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ESCLUSIVA 1000 CUORI ROSSOBLU’: Gianluca Oddenino (La Stampa): “Il Bologna può lottare per l’Europa, domenica mi aspetto una partita divertente e non scontata” – 15 dic

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In occasione della sentitissima partita di domenica pomeriggio, fischio d’inizio di un match che qui, a Bologna, non è vissuto solamente come una partita di calcio, quel Bologna – Juventus atteso da tutta la popolazione petroniana (rossoblù e non) abbiamo contattato telefonicamente Gianluca Oddenino, giornalista de La Stampa che segue per la testata nazionale le due squadre di Torino, i bianconeri e i granata.

 Con Lui ci siamo concentrati principalmente sulla partita di domenica, toccando diversi argomenti e partendo da quella che è l’analisi di inizio stagione di entrambe le squadre: la Juventus, quest’anno, si è trovata più di un avversario per il titolo (l’Inter ad esempio, mentre troviamo un gradino più in basso Roma e Napoli), mentre il Bologna sta disputando un campionato in linea con le aspettative, anzi, forse leggermente meglio di quello che si erano prefissati dirigenza, staff, giocatori e allenatore a inizio anno: che partita ti aspetti?

“È una partita difficile per la Juve perché il Bologna di Donadoni, e lo ha già dimostrato nelle scorse stagioni, ha le armi tattiche per metterla in difficoltà. È una Juventus che solo da poco ha ritrovato la sua solidità difensiva, che è stata una delle caratteristiche principali nei successi di questi anni  in Italia, nella conquista dei 6 scudetti consecutivi; vanta pur sempre un attacco da record, seppur con un Paulo Dybala in difficoltà dal punto di vista realizzativo e delle giocate; però, dal momento in cui hai Higuain, Mandzukic e giocatori di questo calibro, trovare il gol non è difficile. Era difficile per la Juve evitare di prendere gol: pensiamo ad esempio alla sconfitta contro la Sampdoria a Genova, ha subito gol in casa contro la Spal, ha sofferto in situazioni nelle quali mai si pensava avrebbe potuto soffrire. C’è stato un momento nel quale la Juventus ha fatto molto fatica dal punto di vista difensivo: ora ha ritrovato questo equilibrio, questa stabilità e i risultati lo certificano: ha vinto a Napoli grazie alla difesa, ha fermato l’Inter … questo comunque testimonia un ritrovato punto di forza della Juve. Sarà una partita complessa per la squadra di Allegri, che conta di recuperare alcuni uomini, tra i quali Pjanic, uno di quelli che può fare la differenza in una partita che si preannuncia molto tattica”.

 

Partiamo dagli ospiti, cominciando da ciò che sta succedendo a Paulo Dybala: il suo è un caso? Che succede al calciatore argentino? E’ soltanto un momento di flessione o pensi ci possa essere qualcosa di più profondo sotto?

 “È un periodo di flessione che dura da un po’ di tempo, da quasi un mese e mezzo, due mesi:Dybala era partito fortissimo (10 gol nelle prime 6 partite, tra cui 2 triplette), creando quasi un illusione ottica perché, diciamocelo, una partenza del genere lascia il segno; lascia il segno nelle menti e sulla carta di chi scrive. A inizio stagione sembrava quasi che la Juventus fosse Dybala-dipendente, a maggior ragione viste le difficoltà iniziali di Higuain. Poi, come se fosse una sorta di gioco degli specchi, nel momento in cui scompare Dybala ritorna Higuain: sembra assurdo ma in questo anno e mezzo di convivenza i due argentini al massimo della loro forma non si sono mai visti, una sorta di gioco della bilancia. Dybala paga il fatto che le aspettative si sono molte alzate nei suoi confronti, ed è in quel momento che Lui ha fatto fatica a dare risposte concrete. Ci sta possa essere un periodo di difficoltà fisica o psicofisica. Nel momento in cui ne uscirà fuori la Juventus tornerà ad avere un grande numero 10. Vedremo se al suo fianco ci sarà anche Higuain o se continueranno a mascherarsi a vicenda.”

 

Cuadrado si è fermato nell’allenamento di giovedì: che formazione pensi Allegri potrà schierare domenica? Si vedrà del turnover da parte del tecnico bianconero? Come stanno preparando la gara i bianconeri, al netto appunto degli infortuni? Non si corre il rischio di sottovalutare una squadra (quella rossoblù) che ha già dimostrato di saper essere parecchio ostica?

