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Bologna FC

Forever Rossoblù

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Cosa accomuna tutti i protagonisti di questa rubrica, che torna come ogni mercoledì a far versare calde lacrime ai propri lettori? Il fatto in primis di essere tutti ex giocatori del Bologna, oggi sparsi per l’Italia, l’Europa, il Mondo: che anche nel weekend pasquale hanno giocato con le loro rispettive maglie. Giocando talvolta bene e talvolta no.

PORTIERI: Nella gestione Ranieri, Antonio Mirante continua ad essere il numero uno della Roma: a Milano, contro l’Inter, nulla può contro Perisic, ma contribuisce a portare il casa il pareggio con alcuni interventi decisivi, specie su Martinez. L’Hammarby di Gianluca Curci, titolarissimo come sempre, va in scioltezza sull’Eskilstuna (sua ex squadra lo scorso anno) per 3-1, mentre la Spal di Emiliano Viviano sbanca Empoli mettendo in cassaforte la salvezza.

DIFENSORI: Sebastièn De Maio gioca un’ora esatta in Udinese-Sassuolo (1-1), risultando forse non sempre impeccabile, ma certo il migliore tra i compagni di reparto. Domenico Maietta esce dopo un quarto d’ora di gioco al “Castellani”, causa infortunio, mentre Luca Rossettini osserva dalla tribuna, come da diversi mesi a questa parte, il suo già retrocesso Chievo vincere incredibilmente nella Roma Biancoceleste. In serie B, Daniele Gastaldello e il suo Brescia viaggiano a grandi falcate verso la serie A, mentre lo Spezia di capitan Claudio Terzi cade a Cosenza, rallentando la corsa playoff. All’estero, Adam Masina è titolare in Watford-Southampton (1-1), Marios Oikonomou in Aek-Larissa (vinta dagli ospiti per 0-1) ed Emil Krafth nell’Amiens che perde a Nantes per 3-2.

CENTROCAMPISTI: Il ritorno a Bologna in maglia blucerchiata, per Albin Ekdal e Gaston Ramirez, è tutt’altro che dolce: il 3-0 finale non lascia spazio ad ulteriore commenti. Dall’altra parte della Genova calcistica, però, non c’è da sorridere: Daniel Bessa e Ivan Radovanovic (il primo subentrato, il secondo titolare), perdono anche col Torino, dando il via alla crisi, col rischio concreto a questo punto di tornare nella zona calda. In serie B, il Perugia di Kingsley (assente), perde in casa col Lecce, ma rimano aggrappato alla zona playoff; male il Verona di Karim Laribi, che cade in casa per 0-3 col Benevento, male anche il Palermo di Cesar Falletti, che contro il Padova non lascia il segno (l’1-1 finale porta all’esonero di Stellone). Va meglio all’Ascoli di Federico Casarini, che batte il Venezia nel lunedi di Pasquetta e porta a casa tre punti fondamentali in ottica playoff. Chiusura con il Modena di Massimo Loviso, che in serie D batte l’Adrense e si prepara allo scontro decisivo con la Pergolettese, avanti in classifica di tre punti.

ATTACCANTI: Riccardo Meggiorini è tra gli undici clivensi che sbancano la Capitale, il Kortrijk di Felipe Avenatti vince in trasferta a Brugge, mentre la Dinamo Zagabria di Bruno Petkovic è campione di Croazia per la ventesima volta con ben sette giornate d’anticipo. Il Montreal Impact, dove c’è Okwonkwo in attacco (e Taider dietro), cade per 3-0 a Philadelphia. Il Napoli continua il momento di crisi: Simone Verdi entra per riaddrizzare le cose contro l’Atalanta, ma non riesce a cambiare un destino già scritto. Il Milan di Fabio Borini, ancora titolare, si blocca a Parma (1-1) ed è attesa questa sera da un semifinale di ritorno di Coppa che si preannuncia bollente. Alessandro Diamanti guida il suo Livorno al pareggio in quel di Foggia (2-2) e il Sasso Marconi di Luigi Della Rocca crolla in casa per 0-3, in serie D, contro il San Marino, condannandosi in via definitiva ai playout.

ALLENATORI: Tra un ex saltato la settimana scorsa (Pioli dimissionario) ed un quasi ritorno (Ballardini a Genova, sponda rossoblù, ma Prandelli viene confermato) c’è un Delio Rossi che, dopo l’esperienza fallimentare di Sofia, torna ad allenare in Italia, ben quattro anni dopo l’ultima volta: sostituirà Stellone a Palermo, con l’obiettivo non troppo implicito di portare la squadra in serie A. Una situazione simile, a pensarci, di quando prese il Bologna nel maggio del 2015: all’allenatore romagnolo, dunque, l’augurio di ripetere i fasti di quell’esperienza. Dall’altra parte del mondo, infine, Diego Lopez pareggia col suo Penarol in casa contro il Cerro, per 1-1.

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