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RdC – Due settimane (o poco più) al nuovo Mister – 26 Mag

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Due settimane o poco più: la panchina del Bologna e il suo destino potrebbe conoscere il suo epilogo in 14 giorni o poco più. Il profilo del futuro “conducator” rossoblù si trova racchiuso ( almeno così pensiamo, ndr) nelle parole del Presidente, che con quel “fuoco dentro” ha tracciato il suo desiderata, provando a spostare dalla Società all’allenatore appena defenestrato, la maggiore responsabilità di questa annata con moltissime ombre e rarefattissime luci. Due settimane per scegliere uno fra Pippo Inzaghi (il probabile predestinato), Davide Nicola (del lotto il “nostro predestinato”), Leonardo Semplici o Roberto De Zerbi. Ma nelle “due settimane o poco più”, ritroviamo la propensione verso l’ex allenatore del Milan, attualmente impegnato in un complicatissimo play off, dove le prossime (e possibili avversarie) iniziano con la P: Perugia e, in semifinale, Palermo. Pippo, con la P anche lui, il suo play off lo ha già vinto, consapevole che, nel lotto delle contendenti, il suo Venezia non emerge per qualità dei singoli ( e il paragone corre alla stagione appena terminata dei rossoblù) e quello di arrivare a lottare per l’ascensore verso la serie A” è un traguardo che fa di lui un possibile allenatore del “Bologna che verrà”. Ma il pregio di Inzaghi è anche quello di saper giocare con più moduli: con i neroverdi, durante questa stagione, ha protetto la sua difesa con un 3 5 2,  ma in passato ha spesso giocato con il 4 3 3, moduli che l’attuale squadra rossoblù conosce a menadito. E siccome il Presidente non ha in mente nessuna rivoluzione in termini di organico, è probabile che il nuovo allenatore, in arrivo sotto le Due Torri, farà di necessità virtù, riprendendo da dove Donadoni aveva lasciato. Inoltre, sempre a favore di Inzaghi, bisogna giocare la carta della conoscenza: Bigon ha avuto alle sue dipendenze sia Maurizio D’Angelo (attualmente vice di Inzaghi) che  Luca Alimonta (preparatore atletico), quando entrambi erano a Verona nello staff tecnico di Luigi Del Neri. Quindi se il “predestinato” sembrerebbe essere il fratello dell’allenatore della Lazio, nulla vieta di pensare che Nicola, Semplici e De Zerbi (che però stando ai rumors sembrerebbe accasarsi a Sassuolo) possano essere quei profili che il Bologna sta cercando. Un’avvertenza: che “ai profili” venga data anche un’adeguata contropartita tecnica da mettere in campo, altrimenti si correrebbe il rischio di bruciare un altro allenatore, che potrebbe si salvare per tre anni consecutivi il Bologna, ma senza incendiare di passione i tifosi bolognesi, esattamente come è successo a Roberto Donadoni.

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