RdC – Il portafogli esige una stagione d’oro – 15 Mar

In questo momento difficile, c’è un pubblico che reclama il bel gioco, la salvezza che non se n’è ancora andata dalla porta d’ingresso (lo dicono i numeri) e continua a bussare, e un tecnico che sembra non aver in pugno il cuore della squadra.
Ma alzi la mano chi, nel corso della stagione, non ha già pensato al prossimo campionato: “Ah, come faremo senza Verdi?”, “Per fortuna ‘Crisantemo’ Donadoni se ne va”, “Destro sì, ma…”. Insomma, ogni estate esige una rivoluzione all’interno della squadra (piccola o grande che sia) perché lo impongono budget, piazza e…sì, anche Presidente.
Il Bologna, dall’arrivo di Saputo, non ha ancora iniziato ad ingranare (tranne brevi periodi) ed è lecito pensare che, a volte, ripartire dalle basi (o quasi) sia più facile che farlo partendo già ad una, seppur piccola, spina dorsale.

Marcello Giordano, giornalista de Il Resto del Carlino, ha sommato i valori di Verdi, Di Francesco, Masina, Mbaye, Donsah e Destro. Il totale sarebbe sui 60-65 milioni di euro. Cifre che, a Bologna, vedi col bincolo, ma solo perché lo indirizzi verso Milano.
Il punto, però, è un altro: il rischio di deprezzamento. Giustamente, non si può rischiare un altro “caso Diawara”, con un giocatore che volta le spalle alla società (posizionata in malo modo in classifica) e la costringe a farsi vendere. In effetti, se il Bologna avesse almeno conquistato la decima posizione, quei 13,5 milioni di euro sarebbero potuti lievitare. Di Poco, ma meglio qualche euro in più in tasca.

Ecco anche perché, quindi, la società necessita una stagione d’oro da parte di tutta la squadra. Quanto vale un Verdi, ora, post-infortunio e ultima marcatura datata 22 dicembre?
Chiaramente, c’è un discorso sulla sessione di mercato da fare: in estate è più facile vendere che a gennaio, ma il progetto su cui si basa la squadra batte più del cuore.
In estate, chi vivrà, vedrà…e con Saputo che, in queste settimane sotto le Due Torri, potrebbe essersi già fatto un’idea.

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