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Fortitudo, il ritorno di Carlos Delfino: “Scelta romantica, sono qui per dare una mano”

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Dopo l’infortunio muscolare occorso negli scorsi giorni a Daniele Cinciarini, la Fortitudo ha scelto di tutelarsi in vista dello sprint di fine stagione. Lo ha fatto nel migliore dei modi, tesserando fino a fine campionato Carlos Delfino, ex giocatore biancoblù, quest’anno in forza all’Auxilium Torino, prima del licenziamento da parte della stessa a causa di un acceso diverbio tra lui ed il vicepresidente della società piemontese.

Marco Carraretto ha aperto la presentazione di Carlos Delfino:

“Questa è stata un’occasione che non potevamo lasciarci sfuggire. La squadra gode della nostra piena fiducia, le ultime partite non hanno sicuramente intaccato la fiducia che abbiamo nel gruppo, ma abbiamo cercato di tutelarci da qui alla fine del campionato, visti gli infortuni. L’aggiunta di Carlos è di grande qualità, giocatore dal palmares ricchissimo, lo ringrazio per aver scelto di ritornare a Bologna. Abbiamo scelto di riparlare del suo contratto anche per l’anno prossimo, vista la sua grande disponibilità”.

Antimo Martino:

“Ci siamo confrontati con la società e abbiamo analizzato la situazione, la nostra decisione è stata presa in virtù di un problema che è emerso. Ho capito che la scelta fosse quella giusta dalla telefonata con Carlos, che si è detto sorpreso della mia chiamata. Vista la sua grande disponibilità, ci siamo confrontati con Marco ed abbiamo capito che questa operazione poteva fare bene a noi, potendo contare di un elemento dal grande spessore umano e tecnico”.

Carlos Delfino:

“Li ringrazio per le loro parole. La mia famiglia tifa Fortitudo e per quello che è stato il mio passato qui, è stato molto facile prendere questa decisione. Sono qui per dare una mano, entrando in punta di piedi in una squadra che fin qui ha funzionato alla grande, facendo più che bene”.

Cosa pensi di poter portare alla Fortitudo:

“Voglio dare una mano, senza cambiare le gerarchie. Sicuramente dovrò conoscere meglio il coach ed il sistema della squadra, ma già da domani in Coppa ci sarà una grande occasione”.

Cosa ti ha detto Mancinelli quando ti ha rivisto?

“Ué! (ndr. ride) Penso sia sempre una cosa bella ritrovarsi, anche romantica rivedere facce conosciute del proprio passato”.

Le scelte degli ultimi anni sono state scelte di cuore. Questa la consideri la chiusura una chiusura del cerchio?

“Le ultime scelte sono sempre state più emotive che per convenienza. Questa è stata una scelta facile, per la mia famiglia. Sono contento della mia scelta”.

Cosa può aggiungere la tua esperienza in questo finale di stagione?

“Questa è una squadra esperta, che ha aggiunto un giocatore di grande esperienza e che ha vinto tanto. Spero di fare bene e di dare una mano importante”.

Torino?

“Ringrazio Torino che mi ha dato quest’opportunità, periodo forte e molto intenso. Visto dove sono adesso, sono contento che sia successo quel che è successo”.

Come hai ritrovato la Fortitudo e quanta voglia hai di tornare a giocare davanti alla Fossa?

“Tanta voglia, sarà speciale, è stato bellissimo rivedere tutte queste maglie con l’Aquila. Non vedo l’ora di tornare al Paladozza di fronte al nostro pubblico”.

Perché hai scelto il numero 0?

“Sono motivi personali, più avanti magari ve ne parlerò”.

Martino:

“La decisione definitiva è nata dopo la telefonata con Delfino, che nonostante il palmares si è messo a totale disposizione della Fortitudo. Oggi è qui perché Cinciarini è fermo e Sgorbati ha un problema al piede, situazione non necessaria, ma di fronte ad un opportunità del genere non abbiamo avuto nessun dubbio. Alla fine, tra persone di un certo spessore, non ci sarà nessun problema. Gli equilibri verranno meno: chiaro che useremo queste partite per inserirlo, cercando allo stesso tempo di vincere. La nostra ambizione è quella di vincere, non contano tanto i nomi quanto quello che dai in campo, ma credo che abbiamo le qualità per fare bene, giocando come sappiamo fare”.

“Più minuti gli daremo meglio sarà per noi, prima di arrivare a Ravenna. Sarà importante da parte mia di mantenere l’attenzione sulla squadra: domani non sarà importante vedere cosa farà Carlos, ma cosa farà la Fortitudo”.

“Potrò dire che ho allenato Carlos Delfino (ndr ride). Giocatore dalle grande qualità umane e tecniche, così siamo perfetti”.

Carraretto:

“Non avevamo la necessità di intervenire sul mercato, ma visti gli acciacchi della squadra e la vicinanza dell’obiettivo finale, abbiamo scelto di tesserare Carlos, tutelandoci. Sottolineo che la trattativa con Carlos è durata un giorno, cosa che ci ha fatto molto piacere”.

“Il primo obiettivo è arrivare a fine stagione con la promozione in Serie A, a fine anno ci siederemo al tavolo e vedremo se proseguire insieme”.

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