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5 cose da sapere sulla Juventus – 4 mag
E’ una sfida proibitiva, c’è poco da fare, la Juve deve conquistare gli ultimi punti per lo Scudetto, e allo Stadium potrà ritrovare quel bel gioco che manca dalla sfida del Bernabeu contro il Real.
Il Bologna non dovrà andare a Torino come vittima sacrificale, ci dovrà provare, ma senza andare con la sfacciataggine di una squadra che non ha nulla da perdere, se no si rischia la figuraccia.
Per sapere qualcosa in più sui nostri prossimi avversari, ecco le 5 cose da sapere sulla Juventus.
1. Il trend delle ultime partite.
Non si può certo dire che la Juve sia in un grande momento di forma, anzi, dopo l’uscita dalla Champions i bianconeri hanno di fatto smesso di giocare, producendo un calcio brutto, e spesso poco efficace. Oltre al clamoroso pari in casa del Crotone, è arrivata la meritata sconfitta in casa contro il Napoli. In seguito il successo tanto discusso quanto immeritato di San Siro, che, insieme al successo della Viola sul Napoli, ha messo la parola fine al campionato.
2. L’allenatore.
Massimiliano Allegri è uno di quegli allenatori che sono partiti dal basso, per arrivare dove il sole ti acceca: in finale di Champions League.
I suoi primi passi Max li ha compiuti all’Aglianese, nella stagione 2003/2004, passando poi alla Spal, al Grosseto a all’Udinese, affiancando il suo mentore Giovanni Galeone.
E’ sulla panchina del Sassuolo però in cui viene notato dai molti, conquistando con i neroverdi la prima promozione in Serie B dopo aver vinto il girone A di Serie C, e la Supercoppa contro la Salernitana.
L’estate successiva arriva la chiamata della Serie A, dalla Sardegna, precisamente da Cagliari. Cellino punta su di lui e all’inizio sembra far male, viste le 5 sconfitte di fila a inizio campionato, ma una volta trovata la quadra, Max non si ferma più, conquistando la salvezza dopo appena 8 giornate del girone di ritorno, chiudendo il campionato al nono posto.
La stagione successiva viene esonerato, ma le sue qualità sono ormai una certezza, e l’anno dopo arriva la grande occasione: il Milan.
Con i rossoneri conquista il primo anno lo scudetto, dopo una cavalcata entusiasmante. Con l’arrivo di Conte alla Juve però le cose cambiano, e la volata 2011/2012 la vince l’ex ct, con una rosa forse inferiore.
L’annata successiva Allegri comincia male, poi si riprende aiutato dall’acquisto di Balotelli a gennaio, portando il Milan al terzo posto, guadagnando la qualificazione in Champions League.
Nell’inverno del 2014 però la pazienza della dirigenza rossonera finisce, e dopo la sconfitta per 4 a 3 contro il Sassuolo, viene esonerato.
L’anno dopo prende in eredità la macchina perfetta di Antonio Conte, e con la Juve si dimostra uno dei migliori allenatori in circolazione, dando un’identità alla propria squadra, non buttando via tutto lo straordinario lavoro che aveva fatto l’attuale mister del Chelsea.
Con i bianconeri in 3 anni ha conquistato: 3 scudetti, 1 Supercoppa italiana e 3 Coppe Italia, andando molto vicino alla conquista della Coppa dalle grandi orecchie per ben due volte in 3 anni, perdendo però nell’atto finale contro Barcellona prima e Real poi.
Quest’anno sono stati sempre i Blancos a buttare fuori la Vecchia Signora, ma in Italia i bianconeri sono ben proiettati verso il settimo scudetto consecutivo, da leggenda.
3. Squalificati e infortunati.
Oltre agli infortunati Chiellini, De Sciglio e Sturaro, e allo squalificato Pjanic, è in forte dubbio Mario Mandzukic, alle prese con una brutta ferita alla caviglia rimediata durante la sfida contro l’Inter.
4. Attenzione a…
Gonzalo Higuain.
I 16 gol sicuramente non rendono il Pipita contentissimo, ma in questa stagione si è sempre fatto trovare pronto quando la sua squadra aveva bisogno, maturando molto anche in fase di non possesso.
L’argentino è mortifero in area e bravissimo nel far girare la squadra con i suoi movimenti spalle alle porta, quindi attenzione al numero 9!
Douglas Costa
Il brasiliano da molti è considerato la sorpresa di questo campionato, ma già al Bayern Monaco aveva fatto vedere cose eccezionali; l’unico dubbio era sulla sua efficacia in un campionato così tattico come quello italiano, ma lui non ha avuto problemi, ha inserito la quinta come suo solito e ha zittito tutti i critici.
Paulo Dybala.
Chissà se giocherà titolare domenica, ma sicuramente giocherà. Noi rossoblù speriamo che l’argentino non abbia il fuoco dentro dopo la panchina nel big match contro l’Inter, anche se ci si aspetta un riscatto dopo le prestazioni di certo non al suo livello. Questo cambio di marcia, ci auguriamo che avvenga dalla prossima partita…
5. La probabile formazione di sabato.
(4-3-2-1) Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Khedira, Bentancur, Matuidi; Dybala, Douglas Costa; Higuain.
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