arrivò la chiamata di Zamparini, che lo portò a Palermo dopo la caduta in Serie B.
Nel capoluogo siculo Gattuso non durò molto, appena 6 giornate per l’esattezza, in cui totalizzò due vittorie, un pareggio e tre sconfitte.
L’estate dopo firmò per l’OFI Creta, ma anche qui non andò benissimo. I risultati non arrivarono, ma soprattutto l’ambiente non era dei migliori e le divergenze con la società furono molte. Il 30 dicembre infatti, Rino rassegnò le sue dimissioni.
L’estate successiva arriva la chiamata del Pisa, in Lega Pro, e qui inizia il suo anno d’oro. Con i toscani guadagna la Serie B dopo aver battuto in finale playoff il Foggia, un risultato importantissimo guadagnato con sudore e bel gioco.
Nella serie cadetta però le cose non andarono benissimo, e il motivo principale sicuramente fu la gravissima crisi societaria, che non pagava più giocatori e dipendenti. In un ambiente quasi surreale Gattuso portò a termina la stagione, e dopo la retrocessione in Lega Pro, rassegnò le sue dimissioni.
Dopo le esperienze più o meno fortunate in giro per l’Europa, Gattuso torna a casa, e lo fa sulla panchina della primavera del Milan. Il cammino con i giovani rossoneri stava proseguendo parecchio bene, ma dopo l’esonero di Montella, viene promosso come primo allenatore, e chissà la storia come continuerà.
3. Squalificati e infortunati.
Oltre al lungodegente Conti, sempre alle prese con il recupero dopo la rottura del legamento del ginocchio, sarà da valutare Calhanoglu, che risente di un problema al polpaccio. Inoltre mancherà per squalifica Romagnoli, dopo il rosso rimediato nella scorsa giornata contro il Benevento.
4. Attenzione a…
Jesus Joaquin Fernandez Saez de la Torre, meglio noto come Suso.
Lo spagnolo è indubbiamente il pericolo numero 1 dei rossoneri, che puntano molto su di lui quando le cose si fanno complicate. Suso predilige partire largo per poi puntare l’avversario e accentarsi aprendo il suo spettacolare sinistro. Oltre a questa giocata però sta migliorando molto anche con il piede destro, diventando sempre più imprevedibile nell’1 contro 1.
Giacomo Bonaventura.
Jack non ha iniziato benissimo questa stagione, a causa anche di qualche problema fisico, ma le qualità sono indiscutibili. Insieme a Suso è l’uomo che può accendere la luce da un momento all’altro là davanti, e anche se non in formissima, bisognerà marcarlo molto stretto.
5. La probabile formazione di domenica.
(3-4-3): Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Rodriguez; Abate, Kessie, Montolivo, Borini; Suso, Kalinic, Bonaventura.
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