Bologna FC
Meteore Rossoblù – C’è chi dice no!!! – 25 Gen
“Ventitré, ventiquattro, venticinque, vent… Ragazzi, ne manca uno, chi è che si è nascosto? Dai che dobbiamo partire, il treno non aspetta noi, allora fate saltar fuori il simpaticone!!!” Mancava uno al momento della conta prima di partire per Castelrotto, ma non si era nascosto lì vicino per fare uno scherzo. Era sparito, scomparso, lui a Bologna non ci voleva più stare e, sotto consiglio dei suoi procuratori, aveva deciso di disertare la partenza per il ritiro… questa è l’ultima “immagine” del Diawara Rossoblù!!!
Nato a Conakry in Guinea il 17 luglio 1997 Amadou Diawara è un mediano davanti alla difesa che gioca in panchina a Napoli facendo la riserva di Jorginho. All’età di 10 anni si iscrive a una scuola calcio parrocchiale e, qualche anno dopo, viene notato dallo scout Roberto Visani che lo porta in Italia e, dopo una settimana di provini all’Academy di Corvino a Lecce, viene tesserato dalla società dilettantistica Virtus Cesena. Nell’estate del 2014 passa al San Marino in Lega Pro esordendo tra i professionisti l’otto febbraio 2015 contro il Santarcangelo. Dopo 15 presenze in Lega Pro Pantaleo Corvino decide di portarlo a Bologna, inizialmente per giocare in primavera, ma in realtà la primavera non la vedrà mai. Aggregato fin da subito alla prima squadra colpisce immediatamente l’allenatore Delio Rossi e, dopo esser subentrato durante le prime partite al posto di Crisetig, alla quarta partita di campionato in casa contro il Frosinone, conquista per la prima volta il posto da titolare senza perderlo più fino a fine stagione nonostante anche il cambio in panchina tra Rossi e Donadoni. Dopo essersi messo in mostra durante tutta la stagione come uno dei giovani più promettenti, verso il finale del campionato inizia a subire il corteggiamento di molte squadre senza snobbarlo ma anzi, ammiccando.
La prima squadra che si fa avanti è il Valencia che offre un milione di euro l’anno al giocatore ma, l’offerta di 7,5 milioni di euro non viene ritenuta adeguata dal Bologna e la trattativa sfuma. Diawara a questo punto, attraverso il suo agente Piraino, rende nota la sua volontà di andarsene da Bologna smentendo le voci della società rossoblu secondo le quali era stato proposto un adeguamento di contratto al ragazzo, anzi lamentandosi che, per una stagione aveva percepito solamente 3000 euro al mese. Da qui iniziano una serie di dichiarazioni e una guerra mediatica con anche Donadoni che, alla domanda sul salario basso di Amadou, risponde che secondo lui non aveva fatto la fame durante la stagione precedente il giocatore.
Il 26 giugno 2016, giorno di partenza per la settimana di pre-ritiro a Castidias in Sardegna, il giocatore parte insieme al gruppo senza rilasciare dichiarazioni e passa una settimana sulle spiagge sarde divertendosi assieme ai compagni e senza troppi malumori ma, dopo qualche giorno a Casteldebole, il 10 Luglio, giorno di partenza per il ritiro vero e proprio a Castelrotto, il giocatore non si presenta. Scompare, spegne il telefono e non fa più avere sue notizie… tutta Bologna si chiede che fine abbia fatto, Di Vaio e Bigon si attaccano al cellulare sperando di aver sue notizie e ricevendo solo la risposta della segreteria telefonica mentre, il giorno dopo, l’undici luglio, arriva in società un fax con un certificato medico che esenta Amadou dalle attività sportive a causa del troppo stress. Passano i giorni, quel pezzo di carta continua ad essere l’unica notizia del giocatore e si iniziano a far le ipotesi più disparate su dove possa essere, si pensa a Londra con il suo agente guineano Tunkara, che sia in Guinea dal padre e la sorella oppure che non si sia allontanato dall’Italia e che sia rimasto in Toscana dove ha sostenuto la visita medica fiscale, fatto sta che di Diawara non si avranno più notizie fino al 26 agosto quando Aurelio De Laurentis, tramite Twitter, annuncia il suo acquisto con un tweet che recita “Benvenuto anche a te Diawara” dopo aver chiuso l’accordo con il Bologna sulla base di 15 milioni di Euro.
I primi tempi a Napoli saranno duri, indietro di condizione per non aver effettuato il ritiro non vedrà mai il campo ed esordirà in maglia azzurra il 19 ottobre 2016 nella sfida di Champions contro il Besiktas subentrando nel secondo tempo a Jorginho. Esordisce da titolare in campionato quattro giorni dopo, il 23 ottobre contro il Crotone. Finisce la prima stagione in Campania con 18 presenze in campionato, 6 in Champions League e 4 in Coppa Italia. Durante questa stagione invece, il 17 ottobre 2017, in Champions League contro il Manchester City segna, su calcio di rigore, il primo gol della sua carriera.
Quando arrivano offerte da grandi squadre è molto più facile accettare che rifiutarle, il richiamo dei soldi e dei primi posti in classifica è troppo grande per non essere preso senza dimostrare un minimo attaccamento ne di riconoscenza alla squadra che t’ha lanciato e fatto crescere ma, fortunatamente, c’è chi dice no!!! C’è chi dice no e rimane, c’è chi dice no proprio quando De Laurentis è già pronto ad annunciare nuovamente tramite un tweet l’acquisto, c’è chi dice no e lascia di sasso De Laurentis che non riesce a capire perché un giocatore dovrebbe preferire certa “minuzzaglia” alla sua squadra, c’è chi dice no infischiandosene degli insulti sui social di certi pseudo-tifosi che si scandalizzano se ricevono qualche sfottò da curva allo stadio, del parere di giornalisti, direttori dei canali sportivi di tv satellitari improvvisamente interessatissimi al destino di un giocatore, ex giocatori, addetti ai lavori e altri opinionisti in generale che sanno solo riempirsi la bocca di sentenze senza provare ad immedesimarsi nella persona o pensare alla situazione, c’è chi dice no non si lascia corteggiare dalle prime sirene ma sa aspettare il momento giusto perché, se uno rifiuta non vuol dire non creda abbastanza in se stesso e che abbia perso un treno perché, per i giocatori forti, come ha detto Mancini, i treni passano ogni 5 minuti!!!
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