 “Allegri penso confermerà ancora il 4-3-3 (o 4-3-2-1, piccola variante sul tema), con ancora la speranza di recuperare il colombiano, importantissimo in fase tattica. Mi aspetto, nel caso in cui non ce la faccia Cuadrado, il ritorno di Douglas Costa, e anche Pjanic dovrebbe aver recuperato bene e partire titolare in mezzo al campo. Dybala è uno di quelli che, invece, rischia di partire nuovamente dalla panchina se non ha dato le risposte giuste. Chiellini se non sta bene quasi impossibile lo vada a rischiare: in difesa, proprio per la solidità difensiva della quale parlavo prima, sta spiccando molto Benatia, il quale potrebbe affiancare Barzagli, visto che sembra una coppia dal buon rendimento. Se qualche giocatore non è al top, non verrà rischiato, domani (sabato, ndr) comunque verranno fatte le ultime valutazioni. Tutto gira intorno a Cuadrado, nodo dell’assetto tattico. Difficile che Allegri si affidi al turnover, perché settimana prossima hanno la partita di Coppa Italia contro il Genoa (mercoledì 20/12) ma soprattutto perché il 23 dicembre giocano contro la Roma, partita chiave. Il campionato è, in questo momento, l’obiettivo centrale per la Juventus: raggiunta la qualificazione in Champions si può dedicare alla Serie A e non può, in questo momento, perdere punti per strada, così vicina alla vetta. Bologna – Juventus non vale come Juventus – Roma ma ecco, nella testa di Allegri hanno quasi la stessa importanza.”   

 

Il Bologna, in questa stagione, si dimostra particolarmente combattivo soprattutto contro le grandi, dimostrando una cattiveria e una voglia di non dare niente per vinto che l’anno scorso non aveva, ad esempio. Dove pensi possa arrivare la squadra di Donadoni? Come valuti il lavoro del tecnico bergamasco fin qui?

 “Su Donadoni ammetto una debolezza: secondo me è un allenatore davvero bravo, capace, preparato e paradossalmente sottovalutato. Sembra che paghi ancora lo scotto di aver allenato la Nazionale: in quell’occasione fu bravissimo ma si fece carico di colpe non sue, se mai ce ne fossero state. Col Bologna può davvero togliersi delle soddisfazioni, compresa quella di lottare per l’Europa, fino in fondo. Con la Sampdoria, che in questo momento non vale più del Bologna, ci sono appunto il Bologna, il Milan e il Torino per provare a giocarsi un posto in Europa League. Mi aspetto un Bologna, che proprio perché viene da un periodo positivo e soprattutto visto che è capace di fermare le grandi riuscendo a giocarsela con chiunque il Bologna domenica può fare una bella partita. Donadoni ha le armi giuste, sfiderà Allegri nella miglior partita a scacchi che si potrà vedere su un campo di calcio.

 

Posto che Palacio probabilmente non sarà del match a causa di un problema fisico, pensi che Donadoni darà fiducia a Okwonkwo?

“Sì, anche se penso che l’arma giusta, oltre a Destro, che pare essere in ripresa (il giorno in cui capirà di avere qualità superiori farà veramente la differenza), sia Simone Verdi. Secondo me Verdi è la dimostrazione che nel calcio certi giudizi, certe etichette sono prova del fatto che non valgono nulla: è un giocatore bravo, forte, che ho avuto la fortuna di vedere crescere, giovane e davvero valido. Quando giocava a Torino e avevo la possibilità di vederlo, qualcuno diceva addirittura che non poteva giocare in Serie A, e invece ha dimostrato che nella massima serie ci può stare bene e sta facendo grandi cose. Secondo me Lui potrebbe essere una variante interessante in una partita che si preannuncia vibrante e curiosa.

 

Quale pensi possa essere la chiave di volta del match di domenica e i due uomini decisivi (uno per lato).

“Per il Bologna Verdi, perché penso che possa essere l’uomo che per brillantezza e voglia di fare può dare una svolta alla partita mentre per la Juve Pjanic, per quel discorso di equilibrio e architettura dal quale la Juventus non può prescindere, soprattutto ora che il bosniaco abbina qualità a quantità. Il match penso possa decidersi a centrocampo, sarà una partita bloccata, equilibrata, come fosse una partita a scacchi. chi piglia il centrocampo piglia la partita.”  

 

Un pronostico a secco.

“È una partita da tripla, la vedo come una partita equilibrata, una delle più difficili che la Juventus deve affrontare in questo periodo: vuoi perché gioca a Bologna, vuoi perché la squadra di Donadoni è molto ben strutturata e ha giocatori validi, vuoi perché l’entusiasmo del Bologna, che gioca in casa, sarà determinante, visto che vorrà farsi un bel regalo di Natale. Potrà nascere davvero una bella partita.”

 

Pronostico sicuramente azzeccato, vedremo se le belle premesse si confermeranno anche in campo! Ore 15.00, domenica 17, Stadio Renato Dall’Ara!

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