Bologna FC
Il capolinea – 22 Mar
Dopo l’arrivo di Joey Saputo sotto le due Torri, il pubblico felsineo da buongustaio qual è, ha iniziato a leccarsi i baffi di fronte alla prospettiva del radioso futuro che l’attendeva. La risalita immediata dalla Serie B alla Serie A, l’arrivo di Mattia Destro e tanti altri giocatori talentuosi, l’approdo di Roberto Donadoni sulla panchina rossoblù che fece così tanto bene nelle sue prime uscite stagionali da avere una media punti da big del campionato. Ma le cose belle hanno sempre una fine: dopo la prima parte di campionato sorprendente, il resto della stagione del tecnico bergamasco è stata da dimenticare, con sconfitte pesanti giunte senza colpo ferire. Nelle stagioni successive il Bologna non è mai riuscito a ripetere grandi exploit come quelli del ritorno nella massima serie, vedendo addirittura finire ai margini della squadra giocatori di talento come Nagy, Donsah e Krejci, senza contare gli attriti che si sono creati con numerosi giocatori della rosa, uno su tutti Destro. La prossima stagione dovrà essere quella della svolta, con molti rinnovi importanti sul banco da chiudere, ma con un’incognita. Luca Sgarbi, giornalista di La7, ha parlato ieri durante la trasmissione “Quasi Goal” su Radio Bologna Uno riguardo questa situazione: “Ho sentito una persona di cui non posso fare il nome ma che è direttamente coinvolta nella vicenda dei rinnovi dei contratti con il Bologna. Mi ha detto che alcuni rinnovi avrebbero già potuto essere firmati se non fosse che i procuratori stanno aspettando di capire quale sarà la situazione tecnica del prossimo anno. Si tratta di giocatori che hanno tutti richieste importanti dall’estero ma che stanno benissimo a Bologna e non hanno voglia di andare via, ma se dovesse restare ancora Donadoni, allora non sarebbero interessati a continuare la guerra fredda con l’allenatore e chiederebbero di essere ceduti. Il problema è solo capire cosa farà l’allenatore ed inoltre pare che gli scontenti siano molti più di quelli che hanno il contratto da rinnovare”. Una situazione al limite, che inevitabilmente pone Donadoni in una posizione scomoda e che ha solo una naturale conclusione: l’addio del tecnico bergamasco.
(Fonte: TMW)
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