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La Virtus Segafredo si spegne ad Ostenda: 77 – 76, con qualche rimpianto

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FILOU OSTENDA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA    77 – 76   (20-16; 37-35; 55-56)

Filou: Williams 14, Lambrecht n.e., Lasisi 11, Schwartz 5, Buza 4, Mwema 6, Desiron 4, Djordjevic 2, Kesteloot 6, Fieler 6, Maric, Djurisic 19. All. Gjergja

Virtus Segafredo: Punter 16, Pajola, Taylor 10, Baldi Rossi, Cappelletti 3, Kravic 7, Aradori 10, Berti n.e., M’Baye 12, Cournooh 5, Qvale 13. All. Sacripanti

Arbitri: Conde (SPA), Suslov (EST), Kounelles (CYP)

Tiri liberi:  OS 9/12 ; BO 13/21

Rimbalzi: OS 39; BO 31

Falli: OS 24; BO 15

Tiri da 2: OS 25/45; BO 18/39

Tiri da 3: 6/15; BO 9/25

Era da dire, dopo la vittoria in trasferta a Pistoia ci si poteva aspettare un calo di tensione in casa bianconera, però ad Ostenda la Virtus Segafredo dà quasi l’impressione di essere arrivata per un’amichevole d’allenamento più che per una gara di Basketball Champions League

I primi due punti della serata vengono da una penetrazione di Fieler praticamente incontrastata: non è un bel segnale, anche perché in attacco la Virtus fa soprattutto confusione. Il primo quarto, in sostanza, è assai bruttino, con scarse medie al tiro, scelte e movimenti discutibili soprattutto dei bianconeri, Ostenda che punge un po’ di più tanto che alla sosta riesce a trovarsi avanti di 4, 20-16.

Il secondo quarto inizia peggio del primo, perché l’autostrada che si apre davanti a TJ Williams permette alla guardia americana di andare comodamente a schiacciare. Tenta Kravic di replicare, ma i belgi sembrano decisamente più convinti dei bolognesi. Bellissimo è l’assist di Taylor per il lungo slavo che riporta i suoi a meno 5. Sarà sempre Taylor a trovare la tripla del -2, 26-24 alla metà del periodo, francamente però non si vede un gioco anche solo lontanamente fluido. Con Cournooh dall’angolo arriva anche il temporaneo pareggio poco dopo (bello scarico di Taylor), annullato da una sequenza di Djurisic. Sarebbero peraltro da raccontare più gli errori che i capolavori di questa partita, almeno fin qui, compresi un paio di fischi arbitrali che tuttavia non è che incidano più di tanto sulla gara. Una giocata di classe di M’Baye potrebbe riportare la Virtus in parità, ma il bolognese fallisce il libero aggiuntivo. Ci riesce invece Cappelletti con un’entrata ricca di personalità; il bimbo-bis bianconero detta ancora la parità con l’assist per Qvale, dopo che i belgi avevano allungato ai liberi, e insomma, giocando così va bene che all’intervallo si arrivi sotto di 2, 37-35, con Cournooh che fallisce i liberi del potenziale pareggio guadagnati con una bella incursione a fil di sirena. Si auspica che l’intervallo possa servire a dare una scossa alla truppa virtussina, dato che il Filou è in verità apparso tutt’altro che irresistibile.

Il rientro è promettente: bel assist di M’Baye a Qvale tutto solo sotto canestro; poi il centro segna col suo gancio, lento ma efficace. Taylor, palleggio arresto e tiro per il sorpasso, 39-41. Ma che sia un fuoco di paglia? Poco dopo Djordjevic pareggia su rimbalzo d’attacco in un’azione ove si trovano tre gialli sotto il canestro bolognese contro pressoché nessuno. Poco dopo Kesteloot si ritrova solo nella stessa posizione, cosicché si vanifica quanto di buono, o così così, la Virtus riesce a fare in attacco. Vorrà dire qualcosa essere a un fallo fatto al decimo minuto del periodo? Però poi Cournooh ritrova la parità con una tripla quando mancano una settantina di secondi al termine del periodo, che termina 55-56 grazie a due belle difese di Cappelletti e Cournooh, una schiacciatona di Kravic su assist di Cappelletti, i liberi realizzati da TJ Williams a tempo praticamente scaduto. Grosso neo: sono troppi i liberi sbagliati fin qui da entrambe le squadre, addirittura solo 6/13 per la Virtus.

Ultimo quarto che comincia col sorpasso del Filou, accompagnato da tre falli fatti nel giro di due minuti. TJ Williams fa quella che si candida ad azione più bella dell’incontro, una nuova super schiacciata, battendo addirittura Kravic in elevazione. Aradori risolve con una tripla “ignorante” un momento di caos e riporta avanti Bologna, nell’andirivieni che caratterizza questa fase. Time out di Sacripanti sul 68-64 quando mancano 5’26”, probabilmente per dire: adesso basta. Segue infatti un 5 a 0 per la Virtus, ma Ostenda risponde uguale. La presenza mentale dei gialli fiamminghi è purtroppo un’altra, come dimostra Schwartz che segna dopo aver recuperato un rimbalzo d’attacco a seguito di un suo errore dall’angolo. Tant’è che M’Baye fallisce un nuovo pareggio ai liberi a 1’30” dalla fine (77-76), Aradori sbaglia la tripla del sorpasso a 30”, M’Baye sbaglia un po’ goffamente l’ultima penetrazione a pochi secondi e Qvale non commette il fallo che avrebbe potuto regalare qualche attimo di speranza. Vince così Ostenda, o, meglio, perde una Virtus pervenuta solo a tratti, questa sera. Vero è che la partita era più importante per i belgi, però in questo modo resta un briciolo di sconforto.  

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