Bologna FC
#BFCSpal – Le parole di Inzaghi
E’ tempo di fare sul serio per il Bologna di Inzaghi. I rossoblù si preparano infatti ad affrontare la prima giornata di campionato e saranno impegnati in una di quelle sfide in grado di scaldare pubblico ed ambiente: il derby con la Spal.
Si inizia con il derby e con una squadra molto simile al Bologna dal punto di vista del modulo.
“Partire con un derby e con uno stadio del genere credo sia di grande stimolo per noi. Affrontiamo una squadra complicata, perché è vero che è simile a noi, ma è anche vero che ha lo stesso allenatore da molti anni. Questo sarà un’insidia in più ma abbiamo poche scuse, dobbiamo vincere. Abbiamo lavorato molto e magari non saremo ancora perfetti, per quello ci vuole tempo e lavoro. La voglia e la spinta del nostro pubblico faranno la differenza, sono molto sereno da questo punto di vista”
Ci sono gerarchie nella sua squadra ad oggi, alla luce dei due mesi passati con la squadra?
“I miei giocatori devono capire che le gerarchie sono gli allenamenti. Io premio chi lavora bene e chi ci da dentro, chiaro che è complicato visto che tutti si allenano bene. E’ un po’ quella la difficoltà, anche ieri ho fatto i complimenti ai ragazzi per l’allenamento del giorno prima perchè, se avevo dubbi il giorno prima, ora ne me ne hanno messi di più. Tutti mi hanno dimostrato di poter giocare, poi devi scegliere. Quando puoi scegliere è un grande vantaggio per un allenatore. Sai che quelli che vanno in panchina sono pronti come quelli che giocheranno.”
Cosa si aspetta da se stesso?
“Da me stesso forse di cercare di essere più tranquillo in panchina, anche se non so se sarà possibile. A volte vorrei essere io in campo con loro proprio perché vivo tutto così intensamente. Poi come ho sempre detto dovrò cercare di fare meno danni possibili, ho sempre pensato questo, un allenatore deve fare meno danni possibili. In questo momento non mi interessa essere “belli”, ma che ci sia la voglia di lottare su ogni pallone per il nostro presidente che domani sarà presente e per i nostri tifosi che dovranno capire che, in ogni partita, tutti avranno dato il massimo che potevano. Poi se gli avversari saranno più forti stringeremo loro la mano e accetteremo la sconfitta.”
Il Bologna di ieri ha costruito le sue salvezze con gli scontri diretti e faticava con le grandi. E’ complicato partire con due scontri diretti?
“Non guardo il calendario e penso che prima o poi dovremo incontrarle tutte. Adesso dobbiamo giocare ogni partita al meglio delle nostre possibilità ed ora guardo alla Spal, che da tanto tempo ha sempre lo stesso allenatore. Qualcosa in meno avremo dal punto di vista tattico, ma non possono mancare la grinta e il supporto da parte del nostro pubblico.”
Nella difesa a tre come terzo di difesa a sinistra vedremo sempre un mancino, Helander o Paz, o potrà giocare anche Calabresi?
“Giocherà quasi sempre un mancino perchè abbiamo dei mancini validi in quel ruolo. Helander sta crescendo molto e Paz migliora ad ogni allenamento. Avendo due mancini a sinistra voglio avere un centrale che sappia ripartire e portare palla. Abbiamo comunque tante alternative, Calabresi è un jolly difensivo ed è un ragazzo molto importante oltre al fatto che si applica molto. Sono contento che sia arrivato. “
Danilo potrebbe giocare? E’ pronto per essere titolare?
“Danilo se giocherà, giocherà al centro. Si è sempre allenato ad Udine ed ha fatto tutte le amichevoli, l’ho trovato in ottime condizioni fisiche ed è arruolato al 100%. Deciderò tra oggi pomeriggio e domani mattina. Anche De Maio è rientrato. Gli unici assenti sono Donsah e Destro. Deciderò chi giocherà in base a chi mi potrà dare maggiori garanzie.”
