Calcio
Forse non tutti sanno che… – 15 apr
L’invenzione del penalty o calcio di rigore si deve a un irlandese, tale William McCrum. Intorno alla fine degli anni ’80 del XVIII° Secolo egli si accorse, nelle partite che giocava come portiere, che era ormai diventato per chi difendeva molto più redditizio commettere fallo in area che tentare di recuperare il pallone con metodi onesti. Prima del rigore, infatti, veniva assegnato un semplice calcio di punizione quale che fosse la zona del campo dove veniva commesso un fallo: essendo ai tempi tutti i calci di punizione per giunta indiretti – non era quindi valido calciare direttamente in porta – spesso un calcio da fermo del genere si trasformava in una gigantesca rissa dove chi difendeva per giunta finiva per trovarsi vicino al punto di battuta per i limiti del campo. McCrum ideò il calcio di rigore come “massima punizione” per chi intenzionalmente compieva un fallo nelle vicinanze della propria porta, ma l’idea non piacque al football conservatore dei tempi. Ci vollero anni affinché la Football Association rendesse effettiva la regola, e nel frattempo in molti campi avvenivano episodi di protesta, con calciatori che sbagliavano intenzionalmente i rigori o portieri che si rifiutavano di provare a pararli. Dopo numerose resistenze alla fine la regola venne inserita tra quelle ufficiali e il rigore divenne parte del regolamento dalla stagione 1891-1892: il 14 settembre del 1891 Billie Heath del Wolverhampton segnò il primo tiro dal dischetto di sempre in un campionato ufficiale nel 5 a 0 che i suoi rifilarono all’Accrington. McCrum nel frattempo fu portiere mediocre e uomo d’affari anche peggiore, sperperò un notevole capitale e morì solo, povero e alcolizzato nel 1932. Nel parco della Contea di Armagh dove ebbe l’idea del rigore, però, un busto lo ricorda nei secoli come uno degli uomini che hanno contribuito a creare il calcio per come lo conosciamo.
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