Calcio
I Moduli del Calcio e la loro storia
I moduli del calcio e la loro storia, il piano editoriale delle uscite dedicate ai moduli che hanno fatto la storia del gioco più famoso e amato del mondo
Oggi lanciamo una serie di articoli che ci faranno scoprire, o forse solo ricordare, i moduli più famosi del gioco del calcio. Il grande attaccante inglese Gary Lineker una volta disse che «il calcio è un gioco semplice e lineare, si gioca in undici contro undici e di solito vincono i tedeschi», ma possiamo però affermare che il calcio è meno lineare di quello che potrebbe apparire se pensiamo alle differenze di moduli, alle differenze di mentalità ed a quanto sia cambiato dalla sua nascita ad oggi.
Tralasciando poi il fatto che non sono sempre i più forti a vincere. E la frequenza con cui i “migliori” non vincono, rende statisticamente il calcio uno degli sport meno pronosticabili tra quelli più giocati e famosi.
Se avete voglia di approfondire il discorso, oltre a questo articolo di presentazione, ve ne sono sette di approfondimento. Vi condurremo attraverso il mondo dei moduli del gioco del calcio, fino a scoprire che dalla sua nascita ad oggi, sono cambiate davvero tante cose. Anche se in fondo, spesso è più un adattare che non un inventare.
Tra le cose cambiate forse maggiormente, c’è l’idea di attacco. Il primo modulo schierato in un match internazionale era un 1-1-8 mentre fino a non troppi anni fa eravamo arrivati a parlare di “falso nueve”, cioè di giocare senza veri attaccanti di ruolo.
I moduli del calcio e la loro storia
Ma cosa sono i moduli nel calcio? Si definisce modulo la disposizione in campo dei giocatori di una squadra. Ovviamente senza considerare il portiere che è un ruolo stazionario, per quanto al giorno d’oggi sempre più importante. L’estremo difensore, comunque, non viene considerato nella definizione del modulo, che invece si concentra solo sui giocatori dinamici del campo.
Ed è qui che inizia la storia dei moduli del calcio.
“All’inizio regnava il caos, e il calcio non aveva forma. Poi arrivarono i Vittoriani, che lo codificarono, e dopo di loro i teorici, che lo analizzarono.”
(Jonathan Wilson, “La Piramide Rovesciata”)
Nei prossimi articoli, quindi, parleremo di 4-4-2, 4-5-1, “Clessidra” e “Diagonàl”, ed arriveremo a parlare anche di “Calcio Totale” e “Tiki Taka”, nonostante questi due non siano veri e propri moduli, ma più che altro interpretazioni di gioco. Così come infatti una difesa può giocare a zona o a uomo pur restando sempre una difesa a 3, ad esempio, si può anche giocare con il “Tiki Taka” cambiando modulo.
Faro in questo percorso sarà Jonathan Wilson, con il suo magnifico libro “La Piramide Rovesciata”, che utilizzeremo spesso come riferimento in questi articoli. Nelle sue pagine leggiamo che “con la parola tattica mi riferisco ad una combinazione di moduli e stili di gioco: un 4-4-2 può essere diverso da un altro, così come Steve Stone è diverso da Ronaldinho”.
I moduli del calcio, impattano anche sulla terminologia calcistica
Non tutti sanno da dove derivino certi termini usati anche oggi nel calcio, come “terzino”, “centravanti”, “mediano”, “ala”, o alcuni aggettivi a loro affibbiati, come “fluidificante” o “tornante”.
Tutto nasce in Inghilterra. Dopo un inizio in cui il calcio veniva giocato praticamente senza moduli, si iniziò a fare vero gioco di squadra, andando a coprire in modo razionale il campo. Da questo inizio, con passaggi e azioni corali, derivarono poi i moduli e le tattiche.
Iniziarono ad esserci giocatori chiamati forwards (avanti) e backs (indietro). La disposizione tra centro o fasce fece poi nascere il center-forward (centro-attacco o centro-avanti) le wings (ali). La disposizione poi su tre linee, attacco, centrocampo e difesa, fece anche nascere il nome colloquiale di terzini, che richiamano la terza linea di gioco, ovvero la difesa.
L’aggettivo fluidificante venne usato quando i terzini, invece che pensare solo a difendere, iniziarono ad attaccare quando se ne presentava l’occasione. Un concetto che oggi appare scontato ma che fino agli anni ’50 non era concepibile. L’aggettivo tornante, invece, venne coniato per le ali che tornavano in copertura, aiutando centrocampo e difesa.
Questi sono concetti che ripeteremo in modo più preciso negli articoli di approfondimento.
Non si inventa nulla, cambiano i nomi, ma non le specifiche
Oggi siamo abituati a parlare di esterni alti, esterni bassi, interni, mezzali difensive o offensive, braccetti, quinti, eccetera, ma tutto ruota sempre attorno a quei ruoli primordiali e ad una loro diversa interpretazione. E a quei primi moduli, che sono stati solamente affinati e resi più attuali ed adatti alle caratteristiche dei calciatori. E alla nuova prestanza atletico/agonistica.
State con noi ed a partire da settimana prossima, e per le prossime 7 settimane, scoprite (o rinfrescate) come è cambiato il calcio a livello di moduli, dalla fine dell’800 fino ad oggi. All’interno di ogni articolo, saranno brevemente spiegati più moduli, ed all’interno dei moduli, capiterà di trovare brevi spiegazioni sui nomi citati (fluidificante e tornante ad esempio), accompagnati da esempi di giocatori ed allenatori che hanno interpretato quei ruoli e moduli.
Storia dei moduli del calcio, tutti gli articoli pubblicati:
- Moduli: dalla Piramide alla Clessidra
- Moduli: il 3-4-3 moderno e le sue varianti
- Moduli: Catenaccio, Forcone e Zona Mista
- Moduli: il 4-4-2 e le sue varianti
- Moduli: il 3-5-2 e le sue varianti
- Moduli: 4-3-3 o 4-5-1?
- Moduli: Il Calcio Totale e il Tiki-Taka
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