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Chievo Verona vs Bologna 2 a 3: la cronaca del match – 22 dic
50 sfumature di Bologna. Al Bentegodi i rossoblù si rialzano dopo due sconfitte consecutive e stracciano il Chievo 3 a 2, in una partita da cardiopalma. Mattia Destro sigla una doppietta e gioca una partita da urlo, confermando che il vero valore aggiunto del Bfc è proprio lui.
Chievo – Bologna è sempre stata una partita da under, ma quest’oggi le due squadre entrano in campo con il piglio giusto.
Allo start gli ospiti partono fortissimo e vanno subito in gol al quarto minuto. Da calcio d’angolo Verdi cerca di tirare in porta ma il calcio non è abbastanza potente e diventa di fatto un cross teso sul primo palo, dove c’è Destro lestissimo ad insaccare la sfera in rete. 1 a 0 Bologna.
Gli emiliani provano a controllare il match e ci riescono ma solo in parte, perché Verdi e Inglese hanno diversi guizzi. Questa fase di relativa stasi non dura a lungo e al 26′ Krejcì sfiora il gol. Destro infatti si sposta nel ruolo di ala e l’inserimento dell’ala ceca sorprende la retroguardia gialloblù. Ladislav è perfetto nel taglio ma mette poca convinzione nel colpo di testa, agevolando l’intervento prodigioso di Sorrentino.
A questo punto, i clivensi salgono in cattedra e mettono a ferro e fuoco l’area felsinea. Inglese si batte tra le maglie rossoblù e crea numerosi grattacapi agli avversari. E dopo l’ennesima occasione per i padroni di casa, al 32′ arriva finalmente il pareggio veronese. La traiettoria di Birsa da calcio d’angolo è perfetta per la capocciata di Inglese, che fa 1 a 1. Il Chievo si sveglia e il Bologna ha le sue difficoltà a contenere gli attacchi dei padroni di casa. Al 36′ Mirante deve compiere un miracolo su Cacciatore per evitare il sorpasso degli avversari. Gli ospiti si fanno sentire solo nel finale di primo tempo con una conclusione del solito Verdi che chiama Sorrentino all’intervento. Ma per i primi 45 minuti basta così: si va negli spogliatoi sul risultato di 1 a 1.
Negli spogliatoi le due squadre riprendono fiato e i rispettivi allenatori non ritengono necessario effettuare dei cambi.
La seconda frazione di gioco inizia come era terminato il primo tempo: il Chievo attacca, il Bologna attende. I padroni di casa rischiano di schiacciare troppo il team di Donadoni e così Verdi dimostra tutte le proprie doti, partendo palla al piede per rilanciare l’azione petroniana. Sugli sviluppi della ripartenza la sfera capita sui piedi di Masina, il quale non ci pensa su due volte e calcia di collo interno. La respinta di Sorrentino sul tiro centrale è così così e sulla ribattuta si precipita Verdi. L’ex Milan sigla il nuovo vantaggio bolognese.
A questo punta la partita svolta totalmente. Il Chievo conduce il ritmo per cercare di agguantare il pareggio. Tuttavia le occasioni da gol e i ribaltamenti di fronte avvengono in ambedue gli schieramenti. Donadoni instaura la difesa a cinque con l’inserimento di Maietta, ma ciò non impedisce alla sua squadra la fase offensiva. E infatti al 66′ è ghiotta la chance capitata sul destro di Simone Verdi. Nagy si inventa un filtrante divino per il fantasista di Broni, che evita l’intervento di Sorrentino, si gira e tenta il pallonetto. L’idea superba di Verdi viene però intercettata sulla linea della porta da Gamberini e Tomovic.
Per vedere un altro salvataggio sulla linea bisogna aspettare solo tredici minuti. Questa volta tocca al Chievo mettersi le mani nei capelli. Birsa dipinge la solita palla per Pellissier, che brucia i centrali felsinei e con un tocco scavalca Mirante, ma Maietta strozza in gola l’esultanza dei supporters del Chievo.
La partita però non smette mai di regalare emozioni e il finale di match è un climax ascendente di tensione, ansia e brividi. A partire dall’81’, quando Andrea Poli riceve, ingiustamente, il secondo giallo e il conseguente rosso per una presunta entrata su Hetemaj, perennemente in terra a simulare un fallo ai suoi danni.
I veneti sanno che è il momento giusto per agguantare il pareggio e, dopo un miracolo di Mirante e diversi interventi della retroguardia emiliana, all’85’ arriva il 2 a 2 firmato Cacciatore. Il laterale clivense, che si diverte a sbeffeggiare gli avversari, si accentra e calcia in porta col mancino. Sulla traiettoria del tiro, in fuorigioco passivo, c’è una maglia gialloblù, che si abbassa complicando l’intervento di Mirante. L’estremo difensore rossoblù non ci arriva e i veronesi trovano il pareggio. Il direttore di gara Manganiello viene avvertito dall’arbitro di Var del clamoroso errore di valutazione. Dopo quattro minuti di consultazione Manganiello consulta il Var, ma incredibilmente non si accorge del fuorigioco passivo e convalida il gol. Dunque è 2 a 2.
Il Bologna però getta il cuore oltre l’ostacolo e tenta disperatamente di ritrovare il vantaggio perduto. A volte, prima degli schemi, è l’atteggiamento a fare la differenza. E infatti, al 90esimo minuto, l’arrogante Cacciatore commette un errore per il pressing di Mattia Destro. Il numero 29 gialloblù scivola, consegnando il pallone al numero 10 rossoblù. L’ex Roma questa volta è concentratissimo, è la sua partita e il suo momento. Mattia guarda Sorrentino dritto negli occhio e lo fredda con un mancino spiazzante. 3 a 2 Bologna e Destro corre sotto la curva degli ospiti a gridare che è tornato e che lui c’è sempre stato, ma che il suo carattere difficile e il rapporto burrascoso con Donadoni non gli hanno consentito di dimostrare il suo valore. Perché Destro è un giocatore di enorme talento, che si accetti o no.
I 7 minuti di recupero sono interminabili e il Chievo fa in tempo a trovare un altro pareggio in offside, ma stavolta l’arbitro è bravo e annulla la terza marcatura dei veneti.
La partita termina così: al Bentegodi Bologna batte Chievo per 3 reti a 2.
Dopo due performance sottotono contro Milan e Juventus, i petroniani di Donadoni centrano un ottimo successo, ottenuto con le unghie e con i denti e… Grazie a Mattia Destro!
Fonte immagine di copertina: Ilrestodelcarlino.it
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