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Meteore Rossoblù – La montagna russa – 15 Feb

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A volte non è facile continuare, non è facile rialzarsi, saper rispondere colpo su colpo ai tiri mancini che ti riserva la vita, riuscire ad andare avanti nonostante certi periodi bui ti facciano morire dentro, resistere quando si vorrebbe mandare a quel paese tutto e riuscire sempre ad alzare la testa nonostante sulle spalle si senta un peso infinito. Lui ce la fece, lui riuscì sempre a rialzarsi, a continuare, sfidando la vita e i suoi tiri mancini e vincendo, senza paura, ma con la voglia di andare avanti, sapendo che il domani poteva solamente essere migliore!!!

Cristian Bucchi, ex attaccante e ora allenatore, nasce a Roma il 30 maggio del 1977 e inizia la sua carriera tra le fila della Sambenedettese nel Campionato Nazionale Dilettanti nel 1995, prima di scendere, la stagione successiva, in Promozione alla Settempeda di San Severo Marche dove, grazie ai suoi gol, 54 in 56 presenze durante due stagioni, durante la prima stagione conquista la promozione in Eccellenza e la seconda stagione si guadagna la chiamata da quella multinazionale calcistica che è il Perugia di Gaucci, per un grande salto che lo porta dall’Eccellenza alla Serie A.

L’impatto con la massima serie non potrebbe essere dei migliori e il 27 settembre 1998, alla terza giornata del campionato, contro la Lazio segna il suo primo gol all’esordio in serie A. Finisce la stagione con 27 presenze e 5 gol prima di passare in prestito al Vicenza in serie B dove, con 10 gol in 30 presenze conquista la promozione in massima serie. Torna nuovamente in Umbria ma, il 14 ottobre 2000, dopo esser stato trovato positivo al nandrolone in un controllo antidoping, viene squalificato per 16 mesi dalla disciplinare (poi ridotti ad 8 dalla Caf) e, terminata la squalifica, viene mandato in prestito alla Ternana dove, nel campionato di Serie B del 2001/02 gioca 27 partite e segna 7 gol. Nell’estate del 2002 viene girato da Gaucci all’altra squadra di sua proprietà, il Catania ma a gennaio, dopo 13 presenze e 2 gol, viene ceduto a titolo definitivo al Cagliari. 

Il 2 marzo 2003 vive il momento peggiore della sua vita… di ritorno dalla vittoriosa trasferta di Genoa non trova la sua futura moglie Valentina Pilla di 24 anni a prenderlo all’aeroporto e, preoccupato si fa accompagnare dai suoi compagni Simone Loria e Mirko Cudini a casa dove, dopo aver sfondato la porta, trova la donna esanime su una poltrona con la loro piccola Emily di appena un anno che le dormiva accanto. La chiamata al 118 e al medico sociale della squadra, l’arrivo immediato dei dottori e i tentativi di rianimarla non servono a niente, la ragazza è ormai senza vita, stroncata da una displasia aritmogena del ventricolo destro, una morte improvvisa, arrivata in tre fatali minuti tra una sua telefonata all’Omnitel per chiedere il credito residuo e una chiamata persa da parte del calciatore come è stato evinto dai tabulati telefonici. 

Dopo questa tragedia non riesce più a giocare, si tiene il più possibile lontano dai campi di gioco, rimane sotto contratto col Cagliari ma, fino a fine stagione non scende più in campo. Inizia la stagione successiva, il campionato 2003/04, piano piano, aiutato dai suoi compagni e dalla società prova a riprendersi, inizia a riaffacciarsi al rettangolo verde e il 25 gennaio 2004, quasi un anno dopo la tragedia al novantaduesimo minuto della sfida casalinga contro l’Ascoli, con i rossoblu in vantaggio per 2a0 inizia la sua rinascita. Il capitano Daniele Conti calcia una punizione che il portiere ascolano respinge davanti a se, su quel pallone si avventa immediatamente come un falco Bucchi che lo ribadisce in rete!!! È il primo gol con la maglia del Cagliari, è il primo gol dopo la morte di Valentina, corre verso la bandierina piangendo, baciandosi la fede e indicando il cielo col dito indice della mano destra, piange, piange a dirotto, i suoi compagni lo travolgono, gli avversari nonostante il risultato si fanno prendere dall’emozione e tutto lo stadio, ospiti compresi, gli tributa una standing ovation di 5 minuti scandendo senza sosta il suo nome…Bum Bum Bucchi è tornato!!! Pochi giorni dopo passa in serie A all’Ancona dei miracoli di Marione Jardel dove in 12 partite segna 5 gol senza poter far comunque niente per cambiare il destino della squadra destinata alla retrocessione e al fallimento. Rimasto svincolato firma, nell’estate del 2004, per il Chievo Verona che lo cede in comproprietà a quell’Ascoli contro cui, tornando al gol, era rinato qualche mese prima. Grazie ai suoi 17 gol in 41 partite di campionato, più 2 gol nei Play Off guida la formazione bianconera alla promozione in serie A arrivata tramite ripescaggio dopo i fallimenti della sua ex squadra Perugia e del Torino finaliste. A fine stagione il Modena acquista la metà del cartellino del giocatore appartenente alla squadra marchigiana e in maglia gialloblù, grazie ad un favoloso avvio di stagione si guadagna l’interesse del Benfica ma l’offerta non viene ritenuta adeguata dalla squadra che non cede il suo attaccante che, a fine stagione grazie ai suoi 29 gol (12 su rigore) diventa capocannoniere del campionato di serie B e trascina la squadra alle semifinali dei Play Off perse contro il Mantova nonostante un suo gol. A fine stagione il Modena ne riscatta l’intero cartellino e, il 13 giugno 2006, lo vende al Napoli per 3,5 milioni di euro. A Napoli, in una squadra che ha il dichiarato obiettivo di puntare alla promozione non riesce ad esprimersi ai suoi massimi livelli e finisce la stagione con soli 8 gol all’attivo in 29 partite, ma conquistando la promozione diretta in massima serie. Conquistata la Serie A in maglia azzurra, nell’estate del 2007 passa in prestito al Siena ma, dopo non aver mai segnato nemmeno un gol in 10 presenze, a gennaio passa (sempre in prestito) al Bologna dove, con 5 gol (di cui uno nel derby contro il Modena e uno nell’altro derby contro il Cesena) in 19 presenze nella seconda parte del campionato dá un importantissimo contributo alla promozione in Serie A della squadra Bolognese, la sua seconda consecutiva!!!

