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The Flight non basta: al PalaSavena decolla Piacenza, Cento subisce la seconda sconfitta consecutiva

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BALTUR CENTO – ASSIGECO PIACENZA  66-79 (21-24; 38-52; 54-67)

Baltur Cento: Ba, Mays 9, Fioravanti NE, Chiumenti 15, Reati 5, Pasqualin, Gasparin 4, Benfatto, Moreno 13, Manzi NE, White 20. All. Giovanni Benedetto.

Assigeco Piacenza: Diouf NE, Ogide 21, Formenti 17, Antelli 2, Graziani NE, Piccoli, Ihedioha, Turini 2, Murry 18, Sabatini 17, Vangelov 2. All. Gabriele Ceccarelli.

Arbitri: Moretti Mauro, Rudellat Marco, Puccini Paolo.

Tiri liberi: CE 15/18; PC 10/13.

Rimbalzi: CE 35; PC 41.

Falli: CE 20; PC 22.

Tiri da 2: CE 18/39; PC 12/31.

Tiri da 3 CE 5/22; PC 15/32.

 

“Domenica siamo contro l’Assigeco Piacenza, una sfida che non dobbiamo sottovalutare. Sono una squadra giovane e motivata, con un coach giovane che ha già fatto molto bene nelle scorse stagioni. Il loro obiettivo dichiarato è la salvezza e quindi daranno il massimo contro noi, che siamo una neo promossa”.

Dopo la sconfitta in casa contro la Fortitudo, l’Assigeco cerca “vendetta”, provando ad espugnare il PalaSavena ai danni della Benedetto, che dalle parole del suo coach cercherà di dare il massimo per far valere il fattore casa. Tutti disponibili per i biancorossi, eccezion fatta per Ba, ancora alle prese con qualche acciacco, e Benfatto, in via di recupero.

LA PARTITA

Primo possesso piacentino, con Sabatini a sbloccare subito il tabellone luminoso grazie ad un gioco da tre, concretizzato. Chiumenti replica al play dell’Assigeco, ergendosi a bandiera biancorossa in queste prime fasi di gara, sono suoi i primi sette punti della Baltur. Reati e White operano il contro sorpasso, ma Ogide, Formenti e Murry rispediscono al mittente le velleità centesi, chiudendo il quarto iniziale sul 21-25.

Battute iniziali dei secondi 10’ in cui la Benedetto resta a contatto, ma Piacenza lavora bene il pallone e crea tantissimo, spaccando la gara con le proprie conclusioni dai 6.75 metri. Cento alza il proprio score con ben sette punti su diciassette provenienti da tiri liberi, l’Assigeco manda invece in fondo al sacco ben cinque triple, trovando ampi spazi anche all’interno dell’area, che la portano all’intervallo lungo in vantaggio di quattordici punti.

Percentuali pazzesche al termine del primo tempo per la squadra di Ceccarelli, capace di tirare con il 63% dal campo, mettendo a segno undici triple su diciassette tentativi. La squadra di Benedetto, invece, subisce la grande energia della formazione ospite, faticando a creare occasioni di gioco e affidandosi spesso alla vena realizzativa dei singoli, concedendo spesso e volentieri spazio ai tiratori di Piacenza.

Rientra parzialmente in carreggiata Cento, che alla ripresa del gioco si dimostra più solida e concreta dei primi due quarti, trascinata dai dieci punti di Moreno. Gli avversari hanno in Ogide e Murry i loro migliori realizzatori nel terzo parziale, rispettivamente con sei e sette punti a referto, ma le realizzazioni in supporto al numero 24 biancorosso fanno pendere l’ago della bilancia in favore di Cento, costringendo i piacentini a cedere il primo quarto della gara.

