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Bologna vs Milan 1 a 2: giudizio e cronaca del match – 29 apr

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Il match tra Bologna e Milan avrebbe tutti i connotati per una sfida scoppiettante. I rossoneri infatti inseguono il sogno Europa, mentre i rossoblù sono chiamati a battere una big, visto che l’ultimo successo dei felsinei contro una grande risale a gennaio 2016, quando il team emiliano superò proprio i meneghini a San Siro. Gli ingredienti per una bella partita ci sarebbero tutti, ma ancora una volta, come da due anni a questa parte, i petroniani entrano in campo in versione amichevole.
Neanche a dirlo, mister Donadoni non convoca Mattia Destro e in attacco si affida dunque al destino. La partita incomincia e i padroni di casa dettano i ritmi di gioco, peraltro davvero lentissimi. Aggiungiamo lo scarso agonismo rossoblù, e per i rossoneri diventa molto facile prevedere gli attacchi avversari e tentare di colpire in contropiede. E dopo mezz’ora di nulla più totale, al Dall’Ara si sblocca il risultato. Sventagliata di Bonucci in area di rigore per Kessié, il quale appoggia a Cutrone: il numero 63 appoggia per Calhanoglu, diagonale di prima intenzione e palla in rete! Il Milan si porta in vantaggio.
Il Bologna ha una piccola reazione al 38’, quando Riccardo Orsolini trova lo spunto vincente col quale fredda Donnarumma. Dopo una consultazione millenaria del fastidioso Var, l’arbitro Giacomelli giudica irregolare il tocco di braccio di Rodrigo Palacio. Ricordiamo che l’argentino aveva fornito l’assist (casuale in realtà) al numero 8 bolognese, che si vede così annullare per la seconda volta in questa stagione il suo primo acuto in Serie A. L’altra volta accadde con la maglia dell’Atalanta.
Finito il fuoco di paglia petroniano, gli ospiti affondano al secondo tentativo dell’incontro. Nei minuti di recupero del primo tempo, il Milan riparte in contropiede: Locatelli pesca Calhanoglu, il quale trova l’assist per Bonaventura. Il numero 5 manda Nagy al bar con due finte e poi fredda Mirante per il 2 a 0. La prima frazione di gioco termina qui.
Dopo il riposo, il Bfc dovrebbe entrare in campo con ben altro piglio, con la voglia di ribaltare la partita. E invece, l’inizio degli ultimi 45 minuti è disastroso. I felsinei hanno la capacità di subire contropiedi senza effettuare neanche un attacco o creare una occasione da gol. Infatti sono gli ospiti a sfiorare il tris a più riprese. Al 51’ Cutrone scardina la difesa emiliana e lascia partire un ottimo destro che impatta contro il palo. Sulla respinta si precipita Suso, che prova a trovare la gioia personale dopo un primo tempo opaco. La sua ribattuta a rete trova invece un ottimo Mirante, che con i piedi dice no al numero 8.
Lo spagnolo avrebbe modo di rifarsi pochi minuti dopo, quando il team di Gattuso sviluppa un’ottima ripartenza. Suso si ritrova a tu per tu con Mirante, con il solo compito di spingere la palla in rete. Ma il destro del milanista è disastroso e si spegne altissimo sopra la traversa. Il Bologna tira un sospiro di sollievo, ma torna a tremare al 60’. L’ennesima ripartenza rossonera proietta questa volta Patrick Cutrone davanti alla porta. Il numero 63 calcia in porta di prima intenzione, ma non fa i conti con un super Mirante che salva tutto!
Dopo tanti attacchi sventati, i rossoblù mettono a segno un bel gancio che spaventa gli ospiti. Dopo la conclusione velenosa di Palacio al 60’, tre minuti dopo una uscita folle di Donnarumma rischia di regalare il gol ai padroni di casa. Tuttavia, la zampata di Palacio viene ribattuta miracolosamente da Calabria che si immola. Sembra finito l’assedio milanista, ma appena il Bfc mette fuori la testa, gli ospiti dilagano in contropiede. Al 73’ è impressionante la traversa centrata da Bonaventura. Il numero 5 può fare quel che vuole nella metà campo bolognese e la sua conclusione meritava la gioia del gol. La traversa però dice no.
Dal possibile tris milanista, il Bologna trova pochi minuti dopo il gol che accorcia le distanze. Al 74’ Orsolini prova il cross, ma il calcio è troppo potente e la sfera arriva sui piedi dell’impalpabile Verdi. Il numero 9 dimostra però di avere sempre un asso nella manica e dipinge un buonissimo cross per Sebastien De Maio, che inzucca la palla in rete, sfruttando l’amnesia del fischiatissimo Bonucci. 2 a 1 e match riaperto? Solo apparentemente. Il Milan infatti sbanda solamente dopo il gol bolognese, quando al 75’ Mbaye rischia di beffare gli ospiti. La conclusione ravvicinata del senegalese viene infatti deviata dall’attento Donnarumma. I tifosi chiedono una impresa, un guizzo, una reazione di orgoglio e di cuore. Tuttavia, questa squadra non sembra possedere un’anima, e l’ha dimostrato tante volte nell’arco di queste due stagioni. Agli uomini di Donadoni non va chiesto nulla oltre l’ordinario, niente oltre ai fantascientifici schemi del proprio allenatore. Ogni calciatore pensa solo a fare il proprio compitino, senza metterci mai il cuore e l’anima in quello che fa. Forse è anche per questo che mai vedremo il Bologna battersi in 10 contro 11 come ha fatto l’Inter contro la Juventus, o come il Benevento contro l’Udinese. Poco importa dei tifosi che chiedono emozioni, il sentimento che governa il mondo del calcio e che rende questo sport il più seguito in tutto il globo. Il risultato di Bologna-Milan non cambia e i rossoneri, che non vincevano da marzo, trionfano per 2 reti a 1. Il Bfc colleziona la 18esima sconfitta della stagione, con la media di un insuccesso ogni due partite. Ma ormai va bene così in questa Serie A fin troppo mediocre: ciò che conta è il fatturato. La stagione del Bologna può ritenersi positiva, vista la salvezza in anticipo e la possibilità di fare almeno un punto in più della passata stagione. Saputo è in linea con il suo lunghissimo progetto di raggiungere l’Europa (chissà quando). Ma le emozioni?
Quelle non cercatele a Bologna, ci sono sempre dei fantastici biglietti per Madrid…

Fonte immagine di copertina: Tuttosport.com

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