Rientra nuovamente a Napoli a fine stagione che lo gira nuovamente in prestito all’Ascoli, dove torna dopo l’esperienza di 4 anni prima senza riuscire però a ripetere le vecchie prestazioni e finisce il campionato con solo 3 gol in 21 partite. Tornato nuovamente in Campania viene girato in prestito, il 10 luglio 2009, al Cesena dove con 4 gol in 24 partite contribuisce alla promozione in serie A, la sua terza personale nelle ultime quattro stagioni. Rientra nuovamente a Napoli ma, non trovando alcuna squadra che decide di prenderlo, viene messo fuori rosa e reintegrato solo a seguito dell’infortunio capitato a Cristiano Lucarelli senza però mai scendere in campo. A gennaio passa in prestito al Pescara dove, il 2 aprile 2011 contro il Crotone, segna il suo unico gol in maglia biancazzurra nonché l’ultimo gol della sua carriera perché infatti, dopo essere tornato per l’ennesima volta a Napoli alla fine del campionato, il 20 luglio 2011 rescinde il contratto e, il 26 luglio annuncia il suo addio al calcio attaccando le scarpette al chiodo. 

Dopo aver seguito il corso per diventare allenatore, il 21 giugno 2012 si accomoda sulla panchina della primavera del Pescara venendo promosso alla guida della prima squadra in serie A il 5 marzo 2013 in seguito all’esonero di Cristiano Bergodi raccogliendo solo 1 punto in 11 partite e retrocedendo in serie B. Risolto il contratto con la squadra abruzzese, il 12 luglio 2013 firma con il Gubbio in Lega Pro Prima Divisione dove viene esonerato il 15 gennaio 2014 dopo la sconfitta interna subita dal Perugia per 5a0.

Rimane un anno lontano dalle panchine e, il 6 gennaio 2015 diventa il nuovo allenatore della Torres al posto di Vincenzo Cosco, costretto a lasciare la squadra per problemi di salute e guida la squadra alla salvezza. Passa alla panchina della neopromossa Maceratese nel luglio seguente e, dopo aver concluso il campionato al terzo posto viene eliminato dal Pisa nei Play Off. Il 14 giugno 2016 lascia la squadra e, il giorno dopo, viene ufficializzato come nuovo allenatore della squadra che lo lanciò, quasi vent’anni prima in serie A, il Perugia in Serie B. Terminata la stagione al quarto posto in classifica  viene eliminato ai Play Off dal Benevento in semifinale prima di passare, il 20 giugno 2017 al Sassuolo in Serie A. Dopo appena 3 vittorie e 2 pareggi nelle prime 14 partite, a seguito della sconfitta casalinga subita dal Verona per 2 a 0 il 27 novembre viene esonerato a favore di Giuseppe Iachini, lasciando la squadra al quintultimo posto con solo un punto di vantaggio dalla zona retrocessione. 

Tornando alla vita privata, nel 2007 Cristian Bucchi inizia una relazione con l’ex tronista di “Uomini e Donne” Roberta Leto… l’aveva notata in tv, quando nel programma di Maria De Filippi si ascoltava le proposte dei palestrati e lampadati corteggiatori di tutta Italia e, quando ha scoperto da amici comuni che era rimasta single non c’ha pensato su due volte, l’ha voluta conoscere, l’ha frequentata, conquistata, il 21 giugno 2009 sposata e assieme hanno messo al mondo due bambini.

Non è stata di certo facile la vita di Cristian Bucchi, una lunga montagna russa di emozioni, dalle stelle alle stalle e viceversa più e più volte, ma lui è sempre riuscito a reagire, ha sempre saputo rialzarsi, vincendo la sua sfida contro tutti i tiri mancini ricevuti e, forse anche grazie all’aiuto da lassù di Valentina, è arrivato alla fine di questa giostra infernale trovando finalmente un po’ di quella serenità che si è meritato!!!

 

 

 

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