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Il Resto del Carlino – Che Destro: così il Bologna si salva

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Il Bologna mette la freccia. Dall’arrivo di Mihajlovic il quadro mentale dei rossoblu è cambiato, il Bologna che gioca partite di sostanza e perde ha lasciato spazio ad una squadra che riesce a raccogliere anche più di quanto semini. In questa domenica da sogno Mattia Destro riesce a soffiare in extremis, con un colpo di testa forte e preciso all’ultimo secondo, le luci della ribalta al compagno Erick Pulgar al terzo centro consecutivo dal dischetto in altrettante gare.

30 minuti non adatti ai deboli di cuore. Pulgar doveva già entrare, per tutta la partita si era sentita la sua mancanza, ma in pochi si aspettavano che si sarebbe avviato dalla panchina direttamente al dischetto di rigore. Babacar commette un ingenuità colpendo con il braccio una palla innocua, Il Bologna ringrazia e Dzemaili da vero capitano lascia che sia l’accorrente Cileno a decidere quei 68 minuti di partita.

43 secondi. Dal momento dell’ ingresso in campo di Pulgar al gol che porta i rossoblu sul 1-0 con il primo pallone toccato: è record del campionato. Il ritrovamento di Pulgar sta pesando in modo positivo sulla risalita del Bologna: la sua “garra” è il simbolo di una squadra che gioca sempre a testa alta. Alta come quella di Destro in area al 96°: altro gol di un subentrato dopo pochissimo tempo dal suo ingresso, sono infatti bastati 5 minuti all’Ascolano per mettere il timbro su 3 punti fondamentali per la stagione rossoblu.

Nel primo tempo le squadre sembravano titubanti, molti scontri a metà campo e palle perse come se entrambe fossero ben consapevoli della pesantezza dei punti in palio. Solito 4-3-3 per un Sassuolo che non riesce più a trovare risultati positivi, 4-2-3-1 per il Bologna che pare non abbia ancora smaltito la sosta. In quei primi 45 minuti chi si avvicina di più al gol è poi il Sassuolo che un gol lo riesce anche a fare, ma un Var provvidenziale fa notare a Guida il fuorigioco di Babacar.

 

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