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5 cose da sapere sull’Inter – 9 feb

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Dopo la brutta partita contro la Fiorentina, il Bologna riparte da Milano, precisamente dallo stadio San Siro, che sarà colorato di un nerazzurro che pian piano si sta sbiadendo rispetto alla prima parte di questo campionato. 
Rossoblù e Inter sono due delle squadre meno in forma, e il match di domenica potrebbe essere un importante spartiacque. E’ chiaro che sono gli uomini di Spalletti ad avere tutto da perdere, ma Donadoni e i suoi devono dare una risposta convincente, soprattutto dal punto di vista caratteriale. 

Per sapere qualcosa in più sui nostri prossimi avversari, ecco le consuete 5 cose da sapere:

1. Il trend delle ultime partite.

L’ultimo pari casalingo contro il Crotone è solo l’ultimo di una serie di risultati negativi davvero impressionante. I nerazzurri non vincono da ben 8 giornate (6 pari e 2 sconfitte), e arrivare a 9 match senza vittorie rappresenterebbe un record per la società milanese. 
Un digiuno di successi e di gol, soprattutto a San Siro, in cui nelle ultime quattro gare casalinghe non hanno mai realizzato più di una rete a partita. Per dare un’idea del calo, nelle precedenti 8 sfide l’Inter viaggiava a una media di 2,5 gol ad incontro.

2. L’allenatore.

Luciano Spalletti inizia la sua carriera sulla panchina dell’Empoli, per poi girovagare senza troppa fortuna tra Sampdoria, Venezia e Ancona. In mezzo una parentesi all’Udinese da subentrante di Di Canio. In quel pezzetto di stagione si guadagna la salvezza, ma non la riconferma. 
La seconda opportunità sulla panchina dei friulani arriva nel 2002, e in 3 anni di gestione porta la squadra prima in Coppa Uefa, e poi addirittura in Champions League. 
Le grandi squadre lo notano e la Roma nell’estate del 2005 lo porta nella capitale. Con i giallorossi conquista 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana, ma soprattutto dà ai capitolini un gioco bellissimo, entusiasmante, grazie a quel 4-2-3-1 con Totti unica punta che poteva fare un po’ quello che voleva. 
Dopo 4 anni di Roma, Luciano sceglie di cambiare aria e di andare in Russia, precisamente allo Zenit San Pietroburgo. L’esperienza è condita da alti e bassi, ma Spalletti vince 2 campionati, una Coppa di Russia e una Supercoppa. 
Due anni fa il ritorno in Italia, sempre con la Roma. La seconda parte della storia tra Luciano e la Lupa però non va mai a gonfie vele. Non tanto per i risultati, quelli da record (87 punti in una stagione), ma per la gestione di quel simbolo intoccabile che si chiama Francesco Totti. Roma sulla questione si è divisa, e la squadra in certe circostanze ne ha anche risentito. 
La scorsa estate l’ambiente era ormai tutto contro di Lui, e quasi obbligatoriamente, ha scelto di lasciare e andare all’Inter
A Milano è iniziato tutto nel migliore dei modi, poi la squadra si è via via spenta. Ora spetta a Lui riprendere le redini dei suoi ragazzi…speriamo dopo la partita di domenica.

3. Squalificati e infortunati.

Tutti a disposizione di Spalletti, anche il capitano Icardi che ha recuperato dall’elongazione muscolare che lo ha tenuto fuori dal match contro il Crotone.

4. Attenzione a…

Mauro Icardi. 

Ovviamente il pericolo numero 1 è lui. Ultimamente sta segnando con meno regolarità, ma la sua freddezza e la ferocità in area di rigore non è mai andata via. Mauro negli ultimi sedici metri è un cecchino (già 18 gol segnati), ma dovrebbe migliorare ancora molto in fase di non possesso e nell’aiutare la squadra nello sviluppo della manovra. 

Ivan Perisic. 

Quando la squadra va male, lui è il primo a perdersi. Quando mancano le certezze, il croato fatica e non poco a trovare la soluzione corretta, e le sue prestazione sono spesso da 4 in pagella. Poi c’è l’altra faccia della medaglia: quando è in partita può fare quasi qualsiasi cosa. Sicuramente è uno dei migliori esterni della Serie A, e uno di quelli che è meglio non ritrovarseli nell’1 contro 1. 

Rafael Alcantara do Nascimento, meglio noto come Rafinha.

Il brasiliano è arrivato in nerazzurro qualche settimana fa, e complice una condizione fisica quasi nulla, ha potuto assaggiare il campo solo in qualche sprazzo di partita. 
Rafinha domenica dovrebbe partite dalla panchina, anche se nelle ultime ore a Spalletti sta venendo l’idea di provarlo già dal primo minuto come trequartista, in mezzo a Candreva e Perisic, alle spalle di Icardi. 
Il figlio di Mazinho è il giocatore con più qualità tra le fila nerazzurre, e se dopo i tanti infortuni riprendesse la continuità, sarebbe un vero crack per Spalletti.

5. La probabile formazione di domenica.

(4-2-3-1) Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Cancelo; Vecino, Borja Valero; Candreva, Brozovic (Rafinha), Perisic; Icardi.

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