Come giocherai in attacco?
“Davanti ho un dubbio che mi trascinerò fino a domani. Santander è in crescita ma allo stesso tempo Falcinelli e Palacio sono in grande forma. Non è facile scegliere. Il terzo che andrà in panchina sicuramente giocherà nel secondo tempo. Abbiamo anche Okwonkwo che sta molto bene e si sta allenando bene. Averlo in panchina può essere un’arma importante durante la gara.”
Pensa di avere una squadra fisicamente prestante?
“Il calcio di oggi è questo e pretende tu debba essere strutturato. Abbiamo il mix giusto sia a livello tecnico che di età. Se avrete tutti un po’ di pazienza e ci darete supporto, con il lavoro ci toglieremo delle soddisfazioni.”
Ha avuto un primo incontro con Saputo visto che vi eravate sentiti solo telefonicamente?
“Il presidente è come lo vedete. Mi son sempre sognato un presidente del genere, che ti lascia lavorare che ha fiducia in te e che non ti mette pressione. E’ il massimo per il tipo di calcio che voglio fare. Sono contento che ci sia e mi piacerebbe regalargli una bella gara.”
Al Milan aveva un presidente forse più presente a livello tecnico. Tra Saputo e Berlusconi c’è molta differenza nel voler essere presenti dentro le scelte dell’allenatore.
“Ogni presidente ha il suo modo di fare, con me hanno sempre capito da subito che sono io a decidere ed io, personalmente, mi sono sempre trovato bene con tutti. Quando c’è fiducia in me e nel mio staff mi si deve lasciar lavorare. Berlusconi non mi ha mai imposto nulla ma essendo lui stesso un intenditore di calcio mi dava consigli. E quelli sono ben accetti da tutti. Poi tanto si sa che quando un allenatore va a casa, va a casa lui quindi preferisco perdere con le mie idee sinceramente.”
Con il Padova la marcatura ha fatto soffrire Pulgar obbligandolo a partire da una posizione più arretrata. E’ un’idea sua o è Pulgar che deve muoversi un po’ di più?
“Con un sistema uguale al nostro rischiamo Pulgar sia marcato a uomo. Possiamo ovviare a questo perchè abbiamo difensori che possono giocare da dietro. Pulgar può essere importante un po’ più avanti, importante così come lo è Nagy. Lasciarne fuori uno non è bello ma avere un’alternativa è un’ottima cosa. Nagy ha caratteristiche per cui ricorda il vecchio Jorginho.”
A livello di campionato si è aperta la forbice tra parte destra e sinistra della classifica?
“Decisamente sì. E’ aumentata la forza delle prime sette / otto squadre. Con l’arrivo di Ronaldo le altre hanno dovuto rinforzarsi. Ci sono squadre che si sono attrezzate per poter andare in Champions League. Sarà importante portare a casa gli scontri diretti per poi essere i rompiscatole quando si gioca con le grandi squadre. Diventare la rompiscatole della Serie A potrebbe essere il nostro ruolo.”
Parlando di impostazione di gioco, Danilo potrà fare il regista di difesa?
“Giocare a tre cambia per i difensori. Danilo ci gioca da tanti anni ed ha predisposizione a giocare in quel ruolo che può però fare anche Gonzalez con del lavoro e mi auguro che crescerà rapidamente. Abbiamo tante alternative e Danilo è quello che ci serviva e la società mi ha accontentato, ora starà a me farli rendere al meglio.”
C’è spazio per l’emozione per domani?
“L’emozione c’è ogni giorno. Faccio questo lavoro per le emozioni che mi da. Mi sento in debito nei confronti di società e tifosi che mi hanno adottato sin da subito. Dobbiamo dimostrare e dare tutto e credo che sarà fondamentale per farsi amare.”
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