Mbé, che famo?

Non so voi, ma io oggi ho guardato la partita assieme al mio amico Gabriele. A un certo punto, a secondo tempo iniziato, ci siamo guardati in faccia e non abbiamo avuto dubbi: il Bologna vincente a 5,50 andava giocato, perché i rossoblù – checché ne dicano le prefiche in servizio permanente effettivo – in questo campionato se la può giocare alla pari con (quasi) tutte le altre. E così abbiamo fatto, venendo “premiati” dopo pochi minuti dal gollonzo di Mbaye. Festa grande, lì per lì, poi lo stesso “Mbé” (così ribattezzato perché la formula dubitativa è la più appropriata) ha provveduto, perdendo palla a cento metri dalla sua porta, a smorzare i nostri sogni di gloria. Ecco, mentre voi facevate i conti su quanti punti mancano al Bologna per salvarsi, io e Gabriele contavamo i soldi che non avremmo incassato. Perché – fateci caso – anche oggi, al di là del nostro mancato guadagno, non abbiamo registrato alcuna novità: Saputo ha il bilancio a posto, Bigon ha ingaggiato calciatori che in questa squadra e in questo campionato ci stanno eccome, Inzaghi sa mettere in campo i suoi allievi senza commettere strafalcioni, il Bologna resterà in Serie A e il campionato emetterà i propri verdetti a fine maggio. Insomma, i profeti di sventura non se ne abbiano a male: è passata un’altra settimana senza catastrofi… Quelli che “Saputo è un plumone”, “Bigon un incapace”, “Inzaghi un novizio sopravvalutato”, torneranno a raccontare di chissà quale “male oscuro” serpeggia a Casteldebole, con piatti che volano fra diesse e tecnico che neanche io e la mia ex moglie ci siamo mai sognati di fare. Non so voi, ma io oggi ho solo una domanda da fare al nostro comunque bravo incursore esterno, che mi è costato un po’ di soldi. Stavo per andare alla cassa e me l’hai impedito. Mbé, che famo?

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