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Corrbo – Angeli e Demoni: la stagione “bifronte” del Bologna Football Club – 15 mag

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Il vessillo della “tenuta di categoria” sventola alto sulla Torre di Maratona: due squadre a 35 punti (Spal e Crotone, con quest’ultima attualmente retrocedenda) garantiscono la permanenza della serie maggiore, con un girone di ritorno a dir poco infernale. Si perché da quel Torino Bologna di Gennaio fino ad arrivare ad oggi, i punti racimolati dalla Donadoni Band sono soltanto 15: peggio ( ma non di molto, ndr) hanno fatto il Verona (12, retrocesso) e l’Udinese (10, ancora in bilico e domenica gioca contro di noi). In questo desolante quadro si annida (e a ragione) la delusione e l’amarezza di gran parte della tifoseria, che domenica, alla fine della partita coi clivensi, ha visto le scuse pasticciate della squadra (i giocatori si sono fermati ai cartelloni e si sono guardati bene di andare sotto la curva, col rischio che oltre ai nomi si potesse prendere anche qualcos’altro), un Verdi schiumante di rabbia contro il resto della squadra ( e forse anche contro il Mister) e un Donadoni scortato all’uscita dell’Antistadio, con alcune frasi a lui rivolte che non nascondevano una profondissima frustrazione per l’ennesima sconfitta, per giunta subita in casa. Del capitolo sconfitte basti solo accennare che se alla Dacia Arena domenica pomeriggio si perdesse (facendo così 21 all’interno di un unico campionato) sarebbe un record all time, che non trova riscontro nella gloriosa storia del Club rossoblù. La fortuna, se così la vogliamo chiamare, di questa stagione è avere trovato 5 o 6 squadre molto più deboli della nostra che non sono risultate attrezzate per la massima categoria, ma non si può (e non si deve) sperare che l’anno prossimo la sorte ci faccia un altro regalo del genere (anche perché l’Empoli di quest’anno è una squadra ben strutturata che potrebbe dire la sua nella serie maggiore, già così com’è). Occorre trovare una diversa ambizione, obiettivi più sfidanti per dare alla prossima stagione colori ed emozioni differenti: è la società, con il Presidente in testa, a dover dare una scossa per il futuro, perché il domani in serie A non pare così scontato. E al di là di un possibile cambio alla guida tecnica, da molti auspicato, è la voglia di non ingrigire e regalare spettacoli modesti che deve prevalere: il girone di ritorno è stato autenticamente infernale, ma l’errore di valutazione una tantum può starci. Perché come dice la saggezza degli antichi errare humanum est, perseverare haute diabolicum. Ci pensi, caro  Presidente, quando sul calendario sarà il primo di luglio, giorno di inizio del mercato estivo.

(Fonte Alessandro Mossini – Corrbo – Photo Alessandro Sgarzi) 

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