RdC – Bravo Erick, ma il ditino no – 19 feb

A inizio ripresa gli spalti già semideserti si svuotano ancora di più, la curva sembra quasi improvvisare uno sciopero bianco del tifo per quindici minuti: la situazione ambientale si complica, a ogni retropassaggio e su tutte le giocate sbagliate piovono fischi e inviti a tirare fuori gli attributi. Quando sta per calare il sipario su una partita di grande fatica, meno brillante del solito in contenimento, Erick Pulgar si inventa il gol della vittoria con un’altra prodezza balistica dalla distanza. Bisogna riconoscere che in una squadra così spenta, lui è uno dei pochi a dimostrare di avere personalità.

E che personalità! Dopo la rete, la corsa perdifiato fin sotto i distinti con quell’indice galeotto incollato alle labbra per suggerire al pubblico di stare zitti. Il compagno di reparto, Andrea Poli, lo giustifica considerandolo solo un gesto di nervosismo e tensione, così sarà sicuramente. Il Dall’Ara ieri non ce l’aveva con lui, era giustamente spazientito dal nulla cosmico prodotto dal Bologna sul campo. Chi paga il biglietto per venire allo stadio ha tutto il diritto di dissentire senza che un ragazzo di ventiquattro anni si impermalosisca.

Insomma, bravo Erik , hai svoltato la partita, i tre punti sono tuoi, ma il ditino no. 

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