Calcio
Una Notte per Sognare – Juventus-Barcellona: una finale tutta da vivere – 14 mag
12 anni possono bastare per tornare ad essere tra le due squadre più forti d’Europa. Era il lontano 2003 quando la Juventus conquistava la finale di Manchester che poi perse ai rigori contro il Milan. Sulla panchina dei rossoneri c’era Carlo Ancelotti. Quella volta ebbe la meglio lui, ieri sera la Juventus si è presa una rivincita e ha eliminato l’allenatore e la squadra campione d’Europa e del Mondo in carica. La storia a volte si ripete e la Juve in finale di Champions a Berlino, forse, non è un caso. Nel 2006 a Berlino abbiamo festeggiato l’Italia Campione del Mondo, poi c’è stato calciopoli, la Juve in serie B e il 6 giugno sarà di nuovo Berlino. Fattore B. B come Buffon che c’era nel 2006, c’è stato in serie B e ci sarà tra tre settimane all’Olympiastadion. Prima della B, però, viene la A come Allegri. Il tecnico livornese è entrato definitivamente nel cuore dei tifosi bianconeri, anche perché meglio di così non poteva fare: scudetto già vinto, finale di Coppa Italia da giocare e finale di Champions League. Il 15 luglio, giorno della sua presentazione, nessun tifoso, neanche il più ottimista, aveva immaginato una stagione così. Praticamente nessuno credevaa in Allegri, considerato uno scarto del Milan e non l’erede perfetto per il dopo Conte. Eppure eccoci qua a parlare di Juventus-Barcellona, una finale che sarà tutta da vivere e possibilmente da vincere. Se lo augurano i tifosi bianconeri ma anche tutto il calcio italiano, che spera di rivedere una squadra di casa nostra sul tetto d’Europa, dopo un digiuno di cinque anni. Non sarà per niente facile, perché il Barcellona ha dimostrato di essere tornato la squadra di extraterrestri che era fino a qualche anno fa. La Juventus, però, ha eliminato il Real Madrid, non una squadra qualunque e per una notte può sognare. A risolvere il match del Bernabeu ci ha pensato di nuovo Morata, fuggito in estate da Madrid perchè non trovava spazio. Il ninho spagnolo ha colpito a freddo la sua ex squadra, regalando ai bianconeri il goal dell1-1, il goal qualificazione.
Nell’altra semifinale, il Bayern ha dovuto arrendersi ancora una volta al Barcellona. La rimonta dopo il 3-0 dell’andata era un risultato quasi impossibile da raggiungere, soprattutto se ti mancano due degli uomini più determinanti di tutta la squadra come Robben e Ribery. La squadra di Guardiola ci ha comunque provato e con Benatia ha illuso tutti che l’impresa fosse possibile. Poi è entrata in azione la MSN: ovvero Messi, Suarez e Neymar. Un tridente che fa paura. Messi imbuca Suareza in profondità, l’uruguaiano guarda in mezzo e serve Neymar che batte Neuer. La perfezione. Pochi minuti di respiro e il brasiliano fa doppietta. Ciao Bayern. Ciao Pep. I tedeschi comunque si sa sono gli ultimi a mollare e fino alla fine hanno provato a fare la partita. Nella ripresa, infatti, l’orgoglio dei bavaresi ha portato ai goal di Lewandowki e Muller che hanno regalato la consolazione della vittoria al Bayern. Per il momento questo Barcellona è troppo forte per tutti, anche per la Juventus forse, ma in una partita secca tutto può succedere. A Berlino sarà un’altra storia. Buona finale a tutti.
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