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Calcio

Il punto sulla serie A – XXV giornata – 16 feb

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Lo scudetto

Signore e signori, et voilà il campionato più incerto degli ultimi anni.

Ci voleva un incipit sanremese per presentare la ventcinquesima giornata di serie A, che ha mosso la classifica nei piani alti in uno spezzatino di campionato iniziato giovedì sera con la Lazio che ha prevalso sul Verona in un 5-2 spettacolare. Strano a dirsi per una squadra come quella di Pioli che quest’anno ha sempre faticato a segnare con continuità.

Venerdì altra vittoria per l’altra romana: la squadra di Spalletti sono in striscia positiva e il ritorno al gol di Edin Dzeko non può essere che una notizia positiva. Una rincorsa interessante quella dei giallorossi che tallonano le avversarie al quarto posto per un piazzamento Champions.

Sabato tre punti importanti per il Frosinone ad Empoli: i laziali non mollano e conquistano una vittoria in casa di un Empoli che sembra ormai a pancia piena.

Come il Sassuolo che non va oltre l’1-1 a Verona col Chievo.

Ma è la serata che mette in mostra le due regine del campionato allo Stadium.

Vittoria all’88esimo di una Juventus alla quindicesima affermazione consecutiva che ha rimontato 12 punti ad un Napoli che è assoluto co-protagonista della stagione.

Ha vinto la determinazione ed il carattere di una squadra che ha avuto sì quella fortuna necessaria per portare a casa il bottino pieno, ma che ha giocato una gara intelligente, bloccando a dovere lo straripante reparto avanzato partenopeo. A Sarri manca probabilmente una panchina come quella di Allegri, dove nonostante le continue assenze si peschino jolly dal cilindro.

Ma il meglio deve ancora venire, mancano trentanove punti e le prossime 2-3 giornate a mio parere saranno determinanti. Sfide importanti intervallate dalle Coppe Europee.

Un punto separa le due regine, quindi nulla è già scritto.

il giorno dopo il tripudio degli “Stadio” nelle notti sanremesi, il campionato ha visto il Milan prevalere sul Genoa nel lunch match e tallonare a 43 punti i cugini nerazzurri.

Nel pomeriggio spicca la straordinaria (per importanza) vittoria del Bologna ad Udine. Gara sofferta ma giocata con carattere, nonostante alcuni brividi (Da Costa salvato dal palo a pochi minuti dalla fine). Il primo gol in trasferta di Mattia Destro può essere descritto come una prova di forza del 10 rossoblu che si prepara al tiro in modo assolutamente egregio.

Nella settimana dei bianconeri (intesi come avversari) arrivano tre punti fondamentali per la permanenza in serie A e il sorpasso a Chievo e Torino.

Non è il momento di montarsi la testa, ma continuare a vivere e coltivare il progetto di crescita, guai a pensare troppo oltre, ma è innegabile valutare sempre più positivamente il lavoro di questa società a dispetto dei detrattori degli scorsi mesi.

Ma non è da noi saltare o scendere dai carri, quanto più valutare con serenità, rispetto (e anche con tanto cuore) gli eventi legati al mondo Bfc. Quindi è già tempo di lavorare per affrontare (in un Dall’Ara che sappiamo non sarà 100% rossoblu) la Juventus con la consapevolezza di giocarsi una partita non decisiva ma di livello, con una delle avversarie più forti nella massima serie.

Tornando al racconto della domenica poco da segnalare nello 0-0 tra Samp e Atalanta (guardate le genovesi in che posizione sono finite), mentre il Torino piega il Palermo che in queste ore ha ripreso in panchina iachini dopo una pantomima quanto meno discutibile di mesi di indecisioni e ri-cambi alla guida tecnica. Se siamo confusi noi, figuriamoci i giocatori.

Con soli 9 punti in 9 gare (un 2016 da incubi) l’Inter sprofonda al quinto posto perdendo a Firenze, con una viola che resta al terzo posto in solitaria.

Ipse dixit per i nerazzurri che non riescono a invertire il trend negativo di questo inverno. Stanno emergendo i deficit che si valutavano ad inizio stagione, ma che sembravano essere nascosti da una tenuta solida di squadra. Oggi che i nervi sono scoperti l’Inter deve davvero ripensarsi e provare ad ottenere il massimo con il minimo, cosa che sta riuscendo ai cugini, che pur con tanti problemi strutturali ed idee confuse di una società (che definirei allo sbando) stanno comunque mantenendo una certa dignità grazie ad un allenatore intelligente ed esigente.

Per ora è tutto,       

Buon campionato!

Il Direttore

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