Ultimi dieci giri d’orologio: Piacenza controlla il match, forte delle tredici lunghezze che la separano dalla Baltur, affondando quando necessario il colpo giusto per tenere a distanza i padroni di casa. Calano vistosamente le percentuali realizzative nel finale: la Benedetto prova a spingere con i canestri di Chiumenti, White e Moreno, ma fallisce troppe ghiotte occasioni per rientrare realmente in gara. Le pronte repliche di Formenti, Murry e Ogide sigillano la vittoria per l’Assigeco, rendendo vani i canestri dei biancorossi, che escono sconfitti dal PalaSavena per 66-79.

Approccio troppo morbido da parte di Cento, che concede un intero tempo agli ospiti, trovandosi poi troppo indietro nel punteggio per recuperare il pesante passivo nonostante i 20 punti di White, complice la qualità dell’organico a disposizione di Ceccarelli. Grande prestazione invece da parte di Piacenza, che aveva solo sfiorato l’idea della vittoria contro la Fortitudo lo scorso weekend, ma che contro la Baltur ha dimostrato di poter essere formazione concreta e solida, mettendo in campo tanta intensità oltre ad un’ottima qualità di gioco.

A fine gara si sono presentati in conferenza stampa Gabriele Ceccarelli per Piacenza e Alberto Chiumenti e Giovanni Benedetto per Cento:

Ceccarelli:

“Ho visto in settimana gli occhi giusti della mia squadra, ma non sempre la partita rispecchia la settimana. Abbiamo fatto una partita super dall’inizio alla fine, cambiando anche il nostro assetto in corsa. Abbiamo provato a chiudere l’area e a sfidare Cento nel tiro da tre, grande merito del lucchetto in difesa va dato a Ihedioha, che si è immolato difensivamente. Oggi ci è andata bene perché molti tiri di Cento non sono entrati, ma ho poco da dire in più, volevamo questa vittoria e l’abbiamo ottenuta”.

“Lascio perdere la gara contro Udine, che mi è ancora indigesta, mentre contro la Fortitudo avremmo potuto fare meglio, anche a causa di qualche gestione errata delle rotazioni. Invece oggi molto bene, credo che la differenza l’abbia fatta l’avere i cinque titolari con ancora benzina in corpo nel finale di gara, grazie al contributo dei cosiddetti panchinari”.

Chiumenti:

“Mi preme dire che l’Assigeco ha fatto una grande partita. Posso anche dire però che la partenza è stata morbida, insieme al finale. Non spendere falli quando se ne ha la possibilità non va bene, sono cose che non devono accadere in trasferta, tantomeno in casa. Penso che la cosa più sbagliata che si possa fare in questi casi sia pensare di chi è l’errore. Questo è un campionato difficile, sono sconfitte che ci possono stare, ma dobbiamo pensare a come fare meglio, non a chi avrebbe potuto fare meglio. Dobbiamo guardarci dentro e lavorare per migliorarci, addossare le colpe agli altri sono alibi da perdenti, Queste sono sconfitte che possono aiutarci a diventare ancora più solidi”.

“Piacenza è una squadra ostica, in tutte le partite hanno giocato ad un buon livello. Non è un dramma perdere contro di loro, il problema è che non abbiamo fatto la nostra partita, cosa che, se fosse capitata, l’Assigeco non avrebbe vinto”.

Benedetto:

“Cinquantadue punti subiti nel primo tempo è la chiave di lettura della partita. L’energia che sono riusciti a mettere in campo per quaranta minuti è stata pazzesca, se non riesci a reggere l’urto soccombi. Noi non abbiamo messo energia, ma oltre a questo hanno tirato con grandi percentuali e noi, soprattutto nel secondo quarto gli abbiamo fatto fare quello che volevano. Complimenti all’Assigeco, ma se noi disputeremo altre gare di questo tipo, sarà difficile ottenere altre vittorie”.

“Abbiamo sofferto un po’ dappertutto il moto perpetuo dell’altra squadra, una cattiva percentuale al tiro ci può stare, ma il primo dato che mi resta in mente è una diversa intensità di gioco”.

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