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5 cose da sapere sull’Udinese – 18 mag

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Domenica si giocherà l’ultima giornata di campionato: è stata una stagione lunga, piena di alti e bassi, ma che purtroppo si è rivelata molto simile a quella dell’anno scorso, e i punti lo testimoniano palesemente. Con una vittoria la squadra di Donadoni salirebbe a quota 42 punti, uno in più rispetto alla passata stagione, ma in ogni caso non vorrebbe dire crescita.
Perdere o pareggiare testimonierebbe addirittura un rendimento peggiore, e tutte le valutazioni riguardo alla guida tecnica ricadranno sulla società che dovrà fare tutti i ragionamenti del caso.

Alla Dacia Arena affronteremo un Udinese in difficoltà che arriva dalla decisiva vittoria di Verona, ma che non ha tolto ancora i friulani dalla zona calda. Per la squadra di Tudor forse dovrebbe bastare un punto, visto che il Crotone terz’ultimo andrà a far visita al Napoli, ma in questo pazzo finale di stagione, e con i partenopei definitivamente fuori da ogni discorso scudetto, nulla è scontato.
Ecco quindi le 5 cose da sapere sui bianconeri, una squadra che ha cambiato da poco allenatore, e che non riesce a ritrovare una propria idendità da un girone intero.

1. Il trend delle ultime partite.

Nelle ultime 19 sfide l’Udinese è crollata in un modo quasi inspiegabile, se si tiene in considerazione l’ottima girone di andata che Oddo con i suoi ragazzi era riuscito a disputare.
13 sconfitte, 4 pareggi e solo due misere vittorie, entrambe per 1 a 0, contro Genoa e Verona. L’ultima, che forse ha regalato la salvezza ai friulani, è stata la più importante, ma non si più certo dire che arrivino con il morale alto, visto che al Bentegodi è mancata ancora una volta la prestazione.

2. L’allenatore.

La decisione della società friulana di esonerare Massimo Oddo e di ingaggiare Igor Tudor ha sorpreso un po’ tutti, non tanto per l’esonero ormai doveroso per il terzino ex Lazio e Milan, ma per la scelta del sostituto. Tudor non ha di certo grandissima esperienza in panchina, e la chiamata a 4 giornate dal termine ha fatto strabuzzare gli occhi a molti.
L’ex difensore della Juventus ha iniziato la sua carriera in panchina nell’Hajduk Spalato, come assistente tecnico di Edy Reja. Dopo l’esonero di quest’ultimo però anche lui ha lasciato il Club, cercando di apprendere quanti più segreti possibili soprattutto dall’ex compagno di squadra Antonio Conte e, appunto, da Reja.
Nell’estate del 2012 diventa vice di Igor Stimac nella nazionale croata, pero poi, nell’aprile del 2013, tornare nell’Hajduk Spalato come primo allenatore. In poco tempo riesce a vincere la coppa di Croazia, ma nell’inverno del 2015 sarà lui a dimettersi.
Lo stesso anno diventa allenatore del Paok, ma anche qui le cose non andarono benissimo, a causa di risultati negativi e per le sue dichiarazioni discutibili riguardo alla qualità della squadra.
Successivamente diventa tecnico del Karabukspor, in Turchia, per poi passare pochi mesi dopo al Galatasaray. Il 18 dicembre del 2017 viene sollevato dall’incarico e il 24 aprile di quest’anno arriva la chiamata dell’Udinese. Chissà se con la salvezza si guadagnerà la riconferma per l’anno prossimo.

3. Squalificati e infortunati.

In mezzo al campo rientrerà Fofana, ma i bianconeri dovranno fare a meno di Behrami squalificato. Oltre allo svizzero non ci saranno Angella, alle prese con un problema al polpaccio sinistro, e Balic che risente di una lesione al menisco.

4. Attenzione a…

Antonin Barak
Oddo lo ha sempre utilizzato nel ruolo di mezz’ala, anche con ottimi risultati visto che con l’allenatore pescarese ha segnato ben 6 reti. Tudor sembra aver trovato la quadra tattica con un 4-4-1-1, che in fase offensiva si trasforma in un 4-2-3-1, e Antonin gioca come esterno destro nei 4 di centrocampo. Probabilmente questo non è il suo ruolo originario, ma le qualità del ceco sono indiscutibili, e la rete segnata la settimana scorsa contro il Verona ha un peso specifico davvero importante.

Kevin Lasagna.
Per lunghi tratti della stagione dell’Udinese è stato lui il punto fermo della squadra. Veloce, intelligente e bravo sotto porta; potrebbe dare molto fastidio alla retroguardia rossoblù, che dovrà fare i conti con diverse defezioni. L’ex Carpi è a quota 12 in campionato, e vorrà sicuramente concludere al meglio una stagione tutto sommato positiva dal suo punto di vista.

5. La probabile formazione.

(4-4-1-1) Bizzarri; Stryger-Larsen, Danilo, Nuytinck, Samir; Barak, Hallfredsson, Fofana, Jankto; De Paul; Lasagna.

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