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Il Resto del Carlino – Blerim ritrova il suo inizio italiano

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Corsi e ricorsi storici, in salsa svizzero-macedone. Esattamente dieci anni fa, Dzemaili iniziava la sua storia italiana, proprio in quel Torino che stasera affronterà allo Stadio Olimpico Grande Torino. Il centrocampista di Tetovo, reduce da un’annata disgraziata al Bolton (zero presenze e zero goal per un grave infortunio), venne preso in prestito dal Torino nella stagione 2008/09, dove si distinse nella mediana granata e, nonostante la retrocessione in B della squadra torinista, venne riscattato e girato al Parma, dove  in due anni giocò ben 49 partite, con un solo goal, proprio a quel Sirigu che stasera difenderà la porta granata. La sua classe viene notata sotto il Vesuvio e nella stagione 2011/12 (fino al a2014) fu tesserato con la maglia azzurra del Napoli, mettendo a referto ben 86 partite e 16 goal; ma il destino vuole che il nostro centrocampista, nei primi anni di quella avventura napoletana, fosse allenato proprio da quel Walter Mazzarri, che oggi siede sulla panchina granata e che sarà l’avversario di stasera dei rossoblù. La storia degli ultimi anni la conosciamo: dal 2016 Blerim veste la maglia rossoblù, salvo nel 2017 dove lo svizzero ha giocato per l’altra squadra del Presidente Saputo (gli Impact di Montreal). Stasera per Blerim non sarà solo la partita contro la squadra con cui ha iniziato il “suo viaggio” in Italia, ma il Torino rappresenta anche uno dei bersagli preferiti di Blerim, con 5 reti ,di cui una tripletta in una sola partita (Napoli Torino 5 a 3, partita disputatasi il 30 marzo 2013). E non sarà una partita “normale” neanche per Sinisa Mihajlovic, ultimo allenatore a sedersi sulla panchina granata prima dell’attuale Walter Mazzarri, così come per Soriano (giocatore esploso alla Sampdoria proprio con l’allenatore serbo), Lyanco ed Edera che nella sessione di mercato invernale  hanno imboccato la Via Emilia, direzione Bologna, per aiutare i rossoblù a salvare la categoria. Insomma stasera ci sono tante storie che si intrecciano fra passato e presente (e speriamo anche futuro) che rendono la partita dell’Olimpico Grande Torino una partita piena di significati speciali, con la speranza che portino in dote ai rossoblù punti pesanti per la salvezza.

 

(Fonte Doriano Rabotti – RdC)

 

 

 

 

 

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