Calcio
Una Notte per Sognare – Addio Varsavia, ciao Europa: Napoli e Fiorentina escono in semifinale – 15 mag
Addio Varsavia, il sogno è già finito. Napoli e Fiorentina salutano la competizione sul più bello, non riuscendo a staccare un pass per la finale. Eppure quest’anno sembrava essere quello buono: non capita tutti i giorni di vedere cinque squadre della stessa nazione agli ottavi. Torino, Inter, Roma, Napoli e Fiorentina, almeno una speravamo di vederla in finale, anzi sognavamo una finale tutta italiana. Il sorteggio di Nyon aveva alimentato il nostro desiderio, evitando il derby made in Italy e lasciando al Napoli qualche possibilità in più di andare a Varsavia, visto che sulla carta il Dnipro è inferiore ai partenopei. Alla Fiorentina, invece, è toccato il Siviglia, campione dell’Europa League in carica e quinta forza del campionato spagnolo. Un’ostacolo molto più complicato, ma tutti credavamo che fosse l’anno buono. Già dalle gare di andata, le nostre certezze si sono affievolite soprattutto verso i viola di Montella che dal Sanchez Pizjuan sono usciti con un secco 3-0. Confidavamo più sulla squadra di Benitez, nonostante il Dnipro fosse riuscito a bloccare gli azzuri al San Paolo sul risultato di 1-1. Ieri sera, però, anche le poche certezze che erano rimaste si sono dissolte sotto il diluvio di Kiev e nella notte del Franchi.
Partiamo proprio dalla Fiorentina. I viola di Montella dovevano compiere una vera e propria impresa: ribaltare il 3-0 dell’andata. Il sogno è durato 20 minuti, il tempo di vedere sfumare un’occasione da goal con il portiere Rico che fa il miracolo sul colpo di testa di Gonzalo Rodriguez poi doppia doccia gelata: al 22′ vantaggio del Siviglia con Bacca e al 27′ raddoppio di Carriço, con la difesa di Montella disattenta in entrambi i casi. Sul finale di match, la Fiorentina ha la possibilità di accorciare il risultato ma Ilicic sbaglia un calcio di rigore, tirando il pallone in Curva Fiesole. Il Siviglia conquista la seconda finale consecutiva di Europa League: un traguardo importante per la squadra allenata dal ricercatissimo Unai Emery.
Se la Fiorentina doveva compiere l’impresa di ribaltare un 3-0, al Napoli bastava vincere per volare a Varsavia. E invece la serata dei partenopei si è trasformata in un disastro. Sotto il diluvio di Kiev, la squadra di Benitez aveva iniziato anche bene, tanto che già dopo otto minuti ha l’occasione di passare in vantaggio: Inler trova una voragine in mezzo e serveHiguain, che centra Boyko a pochi metri dalla porta. Un duello a senso unico, quello tra il portiere e l’argentino, cominciato al San Paolo e proseguito nel ritorno. Minuto 28: Ghoulam disegna un cross dalla trequarti, il Pipita arriva puntuale di testa ma trova il nuovo miracolo di Boyko, che si salva in angolo. Il Napoli, a questo punto, perde un po’ di fiducia e di conseguenza anche parecchia lucidità. La palla inizia a girare meno e aumentano i lanci lunghi a scavalare il centrocampo. Il Dnipro prende coraggio e già a fine primo tempo va vicino al goal del vantaggio. Goal che arriva al 58′: una percussione di Konoplyanka a sinistra, al minuto 58, regala a Seleznyov l’assist della vita: l’attaccante si allaccia con Britos e vince il duello col fisico e anche con molta malizia, impatta di testa e trova l’1-0 che infiamma Kiev e regala al Dnipro la finale di Varsavia. Per gli ucraini si tratta della prima finale europea della loro storia. Una gioia incontenibile degna di un’invasione di campo al fischio finale.
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